COVID-12 Il Ticino scrive al Governo: «Berna controlli le dogane»

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10.3.2020 - 13:12

La dogana di Chiasso-Brogeda (TI) in un'immagine d'illustrazione
La dogana di Chiasso-Brogeda (TI) in un'immagine d'illustrazione
Keystone / archivio

Il Ticino, dopo il decreto italiano, ha sollecitato il Consiglio federale a implementare i controlli al confine. «Rischio di perdita di fiducia nelle autorità federali».

Il Canton Ticino, dopo il varo del decreto italiano domenica con le nuove restrizioni, ha chiesto ufficialmente al Consiglio federale «una presenza fisica ai valichi stradali, ferroviari e della navigazione, da parte del personale del Corpo federale delle guardie di confine...».

Da parte sua il Cantone ha scritto e messo a disposizione il supporto della polizia cantonale. Nella missiva si chiedono anche disposizioni «simili alle misure delle autorità italiane al confine nazionale» e di prendere contatto attivamente con l’Italia così da coordinare i controlli in entrata e in uscita.

«Da parte della popolazione, rileviamo un’incomprensione che potrebbe, se non corretta, tramutarsi in una perdita di fiducia nelle Istituzioni federali. Questa percezione trova (già ora) conferma nei media, sui social e, non da ultimo, nell’importante e crescente numero di richieste esplicative alle scriventi Autorità cantonali» conclude la lettera.

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