A Modena vince la mediazione e lo sgombero del capannone occupato dall'affollatissimo rave party di Halloween avviene senza l'utilizzo della forza e in maniera pacifica.
A Modena, nella mattinata del 31 ottobre 2022 ha iniziato a smantellare un enorme rave party che si svolgeva in un magazzino abbandonato dal 29 ottobre.
Migliaia di persone, tra cui molti stranieri avevano raggiunto un capannone abbandonato a nord di Modena, in via Marino dove si è tenuto un grande rave party di Halloween. L'evento era stato nominato «Witchtek».
La polizia è intervenuta in massa. Lo sgombero ha avuto luogo senza disordini.
A Modena, nella mattinata del 31 ottobre 2022 ha iniziato a smantellare un enorme rave party che si svolgeva in un magazzino abbandonato dal 29 ottobre.
Migliaia di persone, tra cui molti stranieri avevano raggiunto un capannone abbandonato a nord di Modena, in via Marino dove si è tenuto un grande rave party di Halloween. L'evento era stato nominato «Witchtek».
La polizia è intervenuta in massa. Lo sgombero ha avuto luogo senza disordini.
Circa 2.000 partecipanti alla festa 'Witchtek 2K22', nel capannone in disuso di via Marino hanno iniziato a liberare l'area dopo l'intervento delle forze dell'ordine, lunedì intorno alle 10.30. Una soluzione preceduta da una trattativa tra polizia, carabinieri e alcuni esponenti dei 'ravers', dialogo iniziato poco dopo l'alba con centinaia di agenti e decine di blindati che si schieravano lungo la via, man mano che il cielo schiariva e la musica techno continuava a risuonare a tutto volume dai locali.
Preannunciato e chiesto dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, l'intervento si è svolto una volta fatto giorno con solo qualche tensione iniziale, quando il personale in tenuta antisommossa si è avvicinato all'edificio, senza tuttavia fare irruzione.
Edificio pericolante
I partecipanti inizialmente si sono asserragliati alle entrate del capannone e qualcuno ha usato delle bombolette spray contro dei cronisti.
Per mantenere la calma, un funzionario di polizia, si è rivolto ai ragazzi con un altoparlante: «Non abbiate paura, state tranquilli, non siamo qui per voi e non entreremo. Ma dobbiamo dirvi che siete in pericolo perché l'edificio è pericolante e sotto sequestro, quindi dovete andarvene».
Un messaggio che è servito a stemperare l'atmosfera, come dimostra anche uno scambio ripreso dalle telecamere tra un altro funzionario di polizia e alcuni ragazzi. «Ma lei c'è mai stato a un rave?», chiede un raver. «Da giovane, ma non bevevo», la risposta.
E poi: «Questo posto non è tanto sicuro». «Nessuno qui vuole lo scontro, non abbiamo alzato le mani e siamo pacifici», dice Chiara, 40enne di origini abruzzesi, che ha poi mostrato le scorte di arrosticini portate per il party.
«Credete che la droga ci sia solo qui?»
«Veniamo qui solo per fare festa, non diamo fastidio a nessuno. Siamo per la libertà, l'autogestione e la non discriminazione», spiega invece un altro ragazzo con disegnato in volto un unicorno.
«Dicono che il problema siamo noi che occupiamo degli edifici in disuso, ma questi edifici sono in disuso da anni, così come lo sono tanti appartamenti sfitti mentre la gente non trova dove andare a vivere».
«Questo sgombero lo viviamo con serenità e senza violenza, ma pensiamo che sia strumentale», ha insistito un altro giovanissimo. Sul tema della droga, Chiara è stata decisa: «Qui la droga c'è, è vero – ha ammesso – ma credete che ci sia solo qui? E che chi si droga qui non lo faccia anche a casa sua? Il problema è come vengono trattati i tossicodipendenti in Italia, non esiste un vero supporto, non si aiuta davvero la gente».
In molti hanno ripulito prima di partire
Interrogati sull'orientamento politico, diversi hanno risposto che «molti qui sono anarchici». «Non siamo contro il governo, anche se non ci piace la strada repressiva che si sta prendendo» e hanno citato come esempio negativo gli episodi della Sapienza di Roma, dove la polizia è intervenuta con la forza sugli studenti.
Con il passare delle ore l'edificio si è svuotato e il rave, che doveva durare fino a domani, interrotto. Dall'inizio delle operazioni di sgombero, sono state identificate complessivamente 1.383 persone e controllati 337 veicoli.
Prima di andarsene, molti si sono fermati per ripulire la zona per quanto possibile: decine di sacchetti della spazzatura ammassati sulle colonne, mentre fuori e dentro, con la musica ormai a basso volume che fuoriusciva da qualche camper parcheggiato, ci si riposava, si smontavano le tende e ci si rifocillava prima di partire.