COVID-19 Testimonianza da Roma: «Strade vuote, tutti con le mascherine»

Carlotta Henggeler

10.3.2020

Il coronavirus ha ormai contagiato tutta l'Europa: le persone infettate sono oltre 15'000, mentre i morti odierni hanno superato quota 500, di cui la maggior parte in Italia. A Roma è tutto chiuso.
Il coronavirus ha ormai contagiato tutta l'Europa: le persone infettate sono oltre 15'000, mentre i morti odierni hanno superato quota 500, di cui la maggior parte in Italia. A Roma è tutto chiuso.

KEYSTONE/EPA/Massimo Percossi

Il coronavirus ha ormai contagiato tutta l'Europa: le persone infettate sono oltre 15'000, mentre i morti, secondo le ultime cifre, hanno superato quota 500, di cui la maggior parte in Italia. Come si è risvegliata Roma dopo l'annuncio di Conte di lunedì sera? Ecco una testimonianza. 

Roma per una volta si presenta senza ingorghi. Tutti in strada con le mascherine; scuole e attività di svago chiuse. Alcuni supermercati sono stati presi d'assalto. Il presidente del consiglio Conte lancia un appello: «Bisogna prendere misure stringenti per fermare il virus, non c'è tempo!»

«Fuori c’è meno gente in giro, ma Roma non è un deserto. Tutte le persone portano le mascherine, che sono del tutto esaurite», così, Maria Teresa Gallo, descrive la situazione al centro di Roma. La bibliotecaria dei beni culturali è in pensione e vive da sempre nella capitale italiana.

Maria Teresa Gallo ieri, lunedì, ha fatto la spesa per qualche giorno; i supermercati sono aperti, non manca niente, ci sono le medicine, c’è cibo e carta igienica. Solo le mascherine sono introvabili; girano tutorial per farle in casa con tre strati di stoffa.

Ma i cittadini hanno paura, ci sono state file di notte davanti ai supermercati, la gente ha fatto scorte. Chi non deve uscire resta a casa, si tiene aggiornato via televisione, radio e internet. Maria Teresa Gallo racconta: «Conte ieri è stato chiaro nel suo messaggio. Bisogna essere prudenti e seguire le disposizioni dello Stato. Il messaggio non sembra essere arrivato dappertutto. Soprattutto i giovani si mostrano disinvolti».

Roma in stato d'allarme

Le scuole sono state chiuse, alcuni studenti sono a zonzo, non capendo la gravità della situazione, sembrano quasi essere in vacanza. I ristoranti prendono precauzioni, i tavoli vengono distanziati e verso le 18.00 devono chiudere tutti, ristoranti, pub, così come tutte le altre attività di svago.

Chi ha dei sintomi d’influenza, deve rimanere in casa. Chi ha problemi respiratori deve chiamare il 112 e spiegare la situazione. In presenza di un caso sospetto, uno staff medico attrezzato viene mandato a domicilio per effettuare il test ed eventualmente prelevare il paziente.

Roma, capitale d’Italia e del turismo, per una volta vuota e in stato d’allarme.

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