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Guerra in Ucraina Cronaca della ventinovesima giornata
ATS / sam
24.3.2022
Un mese fa, il 24 febbraio, l'inizio del conflitto della Russia all'Ucraina. Secondo il presidente russo Zelensky la guerra lampo russa è fallita, Kiev si difenderà fino alla fine, ma chiede aerei e mezzi di difesa aerea contro gli attacchi dal cielo. Intanto i negoziati sono proseguiti in videoconferenza. Tutti gli aggiornamenti nel nostro live-ticker.
L'essenziale in breve
- I negoziati tra Russia e Ucraina sono continuati in videoconferenza «su una bozza di trattato per una soluzione della situazione in Ucraina, la sua neutralità e le garanzia per la sua sicurezza».
- A Repubblica il presidente ucraino Zelensky, dopo un mese, dice che la guerra lampo russa è fallita, Kiev si difenderà fino alla fine, ma chiede aerei e mezzi di difesa aerea contro gli attacchi dal cielo.
- Nella regione di Lugansk, nel sud est dell'Ucraina, l'esercito russo continua a bombardare le città anche con bombe al fosforo.
- «Circa 15.000 residenti di Mariupol sono stati deportati in Russia illegalmente». Lo rende noto il sindaco della città Vadim Boychenko.
- Per ordine di Zelensky, c'è stato il primo scambio di prigionieri.
- Europa e USA forniranno oltre 1,5 miliardi di euro in assistenza umanitaria all'Ucraina. Lo indicano la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il presidente statunitense Biden.
- Il presidente francese Macron propone un piano d'emergenza per la sicurezza alimentare mondiale e la produzione di cereali, nei vertici di Bruxelles dell'UE e del G7, con l'obiettivo di rispondere ai rischi di «carestia» che potrebbe provocare la guerra in Ucraina.
- Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU ha bocciato, come previsto, la bozza di risoluzione elaborata dalla Russia sulla situazione umanitaria in Ucraina.
- In un giorno o due arriveranno in Ucraina le prime consegne di armi approvate nell'ambito del pacchetto da 800 milioni di dollari a cui gli Stati Uniti hanno dato il via libera.
- Il collettivo Anonymous ha hackerato la Banca centrale russa. «Entro 48 ore verranno rilasciati più di 35.000 file con accordi segreti», scrivono su Twitter gli attivisti.
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LivetickerNuovi contributi
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Liveticker finito
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22.54
Il nostro live-ticker sulla ventinovesima giornata di guerra in Ucraina è terminato
Grazie per averci seguito. Riprendiamo venerdì mattina.
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22.15
Da UE-USA oltre 1,5 miliardi in aiuti umanitari
Europa e Stati Uniti forniranno in tutto oltre 1,5 miliardi di euro in assistenza umanitaria all'Ucraina. Lo indicano la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il presidente degli Usa, Joe Biden, in una dichiarazione congiunta a margine del vertice Ue. «Continueremo a mobilitare e coordinare aiuti umanitari significativi per sostenere le persone in Ucraina, chi è stato costretto a fuggire e chi è stato colpito dal grave impatto che la guerra russa sta causando in tutto il mondo. Ciò include oltre 1 miliardo di dollari in assistenza umanitaria da parte degli Usa e 550 milioni di euro dall'Ue», scrivono.
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21.45
I russi sparano su treno per evacuare civili da Kiev?
I russi hanno sparato contro il treno di evacuazione dei civili in uscita da Kiev e diretto a Ivano-Frankivsk, nell'ovest del paese. Lo ha denunciato l'azienda ferroviaria ucraina, come riferisce «Ukrainska Pravda». «Il treno è stato preso di mira nei pressi di Vasilkov, vicino a Kiev, e i finestrini di tre carrozze sono stati distrutti», ha reso noto il presidente dell'azienda Ukrzaliznytsia, Oleksandr Kamyshin, specificando che non ci sono stati feriti.
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21.40
Varsavia, palazzo della diplomazia russa ai profughi
Caccia al palazzo russo. La città di Varsavia ha requisito un complesso residenziale, destinato alla diplomazia di Mosca, convertendolo in alloggi per i profughi ucraini in fuga dalla guerra. Una decisione che conferma la volontà, da parte del governo polacco, di congelare i beni russi in seguito all'invasione dell'Ucraina. Mosca, però, non è rimasta a guardare e ha rilanciato chiedendo che le venga restituito un altro edificio, quello che ospita l'ambasciata ucraina e che – sostiene – è di sua proprietà. Immediata la replica del sindaco di Varsavia, Rafal Trzaskowski, che ha firmato un decreto per salvare la sede diplomatica di Kiev.
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21.30
Biden, «era chiaro che Putin aveva cattive intenzioni»
«Ho passato un po' di tempo con Vladimir Putin qualche mese fa. Ed era già chiaro per me che le sue intenzioni erano cattive. Ed è un anno e mezzo che lo dico». Lo ha affermato il presidente americano Joe Biden all'inizio del vertice Ue sull'Ucraina riferendosi all'incontro con il leader del Cremlino a giugno dell'anno scorso a Ginevra e al colloquio virtuale di dicembre.
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20.50
G7, «insieme per raccogliere prove dei crimini»
Il G7 si dice unito nel riportare la pace e la stabilità e di impegna a lavorare «insieme a sostegno della raccolta di prove per i crimini di guerra» in Ucraina. Lo afferma il G7 nel comunicato diffuso al termine del vertice a Bruxelles. «Sollecitiamo tutti i paesi a non dare assistenza militare o di altro tipo alla Russia per contribuire a proseguire la sua aggressione in Ucraina»: è uno dei 19 punti del comunicato finale dei leader del G7, che continueranno «a cooperare strettamente anche per impegnare altri governi ad adottare misure restrittive simili a quelle già imposte» dai membri del ‹club dei grandi› e ad astenersi dall'evaderle o aggirarle» con forniture che «minano o mitigano degli effetti delle sanzioni». Messaggio che sembra rivolto prima di tutto alla Cina.
Il G7 poi «mette in guardia contro ogni minaccia sull'uso di armi chimiche, biologiche e nucleari». «Richiamiamo la Russia agli obblighi dei trattati internazionali di cui è firmataria». E ancora: la guerra di Vladimir Putin «sta mettendo sotto crescente pressione la sicurezza alimentare globale. Restiamo determinati a monitorare e a fare il necessario per prevenire e rispondere alla crisi della sicurezza alimentare». Quanto al petrolio e al gas, «stiamo prendendo ulteriori misure per ridurre la nostra dipendenza dall'energia russa, e lavoreremo insieme a questo obiettivo».
Nel comunicato si afferma anche che i russi devono sapere «che non abbiamo nulla contro di loro. È il presidente russo, il suo governo e i suoi sostenitori, incluso il regime di Lukashenko in Bielorussia, che stanno imponendo questa guerra e le sue conseguenze sui russi».
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20.45
Germania, nuovi aiuti contro il caro-prezzi
Un vertice di coalizione durato tutta la notte ha portato all'accordo del governo di Olaf Scholz sul secondo pacchetto di aiuti economici per i tedeschi, contro il caro prezzi dell'energia, esploso a causa della guerra in Ucraina. Per andare incontro ai tedeschi, socialdemocratici, verdi e liberali prevedono un versamento una tantum di 300 euro, uno sconto sulle tasse sul diesel di 14 centesimi al litro e sulla benzina di 30, per i prossimi tre mesi e, sempre per 90 giorni, abbonamenti molto economici sui trasporti pubblici, da soli 9 euro al mese. Ad annunciare i provvedimenti è stato il ministro delle finanze Christian Lindner, insieme alla leader ecologista Ricarda Lang e al numero uno dell'Spd Lars Klingbeil.
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20.20
Macron presenta un piano d'emergenza alimentare
Il presidente francese Emmanuel Macron ha proposto oggi un piano d'emergenza per la sicurezza alimentare mondiale e la produzione di cereali, nei vertici di Bruxelles dell'Ue e del G7, con l'obiettivo di rispondere ai rischi di «carestia» che potrebbe provocare la guerra in Ucraina. Un tema che lo stesso Macron aveva sollevato il 10 e 11 marzo al vertice di Versailles.
In entrambi i vertici di oggi, Macron ha lanciato un appello alla «responsabilità» a Mosca, affinché consenta che sia portata a termine la semina in Ucraina. Nel caso contrario, la guerra provocherà fra 12 e 18 mesi «una carestia ineluttabile», con rischia di penuria di cereali in Egitto e in Africa del Nord.
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20.18
Il Canada aumenta del 5% le esportazioni di petrolio e gas
Il Canada, quarto paese produttore di petrolio al mondo, ha annunciato un aumento del 5% circa nelle sue esportazioni di petrolio, per rispondere «alle richieste di aiuto» dei suoi «alleati» in seguito al conflitto in Ucraina che mette a rischio le forniture di carburante. Lo ha annunciato il ministro canadese per le risorse naturali Jonathan Wilkinson in un comunicato. Nel 2022, «l'industria canadese ha potuto progressivamente aumentare le sue esportazioni di petrolio e di gas di circa 300mila barili al giorno (200mila barili di petrolio e l'equivalente di 100mila barili al giorno in gas naturale), allo scopo di rimpiazzare il petrolio e il gas russi».
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20.15
Ungheria, scongelati 300 milioni dal Recovery fund
«Missione compiuta: in risposta alla lettera del premier Orbán, l'Ungheria riceverà 300 milioni di euro di sostegno» dal Recovery Fund. Lo scrive in un tweet Zoltan Kovacs, portavoce del primo ministro magiaro Viktor Orbán. Martedì il premier aveva reso pubblica la lettera indirizzata alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen in cui si chiedeva di approvare i piani di ripresa e resilienza (Pnrr), degli «Stati membri che proteggono le frontiere orientali dell'Ue» in considerazione del «peso maggiore della guerra» sostenuto da tali paesi e rappresentato al momento dal flusso di profughi in fuga dall'Ucraina. I Pnrr di Ungheria e Polonia sono stati congelati da Bruxelles per problemi legati al mancato rispetto dello Stato di diritto.
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20.10
Duda, «Nessuna obiezione al rafforzamento a Est»
«Non è stato sollevato un solo voto di obiezione» sulla richiesta di aumentare la presenza della Nato sul fianco orientale. Lo afferma il presidente polacco Andrzej Duda in conferenza stampa al termine del vertice straordinario della Nato a Bruxelles. Il capo di stato polacco ha detto di aver proposto, insieme ad altri leader, di cambiare la natura della presenza della Nato nell'Europa dell'est.
Un eventuale «cessate il fuoco deve essere combinato con il ritiro delle forze russe dalle aree dell'Ucraina riconosciute a livello internazionale», ha aggiunto Duda, paventando la possibilità che la Russia possa utilizzare un cessate il fuoco per riorganizzarsi. Quanto alla proposta polacca di una missione di peacekeeping in Ucraina, Duda ha spiegato che è «sul tavolo».
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20.00
Johnson: «Se Putin usa armi chimiche sarà la sua fine»
L'eventuale uso di armi chimiche da parte della Russia in Ucraina scatenerebbe un'ondata di «orrore viscerale» fra i leader del mondo e avrebbe «conseguenze catastrofiche» per lo stesso Vladimir Putin. Lo ha detto il premier britannico Boris Johnson dopo il vertice Nato-G7. Johnson ha sottolineato di condividere il timore del presidente americano Joe Biden che la denuncia di Mosca sul presunto ritrovamento di laboratori di guerra biologica in Ucraina possa essere una provocazione in vista di un utilizzo di «armi chimiche sotto falsa bandiera»; ma aggiungendo di ritenere che «Putin capisca» che una scelta simile sarebbe «profondamente catastrofica per lui».
Il Regno Unito con gli alleati occidentali sta sempre più incrementando l'invio di armi letali all'Ucraina impegnata a respingere l'invasione russa ma nessuno dei paesi della Nato pensa alla opzione delle truppe sul terreno e nemmeno alla no-fly zone, ha spiegato il premier britannico. Johnson ha aggiunto che è «risultato difficile soddisfare la richiesta del presidente Volodymyr Zelensky di inviare carri armati e aerei militari». «Stiamo guardando a tutte le opzioni per aiutarlo – ha aggiunto – ma ci sono difficoltà logistiche per la fornitura di mezzi corazzati e jet».
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19.50
La NATO proroga il mandato di Stoltenberg
Jens Stoltenberg resterà alla guida della Nato fino al 30 settembre 2023. La decisione di prorogare per la seconda volta il mandato dell'ex premier norvegese è stata presa dal vertice straordinario della Nato convocato per fare il punto sull'aggressione della Russia all'Ucraina e il ruolo che in questo contesto deve essere svolto dall'Alleanza Atlantica. Confermando le voci che circolavano già da alcuni giorni, il summit dei 30 capi di Stato e di governo ha quindi preferito, davanti a quella che lo stesso Stoltenberg ha definito come «la più grave crisi nell'arco di una generazione», evitare di aprire il vaso di pandora della successione alla guida della più estesa e potente alleanza militare del mondo.
La scelta del successore dell'attuale segretario generale era prevista per il prossimo giugno, cioè per quando è stato programmato a Madrid il vertice annuale dell'Alleanza. Sempre sull'onda dell'emergenza dettata dalla guerra in Ucraina da Bruxelles è arrivata anche un'altra nomina-conferma, ma questa volta al vertice di un'istituzione Ue, il Consiglio europeo. In questo caso è stato il belga Charles Michel, il cui mandato di due anni e mezzo era in scadenza a fine maggio, a essere stato rieletto per altri due anni e mezzo, come finora toccato anche ai suoi due predecessori, il polacco Donald Tusk e il belga Herman van Rompuy.
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19.40
Le autorità di Chernihiv, «200 civili uccisi»
Chernihiv, nel nord dell'Ucraina, continua ad essere bersagliata dalle bombe russe e sono circa 200 i civili uccisi, ma la città resiste. Lo afferma Vyacheslav Chaus, capo dell'amministrazione militare regionale in un'intervista, ripresa da Nexta. «La Russia lancia regolarmente bombe da 250-500 chilogrammi su Chernihiv. Ogni 15 minuti. Gli occupanti hanno colpito solo edifici residenziali e strutture sociali. Non una sola struttura militare è stata distrutta», afferma Chaus. «Ora posso affermare con sicurezza che ci stiamo avvicinando a 200 civili morti».
«Ad oggi, la parte settentrionale della regione è completamente inaccessibile per noi», ma i russi non sono entrati nel capoluogo e «credo che difenderemo la nostra città», ha aggiunto. «Poco meno della metà della popolazione è rimasta» dall'inizio dell'invasione, mentre per chi resta c'è il problema dell'accesso ai beni di prima necessità. «In molti che si nascondono negli scantinati rimangono senza cibo anche per una settimana», denuncia.
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19.30
Biden: «NATO più unita che mai, Putin non se l'aspettava»
Il presidente russo Vladimir «Putin non pensava che avremmo avuto tale coesione tra alleati, la Nato è più unita che mai»: lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden parlando a Bruxelles. «Putin scommetteva sulla spaccatura della Nato ma ha ottenuto il contrario», ha aggiunto. «Risponderemo all'uso di armi chimiche da parte di Mosca, la Nato risponderà», ha avvertito in una conferenza stampa al quartiere generale della Nato, e «la natura della risposta dipenderà dalla natura dell'uso». Gli Usa – ha aggiunto – sono determinati a sostenere gli sforzi con gli alleati a favore dell'Ucraina e a rafforzarli.
Quanto alle sanzioni, «non sono mai un deterrente ma mantenere le sanzioni aumenta la sofferenza della Russia. È questo che lo fermerà», ha detto il presidente americano riferendosi a Putin. Ha quindi annunciato sanzioni contro altri 400 membri dell'élite russa, tra i quali oltre 300 parlamentari della Duma. Biden ha anche sostenuto che la Russia dovrebbe essere rimossa dal G20, aggiungendo di aver chiesto che invece l'Ucraina possa parteciparvi.
Il presidente ha anche sottolineato che «l'emergenza cibo sarà reale, il prezzo delle sanzioni non lo paga solo la Russia ma anche i nostri alleati europei». «Abbiamo parlato di come supplire a eventuali carenze di cibo.»
Parlando poi dei rifugiati, Biden ha affermato che sono una responsabilità internazionale e gli Stati Uniti hanno un obbligo in questo. Il leader della Casa Bianca ha dichiarato ai suoi partner che gli Stati Uniti accoglieranno 100'000 rifugiati ucraini in fuga. Egli ha inoltre annunciato «un altro miliardo di aiuti umanitari all'Ucraina».
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19.00
Scholz: «Il dovere dei paesi G7 è accogliere i rifugiati»
«La Germania aumenterà il suo sostegno umanitario all'Ucraina e ai paesi vicini a oltre 370 milioni di euro». Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz al termine del G7 a Bruxelles. «Come principali nazioni industrializzate riteniamo nostro dovere accogliere coloro che fuggono dall'Ucraina e proteggerli», ha evidenziato. Rispondendo a una domanda sulla pretesa di Mosca di ricevere pagamenti del gas russo in rubli, Scholz ha poi spiegato che «abbiamo esaminato» la questione e per il gas esistono «contratti fissi» che specificano che i pagamenti devono essere effettuati in euro o in dollari. «Questo è quello che conta».
Il cancelliere ha anche annunciato che la Germania dovrebbe avviare «quest'anno» la costruzione «di due terminali Gnl», spiegando che il governo federale è in trattativa con le aziende «per velocizzare la costruzione».
Scholz ha pure spiegato di aver avuto «una conversazione con il presidente cinese» Xi Jinping sull'Ucraina e poi «insieme al presidente francese (Emmanuel Mcron, ndr), in cui abbiamo sostenuto con forza che la Cina condanni l'invasione dell'Ucraina». Scholz ha sottolineato di aver «fortemente» fatto appello al presidente cinese per una condanna nei confronti di Mosca.
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18.55
Scherzo telefonico a Londra, imbarazzo sulle armi
La videochiamata beffa ricevuta nei giorni scorsi dal ministro della difesa britannico Ben Wallace, e rivendicata dai due popolari showmen radiofonici russi Vovan e Lexus, inizia a causare un certo imbarazzo per il governo di Boris Johnson dopo la pubblicazione di video della conversazione. È dovuto infatti intervenire uno dei vice di Wallace, Jeremy Quin, responsabile per gli armamenti, per rassicurare sul fatto che il Regno Unito ha «sempre una quantità sufficiente di armi per soddisfare i propri bisogni».
Nella chiamata Wallace, credendo per diversi minuti di parlare col primo ministro ucraino Denis Shmyhal (in realtà un impostore) sembra dire che il Regno Unito sta esaurendo le armi anticarro «Nlaw», fra le più richieste dalla forze di Kiev da usare contro i mezzi corazzati russi. Quin ha ricordato che Londra ha già fornito a Kiev 4'000 sistemi anti-tank portatili ed è in stretto contatto con il governo ucraino per la fornitura di armi difensive e il sostegno umanitario.
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18.50
L'Ungheria riafferma la propria posizione
«Siamo riusciti a riaffermare la posizione ungherese e l'interesse nazionale ungherese. L'Ungheria non manderà soldati in Ucraina. È stato anche concordato che non manderemo armi e non sarà consentito far transitare le armi dirette in Ucraina attraverso il territorio ungherese». Lo ha dichiarato il premier ungherese Viktor Orbán a margine del vertice straordinario della Nato, sottolineando come «l'obiettivo comune più importante per la Nato» sia il fatto che «la guerra non deve in alcun modo allargarsi oltre i confini dell'Ucraina».
«Per questo abbiamo anche respinto l'idea di una no-fly zone che equivarrebbe a una guerra aerea», ha puntualizzato il premier. In merito al rafforzamento del fianco orientale della Nato, Orbán ha spiegato che le forze della Nato saranno dispiegate in Polonia, Slovacchia, Ungheria e Romania «per motivi difensivi. Ci saranno turchi, italiani e ci aspettiamo croati e americani. Insieme alle forze di difesa ungheresi, garantiranno la pace e la sicurezza dell'Ungheria e del popolo ungherese», ha concluso.
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18.35
Sanchez: «Nuovo invio di armi dalla Spagna»
La Spagna invierà «nei prossimi giorni» un nuovo carico di armi all'Ucraina per affrontare l'invasione in corso dell'esercito russo. Lo ha annunciato il premier Pedro Sánchez al suo arrivo al Consiglio europeo a Bruxelles. «Sarà materiale difensivo e offensivo», ha aggiunto.
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18.08
G7: «Pronti all'adozione di ulteriori sanzioni contro Mosca»
Il G7 è pronto ad adottare nuove sanzioni contro la Russia e continuerà a lavorare per evitare che quelle già decise vengano aggirate anche con la vendita di oro da parte della banca centrale russa. È quanto si legge nelle conclusioni della riunione dei leader del G7.
Nel comunicato finale i leader del G7 sottolineano la determinazione a imporre «severe conseguenze» alla Russia per la sua aggressione all'Ucraina, «compresa la piena applicazione delle misure economiche e finanziarie già decise».
Per questo i paesi del G7 continueranno a portare avanti una stretta cooperazione e cercheranno di coinvolgere anche altri governi in queste azioni. Il compito di intervenire per evitare che le sanzioni vengano aggirate viene affidato ai competenti ministri e alle iniziative che questi riterranno opportune portare avanti.
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17.44
Sommaruga al vertice AIE
La consigliera federale Simonetta Sommaruga ha partecipato oggi a Parigi al vertice ministeriale dell'Agenzia internazionale dell'energia (AIE), dominato dal conflitto in Ucraina. L'AIE nelle scorse settimane ha elaborato una strategia per ridurre massicciamente la dipendenza dagli idrocarburi russi.
Per esprimere la loro solidarietà con l'Ucraina, le ministre e i ministri hanno invitato nella capitale francese il viceministro dell'energia ucraino Yaroslav Demchenkov. «Per noi è stato importante esprimere la nostra solidarietà nei suoi confronti e nei confronti del suo paese e sapere da lui personalmente come possiamo continuare a sostenere l'Ucraina», ha dichiarato Sommaruga, responsabile del Dipartimento federale dell'energia (DATEC), dopo l'incontro, stando a quanto riferito in un comunicato della segreteria generale del DATEC.
L'AIE è stata fondata nel 1974 dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) quale risposta alla crisi petrolifera dell'anno precedente per garantire l'approvvigionamento energetico. Conta 30 membri, ossia tutti i paesi che hanno aderito all'OCSE tranne Cile, Islanda, Israele, Lettonia e Slovenia. La Russia non è membro.
Oggi, l'AIE è considerata la principale fabbrica di idee per la transizione energetica e la decarbonizzazione. Essa lavora inoltre a stretto contatto con dieci Paesi emergenti che sono tra i principali consumatori di energia.
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17.35
A Kiev i presidenti dei Parlamenti dei Paesi baltici
I presidenti dei parlamenti di Estonia, Lettonia e Lituania sono giunti in visita a Kiev. Lo ha reso noto via Twitter la speaker del parlamento di Vilnius, Viktorija Cmilyte-Nielsen, mostrando immagini di diversi incontri istituzionali, compresa una foto con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
La scorsa settimana a Kiev si erano recati i premier di Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia.
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17.27
Von der Leyen: «Inaspriremo le sanzioni»
«Oggi Bruxelles è il centro del mondo libero. Abbiamo deciso di intensificare il nostro sostegno all'Ucraina, inasprire le sanzioni contro la Russia e liberarci dai combustibili fossili russi». Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen arrivando al Consiglio europeo dopo il vertice del G7.
«Domani insieme al presidente Biden presenteremo un nuovo capitolo nel nostro partenariato energetico. Si tratta di Gnl aggiuntivo dagli Stati Uniti per l'Unione europea, che sostituisce il Gnl della Russia».
Al termine della riunione dei leader del G7, la von der Leyen ha anche scritto su Twitter che «noi, partner del G7, siamo determinati ad allineare ulteriormente le nostre sanzioni contro la Russia e ad assicurarci che siano rigorosamente applicate. Per prosciugare le risorse utilizzate da Putin per finanziare la sua guerra, non permetteremo alcuna elusione. E siamo pronti a prendere ulteriori misure, se necessario».
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17.22
Kiev tra le 10 città al mondo con aria più inquinata
Kiev è tra le prime 10 città al mondo con l'aria più inquinata a causa degli incendi causati dal conflitto in corso in Ucraina. Lo scrive il sito Pravda precisando che questa mattina la capitale ha raggiunto l'ottavo posto nella classifica mondiale delle città più inquinate.
La concentrazione di sostanze inquinanti è 13 volte superiore alla norma raccomandata dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), scrive il sito che cita come fonte il dipartimento di ecologia e risorse naturali dell'amministrazione statale della città.
I funzionari di Kiev hanno consigliato ai residenti di non aprire le finestre o eventualmente di lasciare le proprie abitazioni qualora la qualità dell'aria dovesse peggiorare.
Da un mese le truppe russe bombardano l'intero paese, provocando esplosioni e distruzione di edifici civili e infrastrutture militari. Case, centri commerciali, magazzini e distributori di benzina bruciano ogni giorno in tutto il paese e spesso i soccorritori non sono in grado di spegnere gli incendi per diverse ore a causa dei bombardamenti. Tutto ciò porta al peggioramento della qualità dell'aria.
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17.14
Zelensky al G7: «Serve un sistema di garanzie per la nostra sicurezza»
Il presidente Volodymyr Zelensky ha invitato i paesi del G7 a creare un efficace sistema di garanzie di sicurezza per l'Ucraina e la regione, in grado di fermare qualsiasi aggressore in 24 ore. Lo riportano i media ucraini citando il discorso del presidente al vertici di Bruxelles.
È necessaria «la creazione di un nuovo sistema di garanzie di sicurezza: garanzie reali, efficaci, in grado di fermare qualsiasi aggressore in 24 ore. Questo è ciò di cui il mondo ha davvero bisogno», ha detto Zelensky, secondo quanto riporta l'"Ukrainska Pravda".
«Il mondo ha bisogno di nuove alleanze efficaci, di nuove garanzie efficaci», ha aggiunto appellandosi ai paesi del G7 affinché partecipino anche al progetto di ricostruzione postbellica dell'Ucraina.
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17.09
Bloccato il voto sulla bozza umanitaria del Sudafrica
L'Onu ha bloccato il voto dell'Assemblea Generale sulla bozza di risoluzione «rivale» del Sudafrica sulla situazione umanitaria in Ucraina. Kiev ha chiesto una votazione procedurale e il voto sulla bozza sudafricana è stato bocciato.
Il testo, sostenuto da Russia e Cina, chiedeva «un'immediata cessazione delle ostilità» come primo passo per migliorare il deterioramento della situazione umanitaria, incoraggiava «il dialogo politico, i negoziati e altri mezzi pacifici volti a raggiungere una pace duratura». Ma non faceva menzione del ruolo di Mosca nella crisi.
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17.07
«Mosca vuole accerchiare Kiev da Bielorussia-Crimea»
La Russia starebbe cambiando i suoi piani in Ucraina, abbandonando le operazioni offensive in alcune aree e concentrando le sue forze sull'offensiva a Kiev e sull'occupazione totale dei distretti di Donetsk e Lugansk. Lo riporta l'agenzia ucraina Unian citando informazioni dello Stato maggiore delle forze armate ucraine.
«La leadership militare russa sta trasferendo armi ed equipaggiamento militare dai distretti militari alla Bielorussia e alla Crimea. L'obiettivo è fare un tentativo di preparare e mettere in atto azioni offensive per l'accerchiamento di Kiev», scrive l'Unian.
«Secondo le informazioni ricevute, la leadership politico-militare russa ha deciso di adeguare i piani a causa del fatto che gli obiettivi fissati prima dell'invasione non sono stati raggiunti in tempo», conclude.
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17.03
Ucciso a Mariupol un campione di arti marziali
È rimasto ucciso a Mariupol il campione di arti marziali miste Yegor Birkun, che faceva parte della squadra nazionale ucraina. Lo ha annunciato la Federazione ucraina di arti marziali sulla sua pagina Facebook, citata dall'agenzia Unian.
L'atleta era entrato in servizio nel reggimento Azov a Mariupol, e oggi avrebbe dovuto partecipare con la squadra nazionale ucraina ai Campionati del mondo Gma Mma, ma a causa della guerra i suoi piani erano cambiati.
«Il membro della squadra nazionale Ufmma dell'Ucraina Yegor Birkun è morto difendendo Mariupol. Coraggioso, forte, leale. Eterna memoria dell'eroe», ha scritto il servizio stampa dell'organizzazione.
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16.55
L'Onu approva la risoluzione umanitaria degli occidentali
L'Assemblea Generale dell'Onu ha adottato la risoluzione proposta dagli occidentali sulla situazione umanitaria in Ucraina che chiede «l'immediata cessazione delle ostilità da parte della Russia, in particolare di eventuali attacchi contro civili», l'accesso umanitario e la protezione dei civili, del personale medico, dei giornalisti e degli operatori umanitari. Sono stati 140 i paesi che hanno votato a favore, 5 i contrari e 38 gli astenuti.
I cinque paesi che hanno votato contro la risoluzione sono Russia, Siria, Bielorussia, Eritrea, Corea del Nord (gli stessi che hanno votato contro la risoluzione del 2 marzo scorso). La Cina invece è tra i 38 astenuti (tre in più della volta scorsa). I voti a favore sono scesi da 141 a 140. Per essere adottato, il documento doveva essere approvato dai due terzi dei paesi membri.
I documenti dell'Assemblea Generale dell'Onu non hanno valore legalmente vincolante ma hanno valore politico e simbolico, mostrando come Mosca sia isolata nella comunità internazionale.
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16.49
Morto un collaboratore della Fondazione svizzera di sminamento
La fondazione svizzera di sminamento (propriamente denominata Fondation suisse de déminage, FSD) deplora oggi la morte di uno dei suoi collaboratori ucciso dal lancio di razzi a Mariupol, in Ucraina. L'organizzazione non ha notizie di altri quattro dipendenti presenti nella città sud-orientale pesantemente presa di mira dagli attacchi russi.
Sposato con un figlio, l'uomo è stato trovato morto vicino al suo domicilio il 14 marzo, ha comunicato la FSD. L'organizzazione non aveva avuto più sue notizie dall'inizio del mese.
La FSD ha dichiarato di essere «estremamente preoccupata» per la sorte di altri quattro suoi collaboratori che si trovavano a Mariupol e dei quali non ha notizie da diverse settimane. La situazione è invece relativamente stabile nella regione di Sloviansk, dove vi è l'ufficio principale della fondazione.
La maggior parte del personale della FSD continua a lavorare in tutto il paese, anche se le attività di sminamento sono state interrotte con l'intensificarsi delle ostilità. Le squadre creano in particolare rifugi sotterranei, forniscono cibo e coprono i costi del carburante degli autobus per l'evacuazione.
Ogni membro decide tuttavia giorno per giorno quali attività può o non può svolgere, a seconda della sua valutazione del livello di sicurezza nella zona in cui si trova, ha precisato la FSD.
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16.39
Secondo Mosca sono 400'000 gli ucraini portati in Russia
«Secondo i dati forniti dalla Russia, ad oggi sono già state deportate dall'Ucraina 402'000 persone, di cui 84'000 bambini. Ieri erano 366'000. E non sappiamo cosa sia successo loro.» A denunciarlo è la commissaria del Parlamento ucraino per i diritti umani Lyudmila Denisova, citata dall'agenzia Unian, che parla di «un crimine di guerra».
«Abbiamo saputo che vengono trattenuti in campi in cui vengono filtrati nella regione di Donetsk, poi portati in Russia. A chi accetta di lavorare è vietato lasciare il proprio luogo di residenza per 2 anni», ha aggiunto la Denisova.
«Non possiamo dire se le cifre siano corrette o errate, ma possiamo supporre che vengano portati fuori dal paese. E questo è dimostrato dai cittadini che ci hanno chiamato e ci hanno detto dove erano stati portati, e che ci sono molte altre persone con loro che vengono portate in direzioni sconosciute», ha proseguito la Denisova in un'informativa al Parlamento.
«Questi sono i loro dati. Le autorità si stanno occupando del problema. Noi lo registriamo come un crimine di guerra», ha aggiunto la commissaria di Kiev.
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16.30
Una moratoria sulle adozioni internazionali
A fronte dell'oltre un milione e mezzo di bambini che hanno lasciato l'Ucraina, e del forte rischio rappresentato dai trafficanti, Save The Children chiede «una moratoria immediata alle adozioni internazionali». Lo ha detto il direttore dell'organizzazione non governativa Pete Walsh in una conferenza online da Leopoli.
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16.17
I russi sparano sui civili in fila per gli aiuti a Kharkiv
I russi hanno sparato sui civili in fila per chiedere aiuti umanitari nella regione di Kharkiv. Lo riporta il «Public Kharkiv», come riporta l'agenzia Unian.
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16.07
Primo scambio tra 10 prigionieri
Oggi, per ordine del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha avuto luogo il primo scambio di prigionieri di guerra. Lo ha annunciato la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk su Telegram, come riporta l'agenzia Unian.
L'Ucraina ha scambiato 10 russi catturati con 10 dei suoi militari. I russi ha anche portato via 11 marinai civili che sono stati salvati dall'esercito ucraino dopo l'affondamento della nave stamattina vicino a Odessa.
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16.03
La Cina all'Onu: «La bozza va oltre il tema umanitario»
La Cina «apprezza i principi di base della bozza di risoluzione proposta da Francia, Messico e altri paesi, ma allo stesso tempo è chiaro che alcuni scopi del testo vanno oltre la questione umanitaria in Ucraina.
La bozza proposta del Sudafrica invece è concentrata sulla questione umanitaria, e al momento attuale è più favorevole alla promozione dell'unità» degli stati membri delle Nazioni Unite. Per questo «Pechino ha deciso di co-sponsorizzare» la bozza sudafricana che non nomina Mosca. Lo ha detto l'ambasciatore cinese all'Onu Zhang Jun.
«Il dialogo e il negoziato sono l'unica via per uscire dalla crisi», ha detto parlando alla sessione di emergenza dell'Assemblea generale.
Entrambe le bozze chiedono il cessate il fuoco, l'accesso umanitario e la protezione dei civili, ma solo il testo degli occidentali nomina il ruolo di Mosca nella crisi, mentre quello sudafricano non la menziona in nessun modo.
Ieri la Cina è stato l'unico paese, insieme alla Russia, a votare a favore della bozza di risoluzione umanitaria di Mosca in Consiglio di Sicurezza.
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15.52
Stop all'adesione della Bielorussia al Wto, «è complice di Mosca»
«L'Ue, il G7 e i partner che la pensano allo stesso modo stanno bloccando l'adesione della Bielorussia all'Organizzazione mondiale del commercio» (Wto). Lo annuncia il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis.
«La Bielorussia non è idonea per l'adesione alla Wto. Oggi ribadiamo la nostra condanna della complicità bielorussa nell'invasione premeditata e illegale dell'Ucraina da parte della Russia», evidenzia.
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15.43
«Rinforzi militari russi in Bielorussia e Crimea»
La Russia sta schierando rinforzi militari in Bielorussia e Crimea per rafforzare la sua offensiva, con l'obiettivo di circondare Kiev e occupare interamente le regioni di Donetsk e Lugansk, nel Donbass. Lo afferma lo Stato maggiore dell'esercito ucraino, citato dal «Kiev Independent».
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15.38
«Accertati oltre mille civili uccisi in un mese»
Ha superato la soglia dei mille il numero accertato di civili uccisi in Ucraina, secondo l'ultimo bilancio delle Nazioni Unite.
In un mese di conflitto, dall'attacco russo contro l'Ucraina del 24 febbraio alla mezzanotte del 23 marzo, l'Ufficio dell'Alto Commissario dell'Onu per i diritti umani ha registrato un totale di 1'035 uccisi e 1'650 feriti tra i civili, precisa una nota dell'Alto commissariato, in cui sottolinea di ritenere che le cifre effettive sono «considerevolmente più elevate» e che «molti rapporti sono ancora in attesa di conferma».
Tra i 1'035 civili uccisi accertati, 90 sono bambini.
La maggior parte delle vittime civili registrate - precisa la nota - sono state causate dall'uso di armi esplosive con un'ampia area di impatto, compresi bombardamenti di artiglieria pesante e sistemi di lancio multiplo di razzi, missili e attacchi aerei.
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15.33
Più di 10 città senza acqua potabile
«La guerra ha privato parzialmente o completamente di acqua potabile i residenti di Mariupol, Mykolayiv, Kharkiv, Okhtyrka, Izyum, Makarov, Pologi, Vasylivka, Orikhiv, Huliaipil, Chernihiv, Trostyanets e molti altri insediamenti dell'accesso all'acqua potabile». Lo ha denunciato la commissaria del Parlamento ucraino per i diritti umani, Lyudmila Denisova.
Nella sola regione di Donetsk, ha spiegato in una nota, di cui riferisce l'agenzia Unian, 200'000 persone non hanno accesso all'acqua. E con l'aumento della portata degli scontri, c'è la minaccia che tutta la regione possa essere completamente tagliata fuori dall'approvvigionamento idrico nelle prossime settimane.
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15.26
Keller-Sutter si aspetta l'arrivo di ancora molti rifugiati
La consigliera federale Karin Keller-Sutter si attende che ancora molti più rifugiati ucraini arrivino in Svizzera. Tante persone che cercano protezione nella Confederazione sono grati per l'aiuto di Berna, ha dichiarato oggi pomeriggio la ministra della giustizia al termine di una visita al Centro federale dell'asilo di Basilea.
Secondo Keller-Sutter, essi non vorrebbero rimanere qui, bensì tornare in un'Ucraina libera. «Ma quando vedo le immagini della distruzione in Ucraina, non credo che questo accadrà presto», ha aggiunto la consigliera federale.
In precedenza, la responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), accompagnata dalla Segretaria di Stato Christine Schraner Burgener, ha visitato il Centro dell'asilo basilese per farsi un'idea sul posto della registrazione e dell'alloggio dei rifugiati ucraini.
Nei centri d'asilo federali sono stati accolti finora circa 13'000 profughi che sono fuggiti dal conflitto ucraino, di cui 2'400 a Basilea.
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15.17
Biden: «Valutiamo un sistema di difesa aerea»
Al vertice straordinario della Nato a Bruxelles «abbiamo avuto il privilegio di ascoltare direttamente il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Continueremo a sostenerlo e a sostenere il suo governo con una significativa assistenza di sicurezza per combattere contro l'aggressione russa». Lo afferma il presidente americano Joe Biden in una nota, dando il «benvenuto» alle misure di molti altri alleati a fornire assistenza di sicurezza.
«Siamo impegnati a identificare ulteriori apparecchiature, inclusi sistemi di difesa aerea, per aiutare l'Ucraina», aggiunge Biden.
Gli Stati Uniti continuano però ad essere contrari alla fornitura di jet da combattimento all'Ucraina, riferisce un alto funzionario della Casa Bianca all'inviata della Cnn a Bruxelles sottolineando che la posizione degli Usa non è cambiata nonostante le richiese di Zelensky, oggi alla Nato, di avere «l'1% degli aerei» dell'Alleanza.
Nella sua nota Biden sostiene poi di aver discusso con gli alleati della Nato il rafforzamento della difesa, soprattutto sul fianco orientale dell'alleanza: «il nostro comunicato congiunto dice chiaramente che la Nato è forte e unita come non mai».
I nuovi quattro gruppi di battaglia in Slovacchia, Romania, Bulgaria e Ungheria sono un «forte segnale che insieme difenderemo e proteggeremo ogni centimetro del territorio della Nato. Fra ora e il vertice Nato di giugno metteremo a punto piani per ulteriori forze per rafforzare la difesa della Nato. Adotteremo un aggiornamento del Strategic Concept per assicurare che la Nato sia pronta a far fronte a ogni sfida in un contesto di sicurezza nuovo e più pericoloso», scrive Biden.
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15.10
La Bulgaria richiama l'ambasciatore a Mosca
Sofia richiamerà per consultazioni il suo ambasciatore a Mosca Atanas Krastin. Lo ha dichiarato ai giornalisti a Bruxelles il premier bulgaro Kiril Petkov a margine della seduta del Consiglio europeo dedicata alla situazione in Ucraina.
La decisione è legata al comportamento dell'ambasciatrice russa in Bulgaria Eleonora Mitrofanova, secondo la quale i bulgari non appoggiano la posizione delle autorità di Sofia sul conflitto in Ucraina.
«Valuto la reazione di Mitrofanova come poco diplomatica, scortese e rozza. - ha detto Petkov - Ecco perché richiameremo per consultazioni il nostro ambasciatore a Mosca. Nel linguaggio diplomatico ciò significa che la controparte dovrebbe procedere nella stessa maniera». Il premier bulgaro ha aggiunto che non si aspetta che questo atto provochi una crisi parlamentare o di governo in Bulgaria.
Per quanto riguarda le sanzioni contro la Russia, Petkov ha affermato che «dovrebbero essere asimmetriche in modo da colpire la Russia più duramente dell'Europa». «L'80% dei bulgari è contro l'invio di armi in Ucraina e noi facciamo tutto il possibile per assistere l'Ucraina al di fuori di un diretto aiuto militare», ha concluso Petkov citato dalla televisione pubblica Bnt.
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14.59
Mosca: «I colloqui con Kiev continuano in videoconferenza»
I negoziati tra Russia e Ucraina «stanno proseguendo in videoconferenza su una bozza di trattato per una soluzione della situazione in Ucraina, la sua neutralità e le garanzia per la sua sicurezza». Lo ha confermato la portavoce del ministero degli esteri russo, Maria Zakharova, citata da Interfax.
«Sono in discussione gli aspetti militari, politici e umanitari», ha aggiunto la Zakharova.
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14.56
Onu: «Sono 3,7 milioni le persone fuggite»
Sono 3,7 milioni le persone fuggite dall'Ucraina in un mese di guerra. Lo afferma l'Onu sottolineando che metà dei bambini del paese sono ora sfollati.
L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, l'Unhcr, ha indicato che 3'674'952 ucraini hanno lasciato il paese, con un aumento di 48'406 rispetto al giorno precedente.
In totale, più di 10 milioni di persone - più di un quarto della popolazione nelle regioni sotto il controllo del governo prima dell'invasione - si pensa che abbiano abbandonato le loro case, compresi quasi 6,5 milioni di sfollati interni.
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14.53
Dagli USA 1 miliardo di aiuti umanitari in più
Gli Stati Uniti hanno annunciato 1 miliardo di aiuti umanitari in più all'Ucraina. Il pacchetto di aiuti consisterà, ha spiegato l'amministrazione Biden, in «cibo, acqua potabile, strutture per accogliere sfollati, medicine e altre forme di assistenza».
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14.51
Sei civili uccisi e 15 feriti a Kharkiv
Sei civili sono rimasti uccisi e 15 feriti negli attacchi russi a Kharkiv. Lo ha riferito un funzionario regionale.
Il centro di Kharkiv, la seconda città dell'Ucraina, nel nord-est del paese, è stato attaccato dalle forze russe con missili «Kalibr». In totale, ha detto il governatore, la regione è stata colpita da 44 attacchi nelle ultime 24 ore.
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14.45
Nuove sanzioni USA contro Mosca
Gli Stati Uniti impongono sanzioni su 328 membri della Duma russa, su 48 aziende della difesa e sul numero uno di Sberbank. È quanto si legge in una nota del Tesoro americano.
«Gli Stati Uniti, con i partner e gli alleati, stanno colpendo al cuore della capacità della Russia di finanziarsi e portare avanti le atrocità contro l'Ucraina. La Duma continua a sostenere l'invasione di Vladimir Putin, soffocare il libero flusso di informazioni, infrangere i diritti umani di base dei cittadini della Russia», afferma la segretaria al Tesoro Janet Yellen.
Nel mirino americano finiscono anche l'amministratore delegato di Sberbank e consigliere di Vladimir Putin Herman Gref, il miliardario Gennady Timchenko e le sue società e 17 membri del consiglio di amministrazione di Sovcombank.
Nota:
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14.41
Stoltenberg: «Più armi all'Ucraina, anche anti-carro e droni»
«Gli alleati oggi hanno deciso di fornire più assistenza all'Ucraina, anche dal punto di vista militare. Tra questi si contano armi anti-carro, difese anti-missili e droni, che si sono dimostrati molto efficaci. Gli alleati poi assisteranno l'Ucraina con aiuti finanziari e umanitari». Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg al termine del summit straordinario dell'Alleanza Atlantica.
Nel vertice oggi della Nato «abbiamo anche affrontato il ruolo di Pechino nella crisi. Oggi, i leader alleati hanno invitato la Cina ad astenersi dal sostenere lo sforzo bellico della Russia. La Cina non deve fornire sostegno economico o militare all'invasione russa. Invece, Pechino dovrebbe usare la sua significativa influenza sulla Russia e promuovere una soluzione pacifica immediata», ha indicato Stoltenberg in conferenza stampa. La Cina «non deve dare supporto né politico né economico».
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14.37
L'80% di Irpin liberata dall'esercito di Kiev
«L'80% della città di Irpin è già stata liberata dall'esercito ucraino». Lo ha detto, secondo quanto riporta Ukraine Now, il consigliere del ministero dell'interno ucraino, Vadym Denysenko, precisando che «la polizia è al lavoro nella città».
Ieri il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, aveva fatto sapere che l'esercito ucraino aveva ripreso il controllo di quasi tutta la città, che si trova nel nord ovest della capitale ed era stata occupata dai russi dopo feroci combattimenti.
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14.34
Quella di Mosca è una borsa Potemkin, «è una farsa»
«Quello che stiamo vedendo è una farsa: l'apertura di una borsa Potemkin»: è la reazione negli Stati Uniti della Casa Bianca alla riapertura, parziale e limitata, del mercato azionario russo.
Il governo americano si riferisce ai falsi villaggi di cartapesta che, secondo la leggenda, il principe Potemkin (1743-1796) fece costruire per impressionare l'imperatrice - e sua amante - Caterina II. Secondo gli Stati Uniti Mosca ha pompato risorse statali per sostenere le azioni delle società che stanno operando in borsa.
«Dopo aver tenuto chiusi i suo mercati per quasi un mese, la Russia ha annunciato che consente il trading solo al 15% delle azioni quotate, mentre agli stranieri è proibito vendere le loro azioni e lo short selling (la vendita allo scoperto, ndr) in generale è stato vietato», sottolinea Daleep Sing, vice consigliere per la sicurezza nazionale con delega all'economia internazionale.
«Nello stesso tempo - ha aggiunto - la Russia ha chiarito che sta riversando risorse governative per sostenere artificialmente le azioni delle compagnie che stanno vendendo. Questo non è un mercato reale e non è un modello sostenibile, che evidenzia solo l'isolamento della Russia dall'ordine economico internazionale finché continua la sua brutale guerra contro l'Ucraina».
Nota:
La bsi 112 è stata completata a partire dal terzo paragrafo.
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14.29
Il presidente del CICR incontra Lavrov a Mosca
Il presidente del Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) Peter Maurer ha affermato oggi a Mosca di aver discusso con i suoi interlocutori russi della necessità di proteggere i civili nel conflitto in Ucraina.
«Abbiamo naturalmente discusso di diritto internazionale umanitario, della Convenzione di Ginevra riguardante il comportamento durante le ostilità» e il fatto «che i civili devono essere protetti», ha precisato in una conferenza stampa con il capo della diplomazia russa Sergei Lavrov.
Mosca nega costantemente la responsabilità per le vittime civili in Ucraina, dando la colpa a «nazisti» o «nazionalisti» ucraini che usano la popolazione come scudo umano.
Maurer, che ha in programma anche un incontro presso il ministero della difesa russo, ha aggiunto di aver discusso con Lavrov «dei prigionieri di guerra, dei civili detenuti in Russia e in Ucraina», così come della questione del rimpatrio dei corpi dei soldati uccisi. Nessuna stima affidabile del numero di morti in un mese di conflitto è stata resa pubblica dalle parti.
Lavrov ha definito la visita di Maurer molto opportuna e ha di nuovo accusato le autorità ucraine di impedire l'evacuazione dei civili verso il territorio controllato dalla Russia, mentre Kiev vuole sfollare i suoi cittadini nelle zone sotto il suo controllo.
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14.18
Kiev: «6mila ucraini deportati in Russia come ostaggi»
«Deportando forzatamente i cittadini di Mariupol nel proprio territorio, la Russia si muove verso il prossimo livello di terrore. Seimila ucraini sono già ora nei campi russi dove potrebbero essere usati come ostaggi». Lo scrive su Twitter il portavoce del ministero degli Esteri ucraino, Oleg Nikolenko.
«I convogli umanitari in fuga verso le parti non occupate dell'Ucraina continuano ad essere bombardati. Questa barbarie deve finire», aggiunge.
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14.01
Gli USA accoglieranno 100.000 rifugiati ucraini
Gli Stati Uniti intendono accogliere 100.000 rifugiati ucraini Lo riferiscono fonti informate alla Nbc.
L'annuncio dovrebbe arrivare nei prossimi giorni, quando il presidente americano Joe Biden si troverà in Polonia, il Paese che sinora ha accolto il numero più alto di persone in fuga dall'Ucraina.
La priorità, precisano le fonti, sarà data a quegli ucraini che hanno già famiglia negli Stati Uniti.
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13.48
Mosca: «La Polonia ha avviato una pericolosa escalation»
Con la decisione di espellere 45 diplomatici russi, la Polonia ha iniziato una «pericolosa escalation» nella regione. Lo afferma il ministero degli esteri russo, secondo quanto riporta l'agenzie Interfax.
La Russia fa sapere anche che darà un duro colpo in risposta all'espulsione dei propri diplomatici decisa da Varsavia.
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13.37
«Scoperti in Ucraina 30 laboratori armi biologiche»
Il ministero della Difesa russo ha affermato che trenta laboratori utilizzati per lo sviluppo di armi biologiche sono stati localizzati in 14 siti in Ucraina. Lo riferisce La Tass.
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13.18
«Zelensky non ha ribadito alla Nato la richiesta di no fly zone»
Nella videochiamata con i leader della Nato, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto più aiuti militari ma non ha ribadito la sua richiesta di una no-fly zone o di adesione di Kiev all'Alleanza atlantica. Lo riferisce un alto funzionario Usa alla Cnn.
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12.55
Bozza G7: dure conseguenze a Putin se usa armi chimiche-nucleari
Il G7 si apprestano a mettere in guardia il presidente russo Vladimir Putin sull'uso di armi chimiche o nucleari in Ucraina. È quanto emerge dalla bozza del comunicato finale dell'incontro, riportata dall'agenzia Bloomberg.
I leader dei sette paesi si impegnano a continuare a imporre «severe conseguenze» sulla Russia con l'attuazione delle sanzioni già decise, e sono pronti ad adottare ulteriori misure.
Sempre secondo Blomberg, Stati Uniti e Nato si stanno preparando al rischio di incidenti nucleari e biologici russi. Un funzionario dell'amministrazione americana avrebbe affermato che gli occidentali potrebbero inviare missili antinave in Ucraina.
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12.27
150 milioni per sostenere la Moldavia
L'Europarlamento ha appena destinato 150 milioni di euro per sostenere la Moldavia che accoglie centinaia di migliaia di ucraini in fuga. Lo scrive in un tweet la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola.
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12.13
Zelensky chiede alla Nato aiuti militari senza restrizioni
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto alla Nato nel vertice in corso a Bruxelles «aiuti militari senza restrizioni».
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12.08
Il Cremlino: «Possiamo contare su Paesi Ue con posizioni sobrie»
La Russia può contare all'interno della Ue su Paesi che hanno una posizione più «sobria» nei confronti di Mosca. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalla Tass.
«Ci sono - ha osservto Peskov - Paesi che prendono una posizione più costruttiva e sobria, una posizione più indipendente. Non diremo quali, ma esistono».
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12.02
Gli ospedali del Canton Turgovia danno lavoro ai rifugiati ucraini
La società che gestisce gli ospedali cantonali in Turgovia vuole assumere rifugiati dall'Ucraina. Quelli con una formazione specifica saranno sostenuti nell'accesso al lavoro, mentre cinque posti saranno creati per chi non ha un diploma riconosciuto in Svizzera.
Nei prossimi mesi la preferenza sarà data a persone con una formazione riconosciuta, scrive oggi in una nota Spital Thurgau AG. Cinque posti di lavoro supplementari saranno inoltre messi a disposizione di chi non ha le qualifiche necessarie, come una buona conoscenza del tedesco e una formazione completa. Queste persone potranno così iniziare a lavorare «con un accompagnamento e una supervisione professionale».
Spital Thurgau AG gestisce i due ospedali cantonali a Frauenfeld e a Münsterlingen, come pure una clinica per la riabilitazione e i servizi psichiatrici del cantone. L'ente conta più di 3600 collaboratori e 560 dipendenti in formazione
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11.56
Congelati oltre 5 miliardi di franchi di patrimoni russi
Al momento, per quanto attiene alle sanzioni contro la Russia, sono stati annunciati - e congelati - patrimoni per 5,750 miliardi di franchi. Lo ha dichiarato stamane Erwin Bollinger, ambasciatore e responsabile delle relazioni bilaterali in seno alla Segreteria di stato dell'economia (SECO) durante un incontro coi media.
Bollinger ha fatto presente che tale somma potrebbe cambiare nel corso del tempo, qualora dovessero essere adottate nuove sanzioni, col conseguente allungamento delle istituzioni, società o persone di nazionalità russa colpite da restrizioni.
L'ambasciatore attivo presso la SECO ha puntualizzato che tali patrimoni - conti bancari, denaro contante ma anche opere d'arte - sono congelati, bloccati, ma non confiscati. Tali beni - compresi immobili in varie località turistiche elvetiche - rimangono di proprietà degli aventi diritto. D'altronde manca una base legale per andare oltre, ha spiegato.
Leggi l'articolo completo qui.
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11.47
«15mila abitanti di Mariupol portati con forza in Russia»
«Circa 15mila residenti di Mariupol sono stati deportati illegalmente in Russia». Lo rende noto su Telegram il sindaco di Mariupol Vadim Boychenko, precisando che "gli invasori costringono le persone già stremate dalla guerra a salire sugli autobus e li privano di passaporti e altri documenti di identità ucraini.
«Le persone deportate - aggiunge - vengono prima consegnate nei cosiddetti campi di smistamento da dove vengono poi ridistribuite in varie città remote della Russia».
Secondo il sindaco, i russi bloccano i convogli per l'evacuazione dei cittadini (in particolare oggi sono stati fermati gli autobus che hanno lasciato Zaporozhye in direzione di Berdyansk) «solo per impedire alle persone di tornare nel territorio controllato dall'Ucraina, a dispetto della loro volontà».
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11.35
«Abramovich ha partecipato ai negoziati all'inizio»
L'oligarca Roman Abramovich ha partecipato alla fase iniziale dei negoziati con l'Ucraina, che ora continuano a livello di delegazioni. Lo conferma il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov, citato dalla Tass, dopo le indiscrezioni circolate in queste settimane.
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11.17
Pechino: «La Nato disinforma sul nostro sostegno alla Russia»
La Cina accusa il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg di «diffondere disinformazione» affermando che la Cina ha sostenuto la guerra della Russia contro l'Ucraina, nel mezzo della crescente pressione internazionale perché Pechino prenda le distanze da Mosca.
Il portavoce del ministero degli Esteri di Wang Wenbin, nel briefing quotidiano, ha replicato che «accusare la Cina di diffondere false informazioni sull'Ucraina è di per sé diffondere disinformazione. La posizione della Cina è coerente coi desideri della maggior parte dei Paesi e qualsiasi accusa e sospetto ingiustificato contro la Cina sarà sconfitto».
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10.52
Nuove sanzioni di Londra a 59 imprese e personalità russe
Londra ha varato una nuova serie di sanzioni contro 59 società e personalità russe. Secondo quanto riporta l'agenzia Tass, le sanzioni colpiscono anche le banche Gazprombank e Alfabank.
Il governo britannico di Boris Johnson allunga la sua lista di soggetti russi sottoposti a sanzioni in risposta all'invasione dell'Ucraina, inserendo nell'elenco altri 59 fra individui (businessmen, politici, funzionari) e aziende considerati funzionali al sistema di potere del presidente Vladimir Putin. Lo annuncia il Foreign Office a margine dei vertici odierni di G7 e Nato.
L'iniziativa - che prevede il congelamento di asset e il divieto di viaggi in territorio britannico - arriva di concerto con gli alleati occidentali, a loro volta impegnati a espandere ulteriormente le ritorsioni economiche contro Mosca.
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10.37
Eurozona: indice Pmi composito cala a 54,5, pesa l'Ucraina
Con l'invasione dell'Ucraina rallenta la crescita dell'Eurozona. L'indice Pmi composito flash calcolato da Ihs Markit è sceso a 54,5 dai 55,6 di febbraio, valore minimo da due mesi. L'indice Pmi servizi rallenta 54,8 da 55,5, anche i questo caso sui minimi da due mesi. Il Pmi manifatturiero è sui minimi da 14 mesi a 57 da 58,2 di febbraio.
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10.32
Rifugiati ucraini: la Commissione della migrazione contro le classi separate
I bambini e gli adolescenti fuggiti dall'Ucraina dovrebbero essere integrati nelle classi regolari fin da subito o al più tardi dopo un anno e non frequentare lezioni organizzate nei centri di accoglienza. Lo raccomanda la Commissione federale della migrazione (CFM).
L'insegnamento in classi separate può essere giustificato se i gruppi di rifugiati sono particolarmente numerosi, prosegue la CFM in una nota odierna, aggiungendo però che dovrebbe in ogni caso durare al massimo qualche mese.
Per un sano sviluppo psicologico e cognitivo, è indispensabile che i bambini e i giovani possano partecipare quanto prima alla vita quotidiana, sia a scuola che nel comune di residenza, e sentirsi parte della società, secondo la CFM.
Fra le altre raccomandazioni che elenca, figura anche la necessità di coinvolgere tempestivamente e senza complicazioni genitori, insegnanti e specialisti accademici ucraini, sia per offrire un ausilio agli insegnanti sia per aiutare i bambini e i genitori a orientarsi più in fretta nel nuovo ambiente.
La CFM considera l'istruzione e l'assistenza sanitaria dei bambini e dei giovani rifugiati provenienti dall'Ucraina un compito particolarmente delicato che, in quanto tale, dovrebbe essere assunto congiuntamente da Confederazione, Cantoni e alte scuole pedagogiche. L'impegno di Berna deve a suo avviso essere accompagnato da un aiuto finanziario.
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10.07
Via allo smantellamento della banca cipriota Rcb
La Banca centrale europea (Bce) ha dato via libera allo smantellamento di Rcb, una delle banche preferite dalla numerosa comunità di russi espatriati a Cipro colpita pesantemente dalle sanzioni contro Mosca per l'invasione dell'Ucraina.
Francoforte - si legge in una nota - ha approvato la vendita di parte del suo portafoglio prestiti a Hellenic Bank e ha ordinato che Rcb - che viene messa in amministrazione temporanea e va verso il pieno rimborso dei depositi - non potrà accettare nuovi depositi, ne fare ulteriori prestiti e investimenti.
L'istituto di credito fondato nel 1995 come controllata della russa Vtb col nome originario di Russian Commercial Bank sta tentando una risoluzione ordinata per evitare quanto accaduto alla controllata austriaca di Sberbank, messa in amministrazione controllata dopo una fuga di depositi.
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09.46
Mosca: «Conquistata Izyum nella regione di Kharkiv»
Le forze d'invasione russe hanno preso stamane il controllo della città di Izyum, nella regione di Kharkiv, nel nord-est dell'Ucraina. Lo annuncia il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov.
«Le unità dell'esercito russo hanno preso il pieno controllo della città di Izyum», ha detto Konashenkov, aggiungendo che «le forze armate della Federazione russa continuano a svolgere le missioni previste dell'operazione speciale militare».
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09.37
Anonymous hackera la Banca centrale russa
Il collettivo Anonymous ha hackerato la Banca centrale russa. «Entro 48 ore verranno rilasciati più di 35.000 file con accordi segreti», scrivono su Twitter gli attivisti.
Nei giorni scorsi Anonymous ha messo offline i siti di alcune società che continuano ad operare in Russia tra cui Nestlé che, sotto pressione, ha deciso di ridurre le sue attività a Mosca.
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09.08
«Distrutta una nave russa nel porto occupato di Berdyansk»
Una grande nave russa è stata distrutta nel porto occupato dai russi di Berdyansk, nel sud-est dell'Ucraina. Lo fa sapere la Marina militare ucraina, secondo quanto riportano i media ucraini. In un video che circola sui media ucraini si vede la nave che esplode e la spessa nube di fumo e fiamme.
Berdyansk, sul mare di Azov a circa 70 a sudovest di Mariupol, è stata occupata dalle truppe russe il 27 febbraio.
Anche lo Stato maggiore delle Forze armate ucraine conferma che la nave-anfibio d'assalto russa ‹Orsk›, che è una grande nave da sbarco, è stata distrutta nel porto di Berdyansk, nella provincia di Zaporizhzhia. Lo riporta il Kyiv Independent.
I media ucraini riferiscono che questa nave stava trasportando equipaggiamento militare russo a Berdyansk. Il porto di Berdyansk, occupato dai russi, è infatti stato usato finora per portare le forniture alle forze russe che da settimane stanno assediando Mariupol.
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08.28
Stoltenberg: «La Cina non dia supporto militare a Russia»
«Chiediamo alla Cina di condannare l'invasione» dell'Ucraina da parte della Russia e di « non dare supporto politico e militare» a Mosca. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg al suo arrivo al quartier generale dell'Alleanza dove oggi si terrà il vertice straordinario dei leader dei 30 Paesi membri.
Sempre a proposito della guerra in Ucraina, la Nato deciderà oggi di dislocare altri quattro battlegroup sul fronte Est, in particolare in Bulgaria, Romania, Slovacchia e Ungheria, per fare fronte alla minaccia russa, ha detto ancora Stoltenberg.
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08.07
Sotto controllo l'incendio vicino a Chernobyl
È sotto controllo la maggior parte dell'incendio sviluppatosi nell'area vicina alla centrale nucleare di Chernobyl. Lo afferma il Ministro dell'ecologia e delle risorse naturali Ruslan Strelets, secondo quanto riporta il Kyiv Independent.
Strelets, in una intervista televisiva, ha spiegato che nell'area nelle ultime due settimane si sono registrati più di 30 incendi. «Ci sono stati altri 5 incendi nell'ultima settimana. Oggi la maggior parte di questi incendi è circoscritta. Ci sono ancora piccole aree in cui l'incendio continua», ha detto.
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07..50
Zelensky: «La guerra lampo è fallita, dateci aerei»
La guerra lampo russa è fallita, Kiev si difenderà fino alla fine, ma chiede aerei e mezzi di difesa aerea contro gli attacchi dal cielo, Putin non si fermerà e quello in corso è un conflitto che coinvolge tutta l'Europa.
Prima intervista del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, a un giornale italiano, la Repubblica, dopo un mese di guerra con Mosca.
Da una località segreta, ribadisce che gli ucraini stanno difendendo l'Europa, e ritiene che l'intero mondo civilizzato alla fine si unirà a Kiev. È disposto a discutere un cessate il fuoco, a patto però di non subire ultimatum. E chiede di continuare a fare pressione con le sanzioni.
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07.32
«Bombe al fosforo sulla regione di Lugansk, ci sono morti»
Nella regione di Lugansk, nel sud est dell'Ucraina, l'esercito russo continua a bombardare le città anche con bombe al fosforo. Lo scrive su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergey Gaidai, citato dall'agenzia Unian, sottolineando che ci sono morti e feriti.
«Nella notte gli invasori hanno bombardato la regione di Lugansk con missili e bombardamenti al fosforo - scrive -. Si sa già che quattro persone sono morte e i russi hanno danneggiato o completamente distrutto molte case». Colpite le città di Severodonetsk, Lysychansk, Rubizhne, Kreminna, Novodruzhesk e Voevodivka.
«Secondo le prime informazioni ci sono quattro morti, due dei quali bambini, e sei feriti - ha aggiunto Gaidai -. I russi sono in agonia. Non possono penetrare in profondità e quindi hanno iniziato a usare armi pesanti. Sganciano anche bombe al fosforo. Pertanto, sfortunatamente, il numero delle vittime potrebbe essere molto più alto».
«Nelle ultime 24 ore, 31 edifici della regione sono stati danneggiati o completamente distrutti», ha detto Gaidai, riferendo che in molte aree manca l'elettricità e che la situazione è aprticolarmente critica a Rubizhne, dove i combattimenti proseguono nel centro della città.
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07.17
Zelensky al mondo: «Scendete in piazza»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky invita il mondo a scendere in piazza oggi contro la guerra mentre attende le prime consegne di armi Usa nell'ambito di un pacchetto da 800 milioni di dollari e l'annuncio di altri 6.000 missili da parte di Londra per far fronte alle forze russe.
Nonostante le continue difficoltà, i soldati di Mosca hanno distrutto ieri un ponte chiave sul fiume Desna che collegava la città settentrionale di Chernihiv alla capitale Kiev: il ponte, ha sottolineato il difensore civico ucraino per i diritti umani Lyudmyla Denisov, veniva utilizzato anche per portare aiuti umanitari alla capitale ed evacuare i civili.
Brucia intanto una foresta vicino alla centrale nucleare di Chernobyl, riferisce il Kyiv Independent.
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07.10
Bocciata all'ONU la bozza umanitaria della Russia
Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha bocciato ieri sera, come da attese, la bozza di risoluzione elaborata dalla Russia sulla situazione umanitaria in Ucraina.
Il testo, che chiedeva l'accesso umanitario per la consegna degli aiuti e la protezione dei civili, ma ovviamente non menzionava il ruolo di Mosca nella crisi, ha ottenuto due voti a favore (Russia e Cina) e 13 astensioni.
Senza l'imposizione di un veto, per passare le risoluzioni del Consiglio devono ottenere almeno nove voti a favore.
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07.05
A breve le prime consegne di armi USA all'Ucraina
In un giorno o due arriveranno in Ucraina le prime consegne di armi approvate nell'ambito del pacchetto da 800 milioni di dollari a cui gli Stati Uniti hanno dato il via libera.
Non è chiaro di quali armi si tratti, ma secondo alcune fonti dell'amministrazione citate dai media Usa la priorità è data a quelle da difesa già usate dagli ucraini.
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07.01
«Aumenta il rischio di un golpe contro Putin»
Il rischio di un golpe contro il presidente Vladimir Putin da parte del servizio di sicurezza federale russo (Fsb) cresce con il perdurare della guerra in Ucraina: è quanto emerge da alcune lettere scritte da un anonimo agente dell'intelligence di Mosca all'attivista in esilio e fondatore del progetto gulagu.net, Vladimir Osechkin, e successivamente pubblicate online.
Secondo la talpa, il caos e il malcontento stanno soffocando i servizi di sicurezza. Il fatto stesso che gli agenti russi stiano parlando apertamente, ha commentato Osechkin al Times, è un segno della loro crescente rabbia nei confronti di Putin e del malcontento per l'effetto che le sanzioni hanno sugli ufficiali dell'Fsb. Questi, sottolinea infatti l'attivista, non possono più «andare in vacanza nelle loro ville in Italia e portare i loro bambini al Disneyland di Parigi».
Intervistato dalla sua abitazione in Francia, dove è in esilio dal 2015, Osechkin ha detto al Times che «per 20 anni Putin ha creato stabilità in Russia. Ufficiali dell'Fsb, poliziotti, pubblici ministeri e le persone all'interno del sistema hanno potuto vivere una bella vita. Ma ora è tutto finito - ha proseguito -. Riconoscono che questa guerra è una catastrofe per l'economia, per l'umanità. Non vogliono tornare ai tempi dell'Unione Sovietica. Ogni settimana e ogni mese in cui questa guerra continua, aumenta la possibilità di una ribellione da parte dei servizi di sicurezza».
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00.01
Al via il ventinovesimo giorno di guerra in Ucraina
La Russia ha iniziato la sua invasione il 24 febbraio.