GuerraSanzioni inutili? Mosca continua a costruire missili ad alta tecnologia
tgab
13.12.2022
Un gruppo di ricerca indipendente rivela che alcuni missili usati dalla Russia per bombardare le infrastrutture energetiche ucraine sono stati costruiti dopo i divieti di fornitura occidentali. Da dove vengono le componenti?
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13.12.2022, 08:54
13.12.2022, 12:24
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Il 23 novembre il Segretario della Difesa statunitense Lloyd Austin ha affermato ottimisticamente che i russi «non saranno in grado di produrre rapidamente munizioni di precisione a causa delle restrizioni commerciali sui microchip e su altre componenti». Ma il gruppo britannico di ricerca indipendente Conflict Armament Research (CAR), in un rapporto del 5 dicembre, mette in dubbio questa affermazione.
Gli esperti del CAR sono specializzati nel rintracciare e analizzare le tracce di armi e munizioni nelle zone di guerra o di conflitto in tutto il mondo. Da febbraio si sono recati in Ucraina una mezza dozzina di volte, su invito delle autorità di sicurezza locali.
Hanno scoperto che i missili sparati dal Cremlino contro le infrastrutture critiche ucraine a novembre non provengono da una vecchia scorta. Sono stati fabbricati in parte in Russia nell'ottobre del 2022, dopo che l'Occidente aveva già imposto sanzioni commerciali a Mosca.
Sequenze numeriche complesse
Gli esperti del CAR sono giunti a questa conclusione dopo aver esaminato alcuni detriti di missili da crociera Kh-101 trovati a Kiev dopo l'attacco del 23 novembre.
I missili Kh-101 sono contrassegnati da una sequenza di 13 cifre. Il rapporto del CAR, citato dal New York Times (NYT), afferma che «le prime tre cifre rappresentano la fabbrica in cui il missile è stato prodotto, seguite da un altro codice a tre cifre che indica quale delle due versioni conosciute del Kh-101 sia, e due cifre che indicano quando è stato prodotto». Gli esperti ritengono che un'ultima riga di cinque numeri indichi il lotto di produzione e il numero di serie del missile.
Sono molto efficaci, ecco perché
I Kh-101/Kh-102 sono missili Stealth aria-superficie da crociera (ALCM) a capacità nucleare. Sono progettati per ingannare i sistemi di difesa aerea: volano a bassa quota vicino al terreno ed eludono così i radar. Il Kh-101 trasporta una testata convenzionale, mentre il Kh-102 avrebbe un carico nucleare di 250 chilotoni.
Quello che emerge dal rapporto del CAR è coerente con i risultati delle ricerche del giornalista polacco Piotr Butowski, esperto di aviazione militare e delle forze terrestri russe. «Le prime tre cifre sono sempre ‹315›: si tratta del codice dello stabilimento di produzione. I missili da crociera Kh-101 sono sviluppati e prodotti dall'azienda Raduga a Dubna, vicino a Mosca», ha scritto Butowski in un'e-mail al NYT.
Componenti da aziende statunitensi
La Russia usa nelle sue armi sofisticati circuiti elettronici e informatici statunitensi. Il Royal United Service Institute (RUSI) ha scoperto che questi sono stati inseriti nei missili russi anche dopo l'inizio della guerra in Ucraina.
Secondo il rapporto del RUSI, sono state trovate componenti elettroniche come microcontrollori, chip programmabili e processori di segnale provenienti da aziende statunitensi come Texas Instruments Inc, Altera, Xilinx, Maxim Integrated Products Inc e Cypress Semiconductor.
Queste aziende si sono giustificate dicendo che le componenti provengono da ordini effettuati prima dello scoppio del conflitto, da spedizioni che erano già in corso prima dell'imposizione delle sanzioni e da vendite ad acquirenti terzi in altri Paesi. Quest'ultime sono difficili da rintracciare e la Russia potrebbe usare questa circostanza per ottenere prodotti elettronici, legalmente o illegalmente.
Scorte fatte in anticipo?
Un'altra spiegazione potrebbe essere che il Cremlino, in previsione di sanzioni che gli avrebbero bloccato l'accesso all'alta tecnologia occidentale, abbia accumulato enormi scorte di queste componenti molto prima dell'inizio della guerra.
Alcuni esperti occidentali ritengono che il Paese si stesse preparando a questo scenario fin dal 2014, periodo in cui è scoppiato il primo conflitto nel Donbass. Donetsk e Lugansk avevano dichiarato la loro indipendenza dall'Ucraina dopo l'Euromaidan a Kiev.