Due incriminati Chiusa l'inchiesta sul caso Gobbi: «Solidarizzo con gli agenti, ho fiducia nella giustizia»

Swisstxt

11.6.2024 - 11:00

Per uno dei tre poliziotti indagati si va verso l’abbandono, ma per gli altri due si profila la promozione dell’accusa di favoreggiamento. Lo riferisce la RSI. Gobbi prende posizione: «Smentite le illazioni; solidarizzo con gli agenti, fiducia nelle istituzioni». 

Norman Gobbi in una foto d'archivio.
Norman Gobbi in una foto d'archivio.
KEYSTONE

11.6.2024 - 11:00

Lunedì il procuratore generale (pg) Andrea Pagani ha chiuso l’inchiesta sulla gestione dell’incidente stradale che ha visto coinvolto il consigliere di Stato Norman Gobbi la sera del 14 novembre 2023 in Alta Leventina.

Per l’ufficiale di picchetto contattato quella sera il pg ha prospettato un decreto di abbandono. Per gli altri due agenti della Polizia cantonale indagati ha preannunciato invece la promozione dell’accusa di favoreggiamento, in correità tra loro.

In uno dei due casi è stata aggiunta la subordinata della complicità. Nei confronti di entrambi è caduta invece l’ipotesi di abuso di autorità.

In buona sostanza, riassume la RSI, secondo la procura i due avrebbero cercato di agevolare il direttore del Dipartimento delle istituzioni, risultato leggermente positivo al primo test dell’alcol e negativo al secondo, effettuato poco dopo le due ore tra un esame e l’altro, piccolo «ritardo», che avrebbe dovuto comportare le analisi del sangue.

Ora s'aspettano le decisioni, che porteranno la vicenda davanti alla pretura penale.

Gobbi: «Solidarizzo con gli agenti, ho fiducia nella giustizia»

Dopo l’anticipazione della notizia da parte della RSI, il consigliere di Stato ha preso posizione in una nota: «Ho preso atto della decisione del procuratore generale che chiude definitivamente qualsivoglia ipotesi di mio coinvolgimento nell’intervento della Polizia cantonale a seguito dell’incidente occorsomi nel novembre 2023 e che smentisce ancora ogni illazione e maldicenza di cui sono stato oggetto».

Gobbi prosegue: «Ho altresì preso atto che il pg ritiene che il comportamento di due agenti intervenuti debba essere valutato da un Giudice. Solidarizzo umanamente con i due agenti manifestando piena fiducia nella Magistratura, così come nel Corpo della Polizia cantonale e a tutti gli agenti».

Poi conclude: «Non rilascerò ulteriori dichiarazioni rimettendomi, se del caso, a quanto ritenesse di comunicare o di commentare il mio legale avv. Renzo Galfetti».

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