Sempre più prove Attacchi al Nord Stream, un ex agente rivela manovre sospette delle navi russe

sda/uri

8.5.2023

In settembre i gasdotti sono stati sabotati.
In settembre i gasdotti sono stati sabotati.
KEYSTONE/EPA/Danish Defence Command

Si moltiplicano le prove del coinvolgimento di navi russe negli attacchi al Nord Stream. Ora è emerso che un ex ufficiale dei servizi segreti britannici ha registrato delle anomalie riguardo al comportamento di alcune imbarcazioni speciali di Mosca nel Mar Baltico.

sda/uri

Hai fretta? blue News riassume per te:

  • Un ex ufficiale dei servizi segreti britannici ha passato molto tempo a intercettare la flotta russa nel Mar Baltico.
  • Ha raccolto nuove prove sul fatto che delle navi russe si trovassero presso i gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2 prima delle esplosioni.
  • Anche un'imbarcazione di pattuglia danese ha fotografato una nave speciale russa lì vicino.

Secondo i media scandinavi, diverse navi militari russe si trovavano nelle vicinanze dei gasdotti Nord Stream prima delle esplosioni, avvenute a settembre del 2022. Lo conferma anche un ex agente britannico che intercetta sistematicamente il traffico radio nel Mar Baltico.

Lo riferiscono i giornalisti investigativi di alcune emittenti nordiche - la svedese «SVT», la norvegese «NRK», la danese «DR» e la finlandese «Yle» - nel terzo e ultimo episodio del documentario congiunto «Shadow War», pubblicato il 3 maggio.

I giornalisti citano le immagini satellitari e delle comunicazioni radio tra le imbarcazioni e la base navale russa, intercettate dall'ex ufficiale dei servizi segreti britannici, rimasto anonimo.

Comunicazioni radio intercettate nel giugno 2022

La fonte è in pensione dal 2018 e nel tempo libero osserva la flotta di Mosca nel Baltico utilizzando la tecnologia radio e altri fonti pubbliche, riporta «Der Spiegel».

Le informazioni raccolte possono essere utilizzate per ricreare i movimenti delle navi che hanno disattivato il loro sistema d'identificazione automatica (AIS) durante una missione segreta e che quindi non possono più essere localizzate.

Nel giugno 2022, l'ex agente aveva intercettato il traffico radio delle navi russe e salvato le loro posizioni e le loro rotte. Quando, circa tre mesi dopo, si sono verificate le esplosioni sottomarine dei gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2, ha cercato nei suoi archivi e ha trovato attività insolite vicino alle scene del crimine.

Diverse navi russe vicino al luogo dell'esplosione

Secondo il rapporto, nei mesi e nei giorni precedenti all'attacco le navi della marina russa hanno trascorso ore - e una volta anche un'intera giornata - nelle zone in cui poi si sono verificate esplosioni. Avrebbero anche spento i loro trasmettitori.

Un rimorchiatore «SB-123», che ha la possibilità di effettuare operazioni sottomarine, era stato nei luoghi delle detonazioni cinque giorni prima. Altre due navi, l'imbarcazione da ricerca idrografica «Sibiryakov» attrezzata per operazioni subacquee, e un'altra nave non identificata, erano state lì a giugno.

Un analista militare dell'Università di Copenaghen, Jens Wenzel Kristoffersen, ha dichiarato alle emittenti che tutti gli indizi mostrano che sono state effettuate operazioni subacquee.

Decine d'immagini della nave speciale

L'esercito danese ha da poco confermato al quotidiano «Information» che una nave di pattuglia aveva scattato 26 foto della nave speciale russa «SS-750» vicino ai luoghi dell'esplosione.

La nave ha un mini-sottomarino con dei bracci da presa. Quattro giorni dopo, nei pressi di Bornholm si sono verificate diverse esplosioni sui gasdotti che vanno dalla Russia alla Germania. Le autorità ipotizzano un sabotaggio. Non è chiaro chi sia il responsabile. In Germania, Danimarca e Svezia sono in corso delle indagini.

Alla fine di marzo, «t-online» aveva riferito, citando informazioni provenienti da ambienti della sicurezza e dati pubblici, che le navi militari russe avevano presumibilmente operato sulle scene del crimine alcuni giorni prima degli attacchi ai gasdotti, tra cui la «SS-750» e il rimorchiatore «SB-123».