Sulla pista ucraina Sabotaggio Nord Stream, importante perquisizione a Francoforte

SDA

2.6.2023 - 16:42

Il gas emerge alla superficie del mare da una condotta del Nord Stream danneggiato da un'esplosione. (Immagine d'archivio del 28 settembre 2022)
Il gas emerge alla superficie del mare da una condotta del Nord Stream danneggiato da un'esplosione. (Immagine d'archivio del 28 settembre 2022)
Keystone

Il 25 maggio le autorità tedesche hanno effettuato un'importante perquisizione a Francoforte sull'Oder nell'ambito delle indagini sul sabotaggio dei gasdotti Nord Stream nel Mar Baltico. Gli inquirenti proseguirebbero su una potenziale pista ucraina.

2.6.2023 - 16:42

Una portavoce della Procura federale tedesca (Gba), ha solo confermato che è stato perquisito l'appartamento di una donna «non sospettata». Ma secondo un'indagine di Westdeutscher Rundfunk Köln (Wdr, l'emittente radiotelevisiva pubblica locale del Land della Renania Settentrionale-Vestfalia), Norddeutsche Rundfunk (Ndr, l'emittente radiotelevisiva pubblica locale dei Länder tedeschi del nord) e del quotidiano Süddeutsche Zeitung (Sz), la donna sarebbe l'ex compagna e la madre del figlio di un sospettato del sabotaggio del doppio gasdotto, un militare ucraino che sarebbe attualmente impegnato in combattimento contro l'invasione russa.

Durante la perquisizione gli investigatori dell'Ufficio federale di polizia criminale (Bka), avrebbero anche prelevato un campione di Dna del bambino per confrontarlo con alcune tracce di Dna già rinvenute sulla barca a vela Andromeda. L'imbarcazione è quella con cui potrebbe essersi mosso un team di sabotatori per far esplodere, lo scorso settembre, i tubi del Nord Stream 1 e 2.

Sempre secondo Wdr, Ndr e Sz, la pista ucraina tramite l'Andromeda potrebbe essere confermata anche a causa del collegamento con una fittizia agenzia di viaggi con sede a Varsavia (Polonia) e potenziali legami con l'Ucraina. Anche su questo aspetto non ci sono state però conferme ufficiali degli inquirenti.

Oggi la viceportavoce del governo tedesco, Christiane Hoffmann, non ha voluto commentare le ultime notizie, dicendo che l'esecutivo di Berlino aspetta esclusivamente le conclusioni definitive delle indagini della Procura federale.

SDA