MeteoLanciata l'allerta canicola al massimo grado per il Sottoceneri e il Bellinzonese
pab
19.7.2022
Per il Sottoceneri e il Bellinzonese scatta il massimo grado d'allerta (livello 4) per la canicola. Sarà in vigore almeno fino a lunedì. MeteoSvizzera e l'Ufficio della Salute pubblica (UFSP) fanno chiarezza sulle temperature elevate e gli effetti sulla salute spiegando le misure da adottare per combattere il caldo estremo.
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19.07.2022, 12:25
19.07.2022, 14:36
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L'ondata di caldo anomalo interessa ormai praticamente tutta la Svizzera. MeteoSvizzera ha infatti esteso, lunedì, l'allerta canicola di livello 3 a tutte le regioni elvetiche a bassa quota.
Per il Sottoceneri e il Bellinzonese è stata lanciata oggi, martedì, un'allerta di livello 4 (il massimo) a partire da domani, mercoledì 20 luglio, fino a lunedì 25 luglio. Le temperature minime infatti durante la notte saranno comprese tra 21 e 25 gradi e saranno quindi definite notti tropicali.
Di giorno bisognerà invece fare i conti con massime che partiranno dai 32 gradi e che potranno raggiungere facilmente i 35. Durante questi sei giorni di canicola non sono previsti momenti di temporanea attenuazione del fenomeno.
Il cantone, tramite una nota stampa invita la popolazione a essere prudenti e a seguire i consigli delle autorità, che si possono consultare sulla pagina appositamente dedicata: «Calura senza paura».
MeteoSvizzera sfata alcuni miti sulla canicola
È da diversi anni che dobbiamo fare i conti con le allerte canicola: sono segnalazioni necessarie o si tratta di allarmismo?
MeteoSvizzera e l'UFSP fanno chiarezza sulle credenze e i luoghi comuni legati alle alte temperature estive con un articolo specifico, che riassumiamo a grandi linee.
Sul blog di MeteoSvizzera si può infatti leggere: «A causa degli svariati impatti negativi sulla salute, sul settore agricolo e sull'ambiente, la Confederazione mette in guardia la popolazione dai periodi di caldo particolarmente intenso».
Il caldo uccide
Le ondate di caldo, sottolinea l'UFSP, possono infatti avere un impatto importante sul corpo umano, in particolare sulla salute di malati cronici, anziani, donne incinte e bambini piccoli.
Tra le conseguenze si conta anche la morte, come mostrano i dati relativi ai decessi avvenuti nelle quattro estati più calde sinora registrate in Svizzera. Durante quella del 2003, che al momento è la più calda di tutte, ci sono infatti stati 975 decessi supplementari, per una sovramortalità pari al 6,9%.
Non è comunque la durata dell'ondata di caldo che ne determina il pericolo, ma l'intensità. Nel 2021 MeteoSvizzera ha pertanto adattato il concetto di allerta, che ora tiene conto anche dei periodi brevi e intensi.
Il caldo più pericoloso non è solo quello di mezzogiorno
MeteoSvizzera specifica che, contrariamente al mito persistente secondo cui fa più caldo a mezzogiorno, di solito le temperature, in una calda giornata d'estate, raggiungono il loro picco tra le 16.00 e le 17.00 (ora locale).
Ecco la spiegazione: «Sebbene il punto più elevato della traiettoria apparente del Sole venga raggiunto a mezzogiorno, la temperatura dell'aria continua ad aumentare anche nel pomeriggio».
Poi il consiglio: «Quando le temperature sono elevate, è necessario evitare il più possibile la luce diretta proveniente del Sole. È dunque meglio rimanere all'ombra, possibilmente al fresco, sia a mezzogiorno che nelle ore pomeridiane».
Stanchi con il caldo? Non sempre è normale
Non è vero che con il caldo è normale sentirsi stanchi e affaticati. Lo ricorda l'UFSP: stanchezza e debolezza possono talvolta essere segni di stress dovuti al caldo. Gli altri sintomi sono: temperatura corporea elevata, aumento del battito cardiaco, mal di testa, crampi muscolari, bocca secca, confusione, vertigini, perdita di coscienza, nausea, vomito, diarrea.
L'UFSP ricorda che «Se si verificano questi sintomi, è necessario intervenire immediatamente: far stendere la persona colpita e raffreddare il corpo con asciugamani bagnati. Se la persona è cosciente, darle da bere acqua fresca. Se questi provvedimenti non hanno successo, chiamare immediatamente un medico.».
«Più dura il caldo, più è pericoloso»
Secondo l'UFSP «Le ricerche scientifiche mostrano che più che la durata è l'intensità di un periodo di canicola ad avere il maggior influsso sulla mortalità legata alle elevate temperature».
Nel nuovo concetto di allerta canicola, si tiene quindi conto anche dei periodi brevi e intensi. Inoltre, i primi giorni caldi di un’estate sono di solito i più stressanti per la salute umana e provocano una sovramortalità superiore rispetto ai periodi caldi successivi.
Le notti tropicali, vale a dire quelle per le quali la temperatura non scende sotto i 20°C, rappresentano un ulteriore rischio per la salute, in quanto viene compromesso il recupero durante le ore notturne.
I periodi di caldo intenso e prolungato intensificano il cosiddetto «effetto isola di calore urbana», che porta a uno stress termico significativamente più elevato nelle città rispetto alle aree periferiche. Anche l'ambiente, la selvicoltura e l'agricoltura risentono notevolmente della persistente siccità che accompagna tipicamente i lunghi periodi di canicola.
L'alimentazione influisce in modo diretto
L'UFSP ricorda infine che è particolarmente importante bere a sufficienza durante le giornate calde, almeno 1,5 litri al giorno, limitando nel contempo il consumo di bevande zuccherate, con caffeina o alcoliche.
Anche frutta e verdura, ricche di acqua, contribuiscono ad assumere di liquidi. Pasti freddi e leggermente salati sono più facili da digerire e aiutano a compensare la perdita di sale attraverso la sudorazione.