Crisi ucraina Mosca: «I separatisti filo-russi ci hanno chiesto aiuto»

ATS / sam

23.2.2022

Il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov
Il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov
KEYSTONE

Il Cremlino ha affermato mercoledì sera che i leader delle autoproclamate «repubbliche» separatiste filo-russe nell'Ucraina orientale hanno chiesto «aiuto» al presidente russo Vladimir Putin per «respingere l'aggressione» dell'esercito ucraino.

ATS / sam

Il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov ha affermato che Putin ha ricevuto lettere dai capi delle «repubbliche» di Donetsk e Lugansk, di cui lunedì ha riconosciuto l'indipendenza, nelle quali viene spiegato che «le azioni del regime di Kiev testimoniano il suo rifiuto di porre fine alla guerra nel Donbass».

Peskov ha anche aggiunto che gli aiuti sono stati richiesti «sulla base» dei trattati di amicizia conclusi questa settimana con Mosca e che aprono le porte a una presenza dell'esercito russo in questi territori ribelli.

Martedì il Parlamento russo ha dato il via libera a un impegno militare fuori dalla Russia.

Una mossa che, secondo gli occidentali, fa temere un imminente attacco all'Ucraina da parte della Russia, che ha intanto ammassato decine di migliaia di uomini vicino ai confini ucraini.