Offensiva in SiriaManovre russe nel Mediterraneo: «Lanciato anche un missile da crociera Onyx»
SDA
3.12.2024 - 20:21
Dopo avere martellato per diversi giorni con l'aviazione i ribelli jihadisti in Siria che avanzano contro le truppe di Damasco, la Russia ha mostrato i muscoli con esercitazioni navali e delle forze aerospaziali nel Mediterraneo orientale, in cui ha lanciato anche missili ipersonici.
03.12.2024, 20:21
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Un segnale per gli oppositori del regime di Bashar al Assad e a chi li sostiene, ma anche un modo per ribadire le capacità offensive delle proprie forze armate, dopo il test nel conflitto in Ucraina del nuovo missile balistico Oreshnik, anch'esso ipersonico.
Missili russi dalle coste siriane e da basi russe nel Paese
I lanci sono avvenuti non solo da unità navali che incrociavano al largo delle coste siriane, ma anche da basi russe nel Paese. «Da un'area designata sulla costa mediterranea – ha fatto sapere il ministero della Difesa in un comunicato – il sistema missilistico costiero Bastion ha effettuato un lancio del missile da crociera Onyx».
Vettori ipersonici Zirkon sono stati lanciati dalle fregate Ammiraglio Gorshkov e Ammiraglio Golovko e un missile da crociera Kalibr dal sottomarino Novorossiysk.
Le manovre, condotte in persona dal comandante della Marina, l'ammiraglio Alexander Moiseev, hanno visto la partecipazione di un migliaio di militari, 10 navi e 24 aerei, tra cui caccia MiG-31I armati con missili ipersonici Kinzhal.
Non lanci simulati, insomma, ma missili veri, che secondo Mosca «hanno colpito gli obiettivi designati». Nelle immagini diffuse dal ministero della Difesa si vedono navi-bersaglio che saltano in aria, prendono fuoco e una addirittura che si spezza in due.
Un messaggio forte dalle Russia ai sostenitori dei ribelli in Siria
Un messaggio plasticamente efficace indirizzato certamente agli insorti che minacciano il governo alleato di Damasco, e anche alla Turchia che li sostiene.
E infatti ai lanci ha fatto seguito qualche ora dopo una telefonata tra il presidente russo Vladimir Putin e quello turco Recep Tayyip Erdogan durante la quale il capo del Cremlino ha affermato che occorre «fermare rapidamente l'aggressione terroristica contro lo Stato siriano da parte di gruppi radicali».
Ue: «Concentratevi sull'invio delle armi a Kiev»
Ma la dimostrazione di forza può essere interpretata anche come una risposta al segretario generale della Nato Mark Rutte, che nella riunione dei ministri degli Esteri a Bruxelles ha invitato i partecipanti a concentrarsi più sull'invio di armi a Kiev che sulle idee per avviare negoziati di pace, e alla responsabile della diplomazia della Ue, Kaja Kallas, secondo la quale l'Ucraina deve «vincere la guerra» contro la Russia.
Le minacce di Putin
Dopo il lancio il mese scorso del missile Oreshnik su un impianto industriale della città ucraina di Dnipro, Putin aveva detto che si trattava di una risposta agli attacchi ucraini sul territorio russo con missili a lunga gittata americani Atacms e britannici Storm Shadow.
Il presidente aveva aggiunto che Mosca sta lavorando ad altri vettori di questo tipo in grado di raggiungere l'Europa occidentale, e che si riserva il diritto di colpire anche obiettivi militari dei Paesi che forniscono questo tipo di armamenti a Kiev.
Anche l'Ucraina sta sviluppando «nuovi missili»
Da parte sua Volodymyr Zelensky ha detto oggi che anche l'Ucraina sta sviluppando «nuovi tipi di missili» e ha aggiunto di aver discusso con lo Stato maggiore i risultati dei relativi test, ma non ha fornito dettagli.
Lo scorso agosto il leader ucraino aveva detto che Kiev aveva condotto i primi esperimenti per la produzione di un suo missile balistico e il suo consigliere Mykhailo Podolyak aveva parlato di un vettore con un raggio d'azione di 600-700 chilometri.
Forze russe continuano a colpire centrali e industrie ucraine
Nel suo bollettino quotidiano, il ministero della Difesa di Mosca ha riferito intanto che missili e droni russi continuano a colpire impianti energetici e industrie dell'apparato militare ucraino. Le autorità di Kiev parlano di bombardamenti su infrastrutture critiche in particolare nelle regioni di Ternopil e Rivne.
E sul terreno prosegue l'avanzata dei soldati russi, con la conquista nell'ultima giornata di altri due villaggi: Romanovka nella regione di Donetsk e Novodarovka in quella di Zaporizhzhia.
Mentre l'esercito ucraino ha dichiarato di aver impedito alle forze nemiche di attraversare il fiume Oskil, vicino alla città orientale di Kupiansk, una barriera naturale che funge da prima linea nella regione di Kharkiv.