Mar Mediterraneo Primo tragico naufragio in Tunisia nel 2025: morti 27 migranti tra cui un neonato 

SDA

2.1.2025 - 18:45

Immagine dimostrativa
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Ancora una tragedia del mare, la prima del 2025, con un drammatico bilancio: 27 morti, tra cui un neonato, al largo della Tunisia, in quel mar Mediterraneo dove l'anno scorso sono morti o dispersi 2200 migranti. 

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Erano partiti in 110, tutti provenienti da Paesi dell'Africa sub-sahariana su due imbarcazioni che sono affondate mentre si trovavano al largo delle isole Kerkennah. Solo 83 sono stati tratti in salvo dalle motovedette della Guardia costiera e della Protezione civile. Per gli altri «tra cui donne e bambini» non c'è stato scampo.

«Una delle due imbarcazioni si è capovolta, l'altra è colata a picco», ha affermato Zied Sdiri, direttore regionale della Protezione civile di Sfax.

Tra i superstiti, 17 donne e 7 minori, di cui 15 sono stati trasportati in ospedale mentre la Guardia nazionale ha annunciato che le ricerche in mare proseguono per eventuali superstiti.

Altri morti, troppi, a cavallo del nuovo anno

Il naufragio segue una serie ravvicinata di tragedie del mare che hanno funestato la fine del 2024. Il 31 dicembre un'imbarcazione è affondata poco distante dalle coste di Lampedusa: 7 migranti sono stati tratti in salvo dai finanzieri a bordo di una motovedetta ma 20 persone, fra cui 5 donne e 3 bambini, sono ritenute disperse. Nello stesso giorno, un'altra imbarcazione è affondata al largo della Tunisia: due i morti tra cui un bambino di 5 anni mentre altri 17 sono stati tratti in salvo.

La Guardia nazionale ha arrestato 4 persone sospettare di essere coinvolte nel traffico di migranti e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

Ma i numeri non si fermano qui. Nel mese di dicembre si sono verificati diversi naufragi, favoriti probabilmente dalle cattive condizioni meteorologiche che continuano ad interessare le coste tunisine.

Il 18 dicembre, almeno 20 migranti provenienti dall'Africa sub-sahariana sono morti in un naufragio al largo di Sfax e altri 5 risultano ancora dispersi. Il 12 dicembre la Guardia costiera ha annunciato di aver tratto in salvo 27 migranti al largo di Mahdia, uno dei principali punti di partenza con Sfax, dopo che l'imbarcazione sulla quale si trovavano è affondata, ma ad oggi altri 15 risultano ancora dispersi.

Libia e Tunisia, le coste più vicine a Lampedusa

Insieme alla Libia, la Tunisia, la cui costa in alcuni luoghi dista meno di 150 chilometri da Lampedusa, è il principale punto di partenza nel Nord Africa per i migranti che cercano di raggiungere l'Europa. Nel 2024, il forum tunisino per i diritti economici e sociali ha registrato tra i 600 e 700 migranti morti o dispersi in naufragi al largo delle coste tunisine. Nel 2023 erano stati 1300.

2024: 2'200 vittime nel Mediterraneo centrale

«Il bilancio delle vittime e il numero dei dispersi nel Mediterraneo nel 2024 ha superato i 2200, con quasi 1700 vite perse solo sulla rotta del Mediterraneo centrale. Tra questi ci sono centinaia di bambine, bambini e adolescenti: una persona ogni cinque di tutte quelle che migrano attraverso il Mediterraneo sono infatti minorenni.

La maggior parte di loro fugge da conflitti violenti e dalla povertà», denuncia Regina De Dominicis, direttrice dell'Ufficio regionale dell'Unicef per l'Europa e l'Asia centrale e coordinatrice speciale per la risposta ai rifugiati e ai migranti in Europa dopo l'ultima tragedia, quella avvenuta al largo di Lampedusa.