Diverse manifestazioni si sono tenute venerdì in tutta la Svizzera per commemorare il primo anniversario dell'attacco russo all'Ucraina. Dimostrazioni di sostegno a Kiev e gesti a favore della pace sono arrivati anche dal resto del mondo.
Lo Zytglogge a Berna illuminato con i colori nazionali ucraini.
Il Palazzo Montecitorio a Roma si tinge di blu e giallo.
Una manifestazione a Sofia, in Bulgaria.
La bandiera dell'Ucraina su una torre del palazzo del Reichstag a Berlino.
Dei manifestanti a Praga, in Repubblica Ceca.
Place de la République a Parigi.
Una manifestazione davanti all'ambasciata russa a Varsavia, in Polonia.
I colori della bandiera ucraina sulla strada davanti a una sezione dell'ambasciata russa a Londra il 23 febbraio.
Il mondo si tinge di blu e giallo per l'Ucraina
Lo Zytglogge a Berna illuminato con i colori nazionali ucraini.
Il Palazzo Montecitorio a Roma si tinge di blu e giallo.
Una manifestazione a Sofia, in Bulgaria.
La bandiera dell'Ucraina su una torre del palazzo del Reichstag a Berlino.
Dei manifestanti a Praga, in Repubblica Ceca.
Place de la République a Parigi.
Una manifestazione davanti all'ambasciata russa a Varsavia, in Polonia.
I colori della bandiera ucraina sulla strada davanti a una sezione dell'ambasciata russa a Londra il 23 febbraio.
Venerdì pomeriggio, circa 200-300 persone si sono radunate non lontano dall'ambasciata russa a Berna per mostrare la loro solidarietà con il popolo ucraino, chiedendo la fine della guerra e il ritiro della Russia.
Fra i presenti c'erano numerosi rifugiati ucraini. Molti partecipanti hanno sventolato bandiere ucraine o simboleggiato la loro solidarietà in altri modi. Candele e fiori sono stati depositati sul marciapiede.
La manifestazione pacifica, per la quale la città aveva concesso il via libera, non si è svolta davanti all'ambasciata russa, ma poco distante. La polizia ha isolato l'accesso alla sede diplomatica con barricate mantenendo per il resto un profilo basso.
Centinaia di persone a Zurigo
A Zurigo diverse centinaia di persone si sono riunite nella cattedrale Grossmünster. Nel coro della chiesa sono state accese 365 candele. Nessun giorno dell'anno passato dovrebbe essere dimenticato, ha affermato il pastore Christoph Sigrist.
«Io, come tutti noi, sono ancora inorridita da questo attacco», ha ha sottolineato la sindaca Corine Mauch, aggiungendo che la Russia sta violando il diritto internazionale e i diritti umani.
Cerimonia ecumenica a San Gallo
Anche a San Gallo sono state accese 365 candele, per una cerimonia ecumenica e plurilingue che ha visto la partecipazione di 200 persone a mezzogiorno nella chiesa protestante di San Lorenzo.
Il vescovo cattolico ucraino Bohdan Dzyurakh ha dal canto suo tenuto una predica questa sera nella cattedrale cittadina in occasione di una messa diretta dal vescovo della diocesi sangallese Markus Büchel, in presenza di cinque altri preti ucraini.
In centro a Losanna
Circa 350 persone si sono riunite dalle 18.00 in centro a Losanna seguendo l'appello lanciato dalla sezione vodese del Comitato Ucraina Svizzera.
I partecipanti hanno esposto striscioni, cartelli e bandiere davanti alla chiesa di St-François.
Sostegno a Kiev da tutto il mondo
Le strade di tutto il mondo sono state attraversate dai colori gialli e blu, accompagnati dall'arcobaleno della pace. Nelle piazze tante iniziative e tanti ragazzi e ragazze, donne e uomini, anche i più anziani: alcuni di loro la guerra l'hanno vissuta sulla propria pelle e speravano di non veder mai più un simile orrore.
«Il 24 febbraio (2022) milioni di noi hanno fatto una scelta: non una bandiera bianca ma una blu e gialla», ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Venerdì più che mai questa bandiera abbraccia tutto il mondo, dagli Stati Uniti all'Asia. Fiori vengono deposti davanti all'ambasciata ucraina a Chisinau, in Moldavia, e a Bali, in Indonesia, mentre a Bangkok una ragazza dallo sguardo fiero posa con con una maglietta: «Sto con l'Ucraina».
Gesti di condanna davanti alle ambasciate russe
Il coro di condanna, praticamente unanime, riecheggia nei quattro angoli del pianeta e risuona davanti alle sedi diplomatiche di Mosca. A Berlino un carro armato russo distrutto in Ucraina viene trasformato in un'installazione artistica per poi essere lasciato di fronte all'ambasciata russa, con un uomo accanto che indossa le ali bianche di un angelo.
Davanti alla sede diplomatica russa all'Aja, qualcuno parcheggia un organetto a manovella che suona da solo il motivo dell'inno ucraino in un'incessante promemoria di tutto il male che è stato fatto in questi mesi.
Anche re Carlo usa toni forti per quelle «sofferenze inimmaginabili» al popolo ucraino, mentre a Londra 461 angeli di carta, tanti quanti sono i bimbi che sono morti, pendono dal soffitto della cattedrale cattolica ucraina.
A Cracovia, nella cattedrale di Wawel, l'arcivescovo Marek Jedraszewski celebra la messa che precede la marcia di solidarietà. Dall'altra parte dell'oceano, a New York sfilano le luci della fiaccolata e degli slogan contro lo zar.
Le città si tingono di giallo e blu
Mentre Zelensky parla a Kiev in conferenza stampa, alle sue spalle scorrono le immagini delle capitali di tutto il mondo dove il giallo e il blu tinge i monumenti più famosi. Subito si riconoscono la Tour Eiffel e il Colosseo, ma anche la sede del Parlamento europeo a Bruxelles. O l'immagine che rimbalza da Sydney dove l'Opera House si è illuminata dei colori ucraini.
Nella capitale belga orsacchiotti e giocattoli, sono stati disseminati in una piazza, a rappresentare i bambini rapiti durante la guerra mentre una foto aerea scattata da un drone mostra una giostra di ghiaccio gialla e blu a Helsinki. Manifestazioni anche a Tokyo e ad Almaty, in Kazakhstan, dove mazzi di fiori sono stati deposti davanti alla statua dello scrittore e politico ucraino Taras Shevchenko.
sifo, ats