«Fase rossa» imminente I residenti lasciano Brienz, il sindaco: «Ci sono molte emozioni in gioco»

Gil Bieler / ATS / Red

10.5.2023

L'incontro informativo rivolto agli abitanti di Brienz di martedì.
L'incontro informativo rivolto agli abitanti di Brienz di martedì.
KEYSTONE/EPA/GIAN EHRENZELLER

Gli abitanti di Brienz stanno facendo le valigie a causa del pericolo di frana. Le autorità hanno reso noto mercoledì a fine pomeriggio che la «fase rossa» da ora può scattare in qualsiasi istante. Intanto martedì sera i residenti del villaggio grigionse sono stati informati dell'evacuazione. Ecco come hanno reagito alcuni di loro.

Gil Bieler / ATS / Red

Hai fretta? blue News riassume per te:

  • I residenti devono lasciare Brienz, villaggio montano dei Grigioni, al più tardi entro le 18.00 di venerdì sera.
  • La popolazione è stata informata martedì sera.
  • Il motivo dell'evacuazione è la frana imminente. Potrebbe cadere nelle nelle prossime tre settimane, ma molto probabilmente è solo questione di pochi giorni.
  • Le autorità hanno infatti riferito che da giovedì sera in ogni momento potrebbe essere dichiarata la «fase rossa».

«Ci sono molte emozioni in gioco», ha dichiarato il sindaco di Brienz Daniel Albertin in occasione di un evento informativo rivolto ai residenti, convocati con poco preavviso martedì sera.

Albertin ha sottolineato che, a causa degli sviluppi degli ultimi giorni, non c'è dubbio sul fatto che l'evacuazione sia ormai necessaria. «L'obiettivo è di far uscire tutti sani e salvi da Brienz entro venerdì e di garantire ad ognuno un tetto sopra la testa». 

«Una decisione non facile»

Il geologo Stefan Schneider ha parlato di una «decisione non facile». La cosiddetta «isola», una sezione di circa due milioni di metri cubi della parete rocciosa sopra Brienz, preoccupa gli esperti. Da aprile la velocità con cui scivola è raddoppiata, in alcuni casi triplicata. Questo sviluppo fa pensare a un imminente crollo, probabilmente tra una, due o tre settimane. Questa almeno la convinzione di martedì sera, spazzata via dalla notizia arrivata in redazione mercoledì a fine pomeriggio. Le autorità informano che la fase rossa, cioè quella in cui più nessuno e per nessun motivo può entrare nel villaggio, potrebbe scattare in qualsiasi momento.  

Già da inizio aprile si sapeva che forse sarebbe stato necessario evacuare temporaneamente il villaggio, dove risiede una comunità di 85 persone. Martedì i funzionari hanno dichiarato che si è ormai passati al livello «arancione».

La consigliera di Stato grigionese Carmelia Maissen ha espresso il proprio rammarico alle persone colpite. Gli abitanti di Brienz devono lasciare le loro case. «Il resto di noi non può nemmeno immaginare cosa significhi», ha detto Maissen.

Le reazioni dei residenti

Alcuni residenti che hanno dedicato un momento a blue News hanno spiegato di aver avuto reazioni molto diverse alla notizia. «Quando ho ricevuto l'SMS alle 11.00 del mattino, mi ha fatto male», ha detto un abitante del villaggio. Nel frattempo ha trovato una nuova sistemazione, ma deve ancora cercare qualcosa per la madre. Una signora, invece, ha detto che nonostante tutto è rimasta ottimista.

In un'intervista di Keystone-ATS, Anna Bergamin, cresciuta in questo villaggio di montagna, ma che ora vive sul fondovalle, ha dichiarato: «Volevo venire ancora una volta a salutare la casa dei miei genitori. Non sappiamo se il nostro paesino di Brienz esisterà ancora tra 14 giorni». Dire addio è stato molto difficile per lei, ha spiegato con le lacrime agli occhi. Non avrebbe mai pensato che il villaggio dovesse davvero essere evacuato.

Un villaggio temporaneamente fantasma, ma sorvegliato

A partire da venerdì sera, ma vista la rapida evoluzione forse anche da prima, Brienz diventerà un villaggio fantasma, ma presumibilmente lo sarà solo temporaneamente. L'evacuazione dovrebbe durare fino a quando il pericolo di caduta massi non sarà scongiurato, come è stato sottolineato più volte. È stato anche spiegato che il villaggio verrà monitorato con delle telecamere per evitare saccheggi ed effrazioni.

Al più tardi a partire da sabato, sempre che la fase rossa non venga lanciata prima, la gente del posto potrà comunque accedere al villaggio durante il giorno per un tempo limitato. Il tutto verrà monitorato con un posto di blocco, in modo da garantire che nessuno venga dimenticato nella zona di pericolo.

Tre possibili scenari

Come detto, si stimano a circa due milioni di metri cubi le masse rocciose che rischiano di staccarsi nei prossimi sette-ventiquattro giorni. Come ciò possa avvenire è difficile da prevedere. Sono stati individuati tre possibili scenari.

Lo scenario più probabile è la caduta di massi di diverse migliaia o centinaia di migliaia di metri cubi, ha comunicato il Comune di Albula la scorsa settimana. Per il villaggio le conseguenze sarebbero contenute.

Un'altra possibilità è una frana lenta ma di lunga durata, sotto forma di flusso detritico, che potrebbe raggiungere e danneggiare Brienz. Una frana di grandi dimensioni, veloce e di oltre 500'000 metri cubi con conseguenze devastanti, è invece meno probabile, ma non può essere esclusa.

Come avviene il monitoraggio?

Quattro sono i sistemi di monitoraggio che forniscono continuamente i dati sull'area del pendio a rischio. Dovesse improvvisamente verificarsi la caduta di una frana prima del previsto, scatterebbe una sirena nel villaggio che inviterebbe i residenti a fuggire entro pochi minuti, ha spiegato ai media Stefan Schneider, geologo e responsabile del servizio di allerta precoce.

Il livello di pericolo attuale è arancione. Non appena sarà prevedibile che le masse rocciose si staccheranno entro tre-dieci giorni, lo stato maggiore di condotta comunale dichiarerà la «fase rossa». A quel punto sarà vietato entrare a Brienz anche di giorno e il bestiame di grossa taglia, che attualmente si trova ancora in paese, sarà portato via.

Per il momento la strada cantonale Tiefencastel-Filisur, la linea dell'Albula della Ferrovia retica e il tratto di strada Tiefencastel-Lenzerheide rimangono aperti.

Immediatamente prima della frana, le autorità dichiareranno la «fase blu» ed evacueranno anche le due case più a est di Surava, nel fondovalle. Poi verranno chiuse anche le strade e la linea ferroviaria dell'Albula.

700.000 franchi da Cantone e Comune

Il Cantone sta facendo tutto il possibile «per garantire il ritorno della vita a Brienz», ha dichiarato Maissen.

Ha citato il tunnel di drenaggio che si sta scavando sotto il territorio comunale, che servirà ad estrarre l'acqua dal terreno e rallentare così lo scivolamento. Questi lavori continueranno indipendentemente dalla decisione d'evacuazione, ha assicurato.

Il Governo cantonale ha fornito aiuti d'emergenza per 500.000 franchi e il comune di Albula/Alvra soluzioni ponte per 200.000 franchi.