Quarto giorno di guerra Le forze russe sono entrate a Kharkiv, anche Kiev ancora sotto tiro

ATS / sam

27.2.2022 - 08:02

Bombardato un deposito di petrolio a Vasylkiv, vicino a Kiev
Bombardato un deposito di petrolio a Vasylkiv, vicino a Kiev
Keystone

In Ucraina la situazione continua a rimanere tesa. In queste ore si combatte nelle strade di Kharkiv, la seconda principale città del Paese, che domenica mattina è stata invasa dalle forze russe. Intanto una delegazione russa è arrivata in Bielorussia per incontrare rappresentanti di Kiev, ma il presidente ucraino Zelensky replica: «Pronti a negoziare, ma non a Minsk».

Video pubblicati sui social, scrive l'emittente britannica BBC, mostrano alcune unità russe nella città e almeno due veicoli blindati russi 'Tiger' in fiamme. In nottata Vladimir Putin ha fatto entrare in Ucraina altri carri armati e lanciarazzi dal confine di Belgorod, direzione Kharkiv.

I russi hanno distrutto un gasdotto, provocando anche una gigantesca esplosione e un incendio. Un missile ha colpito anche un palazzo di 9 piani, uccidendo una donna. Stamani un'altra esplosione ha scosso un quartiere ovest della città, sempre secondo la Bbc.

Due potenti esplosioni hanno illuminato il cielo di Kiev

A Kiev, appena dopo il tramonto, è scattato il coprifuoco e le sirene avevano cominciato a suonare. Le autorità locali avevano invitato i cittadini a trovare rifugio prevedendo «pesanti raid aerei».

Poco dopo due potenti esplosioni hanno illuminato il cielo della città: i russi hanno colpito un deposito petrolifero a Vasylkiv, circa 40 km a sud di Kiev, che ha cominciato a bruciare e sprigionare fumi tossici. Le autorità hanno chiesto ai cittadini, già barricati in rifugi e cantine, di chiudere le finestre per evitare intossicazioni.

Ora si teme un disastro ambientale: i servizi di emergenza non possono spegnere le fiamme perché attorno ci sono ancora scontri.

Nella capitale le forze russe hanno puntato anche un sito di smaltimento di rifiuti radioattivi. Ma i servizi di emergenza hanno poi precisato che è stata colpita solo la recinzione e che l'edificio principale è rimasto intatto. Un'intera colonna di 56 carri armati delle forze cecene – denominata 'Kadyrovites' dal nome del leader Ramzan Kadyrov – sarebbe invece stata fatta saltare in aria dagli ucraini a Hostomel, sempre vicino a Kiev.

Mosca: distrutti 975 obiettivi militari ucraini

Mosca ha fatto sapere di aver distrutto finora quasi un migliaio di obiettivi dell'infrastruttura militare ucraina.

Le forze russe hanno distrutto finora «975 obiettivi dell'infrastruttura militare ucraina. Questi Includono 23 strutture di comando e controllo e centri di comunicazione delle forze armate ucraine, tre postazioni radar, 31 sistemi di difesa aerea S-300, Buk M-1 e Osa, oltre a 48 localizzatori radar», ha detto oggi durante una conferenza stampa il portavoce del Ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov.

Il Ministero della Difesa russo riferisce inoltre che sono stati catturati 471 soldati ucraini nella regione di Kharkivche che si sarebbero «arresi volontariamente».

Una delegazione russa in Bielorussia per negoziare con Kiev

Una delegazione russa è nel frattempo arrivata a Gomel, in Bielorussia per colloqui con l'Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

«Una delegazione composta da rappresentanti del ministero degli Esteri, del ministero della Difesa e di altre agenzie, compresa l'amministrazione presidenziale, è arrivata in Bielorussia per colloqui con gli ucraini», ha detto Peskov. «Saremo pronti per iniziare questi colloqui a Gomel», ha aggiunto.

«Qualunque città va bene per i negoziati, tra cui Varsavia, Istanbul e Baku, ma non Minsk», ha detto il presidente Ucraino Zelensky in risposta a Mosca.

Zelensky: «Pronti a negoziare, ma non in Bielorussia»

In tutta risposta, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è detto pronto a negoziare, ma non in Bielorussia. «Qualunque città va bene per i negoziati tra cui Varsavia, Istanbul e Baku, ma non Minsk».

Zelensky denuncia gli attacchi ad abitazioni e lancia un appello ai cittadini stranieri di tutto il mondo di unirsi alla guerra contro la Russia che, afferma, hanno deliberatamente scelto tattiche per colpire le persone e tutto ciò che rende la vita normale: elettricità, ospedali, case.

«Hanno mentito sul fatto che non avrebbero toccato i civili», ha aggiunto il leader ucraino che parla di «genocidio» aggiungendo che i russi «meritano un tribunale internazionale».

Rassicurazioni sulla fornitura di gas all'Europa

Rassicurazioni sulla fornitura di gas all'Europa sono arrivate domenica mattina da una dichiarazione di Gazprom. «Gazprom fornisce gas russo per il transito in Europa attraverso il territorio ucraino come di consueto, in conformità con le richieste dei consumatori europei - 107,5 milioni di metri cubi al 27 febbraio», ha affermato il portavoce Sergey Kupriyanov.

ATS / sam