Ucraina I retroscena del blitz segreto di Biden, comunicato con poco anticipo a Mosca

SDA

20.2.2023 - 21:02

Una visita senza precedenti nella storia dei presidenti Usa, preparata meticolosamente in gran segreto «da mesi» con uno staff ristrettissimo dell'amministrazione e decisa da Joe Biden solo venerdì scorso, tra ripetute smentite e depistaggi con un programma falso, avvisando Mosca solo «poche ore prima della sua partenza» per evitare l'irreparabile.

È il retroscena del blitz con cui il commander in chief americano è sbarcato a sorpresa a Kiev per incontrare il presidente ucraino Volodymr Zelensky alla vigilia del primo anniversario della guerra: un vero smacco per il presidente russo Vladimir Putin.

A svelarlo sono stati alti dirigenti della Casa Bianca in un briefing con i giornalisti. «È stata una mossa forte e coraggiosa per lanciare un messaggio potente, non solo per dire ma anche per mostrare al mondo» il successo della resistenza ucraina, l'unità del fronte occidentale e l'impegno a rimanere al fianco di Kiev «finché sarà necessario».

Visita storica, ecco perché

Una visita «storica e senza precedenti in tempi moderni», ma anche «rischiosa», ha sottolineato il consigliere per la Sicurezza nazionale Jake Sullivan. È la prima volta infatti che un presidente statunitense visita una zona di guerra in cui l'esercito americano non ha alcuna presenza, a parte un piccolo distaccamento di marines a guardia dell'ambasciata a Kiev, rendendo il viaggio ben diverso da quelli dei commander in chief in Iraq o in Afghanistan.

La sfida è stata ridurre il rischio ad un livello «gestibile», e ridimensionare al minimo il numero delle persone al seguito e di quelle coinvolte negli sforzi per la sicurezza e la logistica. Solo un pugno di persone di ciascuna agenzia coinvolta (Consiglio di sicurezza nazionale, Pentagono, Secret Service, intelligence) sono state messe a conoscenza del piano.

E solo venerdì Biden ha dato luce verde, dopo gli ultimi briefing.

La partenza in piena notte

Il presidente ha lasciato Washington senza preavviso dopo che lui e sua moglie Jill hanno cenato fuori in un ristorante sabato sera. L'Air Force One ha lasciato la Joint Base Andrews sotto la copertura dell'oscurità alle 4.15 di domenica, ora locale (10.15 ora svizzera).

Ai giornalisti del pool a bordo dell'aereo non è stato permesso di portare con sé i propri dispositivi. Biden è arrivato a Kiev in treno dal confine con la Polonia, da dove «aerei di sorveglianza statunitensi, tra cui il radar aviotrasportato E-3 Sentry e un velivolo elettronico RC-135W Rivet Joint, sorvegliavano la capitale ucraina».

I russi non hanno preso bene la notizia

Nei giorni precedenti la Casa Bianca aveva negato che il presidente avrebbe visitato l'Ucraina durante il suo viaggio in Polonia e domenica sera aveva diffuso un programma falso per lunedì che mostrava il presidente in partenza la sera per Varsavia, quando in realtà era già dall'altra parte del mondo.

Solo «poche ore» prima del decollo, gli americani hanno notificato ai russi il viaggio «per garantire una prevenzione della conflittualità, nel tentativo di evitare qualsiasi errore di calcolo che potesse portare le due nazioni dotate di armi nucleari in un conflitto diretto».

«A causa della natura delicata di quelle comunicazioni, non entrerò nel modo in cui hanno risposto», ha spiegato Sullivan. Ma i russi non devono averla presa molto bene.

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