Inaugurati nel 1999 Londra celebra i 25 anni di Millenium Dome e London Eye

SDA

30.12.2024 - 21:23

Il London Eye è ormai un simbolo iconico di Londra. (Immagine d'archivio).
Il London Eye è ormai un simbolo iconico di Londra. (Immagine d'archivio).
Keystone

Cade martedì il 25esimo anniversario di due monumenti della nuova Londra, divenuti ormai parte integrante della skyline della metropoli sulle rive del Tamigi: il Millennium Dome (poi ribattezzato O2 Arena) e la grande ruota panoramica di London Eye.

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La ricorrenza coincide con l'ultimo giorno dell'anno, a un quarto di secolo esatto dall'inaugurazione-evento del 31 dicembre 1999, vigilia di quel fatidico 2000 che chiuse – fra attese, illusioni e paure – il secondo millennio dell'era cristiana. Un anniversario non propriamente grandioso per delle infrastrutture architettoniche, ma che certifica l'ascesa e la tenuta – almeno per ora – di entrambe le opere nel cuore della capitale britannica.

La loro vicenda di questi anni non è peraltro sovrapponibile.

Più lineare quella di London Eye – discussa e discutibile per l'impatto estetico, e l'evidente impronta commerciale – ma comunque trasformatasi fin da subito in un lucroso successo turistico, dopo essere stata progettata dallo studio di David Mark e Julia Barfield; fino a diventare, in barba al prezzo dei biglietti, l'attrazione a pagamento più frequentata dell'intera città.

Più accidentata quella di Millennium Dome, disegnata con altra eleganza dalla matita di un'archistar del valore del compianto Richard Rogers (in gioventù partner di Renzo Piano nella realizzazione del Centro Pompidou di Parigi), ma costretta nel tempo a cambiare anima.

Archiviando nel giro di un anno l'immagine di bene pubblico chiamato a simboleggiare un'effimera «Cool Britannia» (anche a causa degli errori di calcolo del governo di Tony Blair), per cedere a una fase di abbandono: superata solo con la cessione a interessi e profitti privati sfociata nella riapertura del 2007, previa ristrutturazione interna, sotto il nuovo nome di O2 Arena, in omaggio allo sponsor gigante della telefonia.