Guerra Blitz di Zelensky in Olanda e Danimarca, poi l'annuncio: «Avremo gli F-16»

SDA

20.8.2023 - 21:39

Alla fine, dopo mesi di richieste, l'Ucraina ha ricevuto la garanzia che avrà gli F-16. Una volta ottenuto il via libera dagli Stati Uniti, Danimarca e Olanda si sono impegnate a consegnare a Kiev una flotta aerea composta da 61 dei temutissimi caccia.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su un caccia F-16 nella base di Skrydstrup a Vojens, Danimarca, 20 agosto 2023. Il Dipartimento di Stato americano ha autorizzato la Danimarca a consegnare all'Ucraina i jet. In Danimarca si addestrano già dei piloti ucraini agli F-16.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su un caccia F-16 nella base di Skrydstrup a Vojens, Danimarca, 20 agosto 2023. Il Dipartimento di Stato americano ha autorizzato la Danimarca a consegnare all'Ucraina i jet. In Danimarca si addestrano già dei piloti ucraini agli F-16.
KEYSTONE

Poche ore prima del blitz con cui il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è recato in Olanda e Danimarca per chiudere la trattativa, Mosca ha denunciato l'attacco di un drone ucraino nella stazione della città russa di Kursk che, dopo essere stato abbattuto, avrebbe ferito almeno cinque persone.

Forse una reazione all'attacco russo sulla città ucraina di Chernihiv, che ha portato alla morte di 7 persone e per il quale il presidente ucraino ha giurato vendetta e «una risposta notevole».

Chi e quanti jet?

Da Amsterdam e Copenaghen, intanto, è arrivata quella diplomatica sui caccia. «Una decisione storica», ha esultato Zelensky pubblicando un selfie con il primo ministro olandese Mark Rutte, «un altro passo verso il rafforzamento dello scudo aereo dell'Ucraina».

L'Olanda porterà in dote 42 velivoli da combattimento, la Danimarca altri 19, stando a quanto ha dichiarato il presidente ucraino.

Copenaghen punta a mandare i primi 6 caccia F-16 verso la fine dell'anno. Gli aerei saranno comunque pronti per difendere i cieli ucraini solo alla fine dell'addestramento dei piloti di Kiev, che è già iniziato (come già riportato dal ministro della Difesa Oleksii Reznikov), ma che probabilmente non finirà prima del 2024.

Non solo gli F-16 in arrivo?

Agli F-16 si potrebbero aggiungere anche gli aerei da combattimento svedesi Gripen. Zelensky ha parlato di discussioni in corso per la fornitura a Kiev dei caccia di Stoccolma, spiegando che i piloti ucraini stanno già testando i jet svedesi.

Gli aerei statunitensi sono la prima scelta, non l'unica, ma anche per i Gripen servirà l'ok di Washington visto che fornisce alcune delle componenti dei caccia.

Drone di Kiev, chiusi qualche ora due aeroporti vicino a Mosca

Mentre gli ucraini puntellano la loro difesa aerea, Mosca mantiene cinque navi da guerra in servizio di combattimento nel Mar Nero, tra cui una armata con un massimo di 4 missili Kalibr, e un'altra sul Mar d'Azov, oltre alle 8 presenti nel Mediterraneo.

Nella notte le forze russe avrebbero impedito a un drone ucraino di sorvolare la capitale russa e, come sempre in questi casi, gli aeroporti di Domodedovo e Vnukovo hanno sospeso per alcune ore arrivi e partenze.

La guerra durerà anni?

Sul terreno, nella regione di Kharkiv un uomo di 71 anni è stato ucciso a seguito degli attacchi russi. Stessa sorte è toccata ad altre due persone nel Kherson.

La Russia ha bombardato Kozatske causando la morte di una donna di 60 anni, mentre a Novoberyslav due ordigni esplosivi lanciati da un drone hanno colpito un uomo di 33 anni che camminava per la strada.

Tutti effetti di una guerra che potrebbe durare anni secondo il Wall Street Journal, perché nessuno dei due attori principali ha degli obiettivi politici chiari e raggiungibili.

Controffensiva non più efficace?

Proprio dalla stampa americana, inoltre, continua a filtrare impazienza per l'andamento della controffensiva ucraina.

Il Washington Post sostiene che Kiev sembra a corto di opzioni in quella che era stata definita come un'operazione cruciale per riconquistare una significativa parte del territorio occupato dalla Russia.

Turchia e Ungheria discutono sul grano

Il conflitto prolungato ha riflessi anche sulla crisi alimentare mondiale che si aggravata dopo l'uscita di Mosca dall'accordo sul grano.

Questo tema è stato affrontato dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan in una visita a Budapest, su invito del primo ministro ungherese Viktor Orban, in occasione della festa nazionale dell'Ungheria.

Al centro dei colloqui, oltre ai temi di cooperazione bilaterale, anche la guerra in Ucraina e la sicurezza nel Mar Nero dopo la fine dell'intesa Mosca-Kiev sull'export di cereali.

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