Secondo sondaggio RSI Elezioni, per il Consiglio di Stato sarebbe già tutto deciso

Red.

21.3.2023

Palazzo delle Orsoline.
Palazzo delle Orsoline.
Ti-Press

La seconda proiezione RSI in vista delle elezioni ticinesi del 2 aprile conferma che dovrebbero essere eletti i quattro uscenti e Marina Carobbio. Lega-UDC sarebbero in crescita grazie alla lotta interna.

Red.

L'animarsi della campagna elettorale negli ultimi giorni non ha cambiato le intenzioni di voto dei ticinesi in vista del rinnovo del Consiglio di Stato il 2 aprile.

Lo indica la seconda proiezione RSI, elaborata da Ad Hoc Informatica Sagl, che conferma quanto già era chiaro un mese fa.

La formula attuale che vede due esponenti leghisti, un del PLR, uno del Centro e uno del PS, non sarà stravolta e ad essere eletti saranno i quattro uscenti, che giova ricordarlo sono: Norman Gobbi, che ha consolidato il suo primato su Claudio Zali, per Lega-UDC, Christian Vitta per il PLR, Raffaele De Rosa per il Centro. Marina Carobbio dovrebbe prendere il posto di Manuele Bertoli per Socialisti-Verdi.

Più consensi per Lega e UDC

La lotta interna tra i candidati della Lega e dell'UDC sta giovando alla lista, che vede crescere i propri consensi rispetto al 2019. È data mediamente al 28,8% (ma potrebbe arrivare anche a superare il 29%) e probabilmente rafforzerà ancor più il proprio vantaggio sul PLR che, quattro anni fa, era sceso a poco più di tre punti percentuali, dopo aver sfiorato i 6 nel 2015.

La lista Lega-UDC è l'unica tra quelle che contano eletti in Governo che probabilmente vedrà aumentare il proprio peso. Le altre sarebbero tutte in calo, probabilmente a causa della posizione dei capilista.

Le percentuali dei vari partiti

Il PLR dovrebbe confermarsi attorno al 24%. PS e Verdi insieme non dovrebbero andare oltre il 20,6%, con un'ulteriore flessione. Discorso analogo per il Centro, che dovrebbe attestarsi al 17,1%. Sarebbe il risultato più basso della sua storia. Nel 2019, l'allora PPD, grazie alla lotta tra l'uscente Paolo Beltraminelli e Raffaele De Rosa, era risalito sopra il 18% dal 17,54% del 2015.

A beneficiare del calo globale dei partiti storici saranno le sei liste minori: MPS-Indipendenti; PVL e Giovani Verdi Liberali, Più Donne, Partito Comunista-Partito Operaio e Popolare, Avanti con Ticino & Lavoro e HelvEthica Ticino.

Nel complesso dovrebbero conquistare il 9,3% dei voti. Pochi per insidiare i partiti di Governo, anche nel caso in cui tutte le forze di opposizione si fossero unite.