UcrainaKiev, «Mosca cerca di 'russificare' i nostri bambini rapiti»
SDA
29.3.2023 - 12:47
Mosca sta deliberatamente cercando di «russificare» i bambini rapiti in Ucraina, raccontando loro del «Paese artificiale» e dei «nazisti», mentre per le famiglie che li accolgono per «educarli» è solo una questione di soldi.
29.03.2023, 12:47
29.03.2023, 12:58
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Lo ha detto il commissario per i diritti umani del Parlamento ucraino, Dmitry Lubinets, in un'intervista a RBC-Ucraina.
Secondo Lubinets, quando i bambini arrivano in Russia vengono completamente privati della loro identità in quanto non solo viene sottratto loro qualsiasi documento ucraino – che viene sostituito con documenti russi – ma viene anche vietato loro di parlare ucraino e di definirsi ucraini.
I russi dicono ai bambini che «uno Stato come l'Ucraina non esiste, che è uno Stato creato artificialmente, che un gruppo etnico come quello ucraino non esiste. Gli dicono 'Sei sempre stato russo, la tua lingua madre è il russo. Rallegrati che ora sei sul territorio della Russia, impara la lingua, considerati un patriota, iscriviti alla 'YunArmiya' (il gruppo paramilitare russo per giovanissimi, ndr) e preparati a combattere i nazisti, che vivono ancora da qualche parte sul territorio dell'Ucraina, ma dobbiamo distruggerli tutti e annettere il territorio alla Federazione Russa'», ha affermato Lubinets.
Inoltre, ha concluso, per le «famiglie» russe accogliere un bambino ucraino è solo una questione di soldi, «non sono affatto interessate» alle sorti di questi minori.