Con la Brexit L'Unione Europea perde 66 milioni di cittadini

ATS

31.1.2020 - 20:53

Il Regno Unito prende un'altra strada
Il Regno Unito prende un'altra strada
Source: KEYSTONE/AP/VM

Con l'uscita del Regno Unito, l'Unione Europea perde oltre 66 milioni di cittadini e 248'536 chilometri quadrati, tanto che anche il centro geografico esatto dell'Unione post-Brexit si sposterà di 60 chilometri, da Westerngrund al villaggio di Gadheim (entrambi in Baviera).

Nessuna conseguenza per i lavoratori al servizio dell'UE

La Brexit non avrà invece conseguenze sul destino lavorativo dei circa 700 impiegati britannici già in servizio alla Commissione europea, o dei 33 impiegati al Consiglio europeo, mentre sono tre i giudici della Corte di giustizia europea a fare gli scatoloni.

Gli eurodeputati 'brit' ad aver abbandonato l'Eurocamera (venerdì una quindicina di membri del Brexit party lo hanno fatto al suono delle cornamuse) sono 73 e molti dei 67 assistenti parlamentari se ne andranno con loro.

Buco di oltre 13 miliardi di euro nel prossimo bilancio comunitario

Sulla base dei dati della Commissione europea per il periodo 2014-2020, con la dipartita di Londra si creerà un buco di almeno 13,462 miliardi di euro nel prossimo bilancio comunitario, attualmente in discussione. Un contributo significativo, anche perché, con un prodotto interno lordo di quasi 2400 miliardi di euro, nel 2018 l'economia britannica si è confermata la seconda più grande nell'Ue, dopo quella tedesca.

I settori più importanti dell'economia del Regno Unito nel 2018 sono stati il commercio all'ingrosso e al dettaglio, i trasporti e i servizi alberghieri e di ristorazione (17,9%), la pubblica amministrazione, la difesa, l'istruzione, la sanità e l'assistenza sociale (17,5%) e l'industria (14,1%).

Inoltre nel 2018 il Regno Unito ha esportato per il 47% all'interno dell'Ue (Germania 10%; Francia e Paesi Bassi 7%; e Irlanda 6%). Nei Paesi extra-Ue ha invece esportato per il 13% negli Usa e per il 6% in Cina. L'import è stato per il 53% dai partner dell'Ue: Germania 14%, Paesi Bassi 8% e Francia 5%; mentre dai Paesi extra-Ue, il 10% dagli Usa ed il 9% dalla Cina.

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