Addio felpe e vita bassaEcco le tendenze che (finalmente) abbandoneremo nel 2025
Marjorie Kublun
27.12.2024
La moda è un'eterna ripartenza e, anche se amiamo seguire le tendenze, arriva un momento in cui alcune meritano di essere consegnate al passato. Tra i capi post-pandemia che continuano a infestare le nostre strade e la rinascita della vita ultra bassa, è giunto il momento di fare ordine. Ecco un elenco delle tendenze che potrebbero (e dovrebbero) scomparire nel 2025.
Marjorie Kublun
27.12.2024, 08:50
Marjorie Kublun
Lo streetwear oversize
Sappiamo tutti che i pantaloni da jogging e le felpe oversize hanno conquistato i nostri guardaroba per anni, grazie alla loro semplicità e praticità. Ma siamo onesti: questi capi «multiuso» mancano di eleganza.
Troppo spesso indossati in modo monotono - abbinati a un piumino, a scarpe da ginnastica e a un cappello - hanno finito per perdere il loro fascino.
Nati dalla «moda del bozzolo» durante la pandemia, questi abiti ricordano il bisogno di comfort, ma ora faticano ad attirare l'attenzione.
Addio tute da jogging e maglioni larghi: nel 2025, finalmente, ci rivolgeremo a capi più sofisticati che combinano stile ed eleganza.
Simbolo degli anni 2000, la vita ultra bassa è tornata in auge sulle passerelle e nelle strade. Sebbene questo taglio sia adatto ad alcuni tipi di corpo e giochi su un'estetica audace, rimane controverso.
Mette in evidenza i fianchi e la parte bassa della schiena, ma la sua mancanza di adattabilità a tutte le forme ne limita l'adozione.
Nel 2025 sembra improbabile che diventi un must-have, a differenza del periodo d'oro degli anni 2000. Tendenza di nicchia, che piace soprattutto ai giovani, potrebbe essere presto dimenticata.
I tagli estremi
Il ritorno degli anni '90 e 2000 ha riportato sotto i riflettori la moda audace che rivela molta pelle, con tagli estremi sui vestiti.
TikTok e Instagram hanno amplificato questa tendenza, portando i cut-out al centro della scena, in un contesto post-pandemico caratterizzato da un desiderio di leggerezza e di riappropriazione del sé.
Tuttavia l'estetica più minimalista e discreta che sta emergendo, in particolare attraverso il trend del quiet luxury - ovvero l'eleganza sobria - sembra ora prendere il sopravvento.
I cut-out spettacolari, difficilmente compatibili con questa nuova sobrietà, sono destinati a scomparire. Largo a tagli eleganti e senza tempo.
I colori sgargianti
Verde lime, rosa acceso o arancione fluo: i colori intensi hanno dominato negli ultimi anni, spinti da tendenze come il dopamine dressing e il Barbiecore.
Se un tempo queste tonalità vivaci fornivano una spinta dopo i periodi bui, ora sono vittime di una saturazione visiva.
Già nel 2024 si sta assistendo a un ritorno a palette più sobrie e naturali. Nel 2025 i toni della terra - beige, marrone, verde oliva o bordeaux - stanno emergendo come alternative rilassanti e sofisticate.
La moda si sta muovendo verso un'eleganza più sottile.
La tendenza delle mutandine indossate da sole - senza alcun altro indumento sopra - è in atto da diverse stagioni e gli stilisti continueranno a cavalcare l'onda anche nella primavera del 2025.
Tuttavia, nonostante questa estetica continui ad attirare l'attenzione, la tendenza è stata creata semplicemente per fare scalpore, e non è riuscita a prendere piede. Siamo certamente felici di poter rimettere le nostre mutande nel cassetto della biancheria intima.
Un male da estirpare. Abbiamo davvero bisogno di una micro-borsa in cui possiamo tenere solo una chiave (precedentemente rimossa dal nostro mazzo), o di un corsetto che ha impiegato decenni per scomparire dagli armadi delle donne?
Queste microtendenze, spesso effimere e guidate da Instagram o TikTok, sono tanto stancanti quanto inquinanti.
Entro il 2025, l'industria della moda dovrà rallentare. I consumatori chiedono abiti più resistenti, senza tempo e personalizzati. Questa esigenza è in conflitto con le tendenze superficiali e di breve durata che incoraggiano un consumo eccessivo.
La richiesta di capi che riflettono la personalità, di abbigliamento su misura e sostenibile potrebbe dunque segnare una svolta.
Quali tendenze sareste disposti a mettere da parte? Il dibattito è aperto.