RussiaLavrov: «Contro di noi una soluzione finale come per gli ebrei»
SDA
18.1.2023 - 11:35
Gli Stati Uniti e i suoi alleati vogliono mettere in pratica «una soluzione finale» contro la Russia «come Hitler per gli ebrei». Lo ha detto il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov nella sua conferenza stampa annuale a Mosca, citato dalle agenzie Tass e Interfax.
18.01.2023, 11:35
18.01.2023, 11:38
SDA
Lavrov ha anche escluso colloqui con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky «su iniziative di pace bizzarre per la risoluzione del conflitto». Il capo della diplomazia russa ha aggiunto che Mosca è pronta «a rispondere a qualsiasi proposta seria», ma di non aver «visto proposte serie finora».
Lavrov ha poi accusato il presidente ucraino Zelensky di proporre «iniziative completamente assurde, come un piano in dieci punti, in cui – secondo il ministro russo – tutto è ammucchiato: sicurezza alimentare, sicurezza energetica, sicurezza biologica, ritiro delle truppe russe da ogni parte, pentimento della Russia, tribunale e condanna».
Il ministro degli esteri russo ha quindi sostenuto che «è l'Occidente, e non l'Ucraina» a decidere eventuali negoziati di pace con la Russia. E negoziati con l'Occidente che riguardino solo l'Ucraina «non hanno senso» perché l'Occidente sta usando l'Ucraina per ottenere un «dominio totale».
A suo dire gli USA non hanno proclamato «una mobilitazione parziale» (come la Russia), ma una «mobilitazione totale di tutto l'Occidente» per puntare al «dominio» del mondo: primo obiettivo è la Russia, ha aggiunto, «e poi verrà la Cina, questo non è uno scherzo».
Relazioni Russia-USA «non più quelle che erano un tempo»
Lavrov ha anche sottolineato che le relazioni tra Russia e Usa «non saranno più quelle che erano un tempo»: «le cose non saranno mai più le stesse. Abbiamo avvertito molto tempo fa dicendo, beh, ragazzi, non ci sarà mai una situazione in cui ci mentirete, firmando documenti e poi rifiutando di attuarli».
Sempre secondo il ministro degli esteri, la Russia spera che l'Europa si renda conto dell'impossibilità di «mentire sempre», anche sulla questione dell'espansione della NATO verso est.
«Ho citato l'esempio del primo Maidan ucraino nel 2004, quando l'Europa ufficiale disse che l'Ucraina avrebbe dovuto scegliere se stare con l'Europa o con noi. Questo accadeva tre anni prima del discorso di Monaco. Anche allora speravamo che la ragione prevalesse e che l'Europa capisse che è impossibile mentire sempre, è impossibile, ad esempio, spostare costantemente la Nato verso est nonostante le promesse fatte», ha detto.
Lavrov ha quindi avvertito che «la Russia prenderà misure militari-tecniche sul suo lato di frontiera se Svezia e Finlandia si assoceranno alla NATO».