Diversi punti da chiarireNaufragio sul Lago Maggiore: indagato lo skipper, ma si continua a investigare
SDA
30.5.2023 - 20:48
Tredici passeggeri israeliani, otto italiani, nessun nucleo familiare a bordo a parte lo skipper e la compagna di origini russe, un compleanno da festeggiare. Sono diversi i punti da chiarire nella gita sul Lago Maggiore tra 007, tra cui alcuni appartenenti al Mossad, il servizio di sicurezza di Israele, che domenica sono saliti a bordo della «Goduria» e che poi è finita in tragedia.
30.05.2023, 20:48
30.05.2023, 20:57
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La barca era di proprietà di un 53enne della provincia di Varese, che ora è ufficialmente indagato per naufragio e omicidio colposi. La «Goduria», sulla via del rientro da un pranzo sulle isole Borromeo, è naufragata a causa di una tempesta di pioggia, grandine e vento, che l'ha fatta prima capovolgere e poi affondare a Lisanza, in provincia di Varese, provocando la morte di quattro persone: due 007 italiani, l'ex appartenente al Mossad e la compagna del 53enne.
I sopravvissuti, arrivati a riva grazie all'aiuto di un gruppo di ragazzi a bordo di un'altra imbarcazione, e di un secondo skipper arrivato in loro ausilio con un secondo natante, dopo un breve passaggio in vari ospedali della provincia sono rientrati immediatamente a casa. I tredici dipendenti dei servizi governativi israeliani, a quanto sembra, sono stati imbarcati su un volo diretti in patria.
«Se sulla barca l'occasione fosse un momento di festa è possibile, non si può escludere che prima vi siano stati altri tipi di incontri», ha riferito una fonte all'agenzia italiana Ansa.
Alcune risposte dopo il recupero della barca
A dare risposte alle tante domande in sospeso potrebbe essere la stessa imbarcazione, per la quale le operazioni di recupero sono fallite per due giorni di fila, a causa di un incagliamento ieri e di una difficoltà a riportarla in superficie nuovamente oggi, tanto che per domani è previsto un terzo tentativo, prima di cambiare piano.
Nel proseguo delle indagini sulle circostanze che hanno portato al capovolgimento della «Goduria», la Procura di Busto Arsizio sta acquisendo tutta la documentazione utile, partendo dai documenti di immatricolazione della barca, che contengono i dati tecnico legali tra cui il pescaggio dello scafo, la portabilità massima, eventuali lavori di ampliamento o ammodernamento (che al momento non risulterebbero) e le dotazioni di sicurezza.
Sono al vaglio anche i bollettini meteo, gli orari in cui sarebbero stati divulgati e la corrispondenza tra il tipo di alert e la portata delle precipitazioni che effettivamente si sono verificate.
Sono attesi anche gli esiti delle autopsie sui quattro corpi. Sarà poi indagata la condotta dello skipper 53enne, per comprendere se abbia rispettato le norme di navigazione, se abbia o meno dotato la sua imbarcazione di tutti i sistemi di sicurezza necessari, e se abbia o meno reagito prontamente all'emergenza meteo.
Lui, sotto shock per quanto accaduto e soprattutto per aver perso la sua compagna, verrà risentito prossimamente. Chissà se qualcuno degli 007 a bordo verrà chiamato a testimoniare sull'accaduto.
L'israeliano era stato nel Mossad
Intanto è stato appurato che l'israeliano annegato nel naufragio «era stato nel Mossad»: lo hanno confermato oggi ai media locali le autorità israeliane, sollevando così un primo velo nella cortina di totale riserbo calata subito dopo l'incidente.
In precedenza era stato pubblicato solo che egli era «un pensionato delle forze di sicurezza».
Tuttavia, aggiungono adesso i media, la censura vieta ancora in Israele di precisare il suo nome (malgrado sia apparso sulla stampa italiana) e di pubblicare una sua fotografia. Per gli israeliani la sua identità resta dunque ‹top secret›.