CinaL'addio a Zemin, il gotha del Pcc all'ultimo saluto
SDA
5.12.2022 - 22:05
Il gotha del Partito comunista cinese si è ritrovato lunedì mattina per l'ultimo saluto in forma riservata all'ex presidente Jiang Zemin, tra gli 'immortali' del Pcc, scomparso il 30 novembre all'età di 96 anni, quale ultimo passaggio prima dei funerali di martedì nella Grande sala del popolo, in programma alle 10 del mattino.
05.12.2022, 22:05
SDA
Le immagini trasmesse dal network statale Cctv hanno mostrato il presidente Xi Jinping con fascia nera al braccio e crisantemo bianco al petto accompagnato dai vertici del partito e poi insieme ai familiari di Jiang.
Una breve cerimonia a porte chiuse si è tenuta al mattino all'Ospedale generale dell'Esercito popolare di liberazione, prima che la bara trasparente di Jiang fosse portata a ovest della capitale, al cimitero rivoluzionario di Babaoshan per la cremazione, su un pulmino che ha seguito un percorso con migliaia di persone lungo le strade vestite di nero a salutare il passaggio dell'ex leader.
Nella sala Jiang era stato adagiato su una lettiga con gran parte del corpo coperta da una bandiera rossa con falce e martello simbolo del Pcc, circondato da piante e fiori. Poggiate sui muri, invece, le ghirlande dei leader, attuali ed ex componenti del Comitato permanente del Politburo, l'organo di vertice del partito.
Riappare Hu Jintao
Tredicesimo nella menzione della nomenclatura presente fatta dai media statali è stato l'ex presidente e leader Hu Jintao, apparso in pubblico per la prima volta dopo il controverso episodio alla chiusura del XX Congresso del Pcc di ottobre, quando in maniera irrituale fu scortato fuori dall'aula della Grande sala del popolo da due assistenti tra l'indifferenza dei leader del partito.
Hu era secondo nella foto di gruppo alla sinistra di Xi e secondo in ordine di leader a parlare con la famiglia di Jiang, dietro Xi e prima del premier Li Keqiang. Xi, che del Pcc è segretario generale dopo lo storico terzo mandato appena affidatogli, ha ricevuto nove menzioni, ma sempre nel contesto di «Xi e altri compagni».
Gli alti leader del partito – tra cui lo stesso segretario generale – si erano recati il primo dicembre all'aeroporto di Pechino per accogliere il feretro di Jiang, trasportato da un picchetto d'onore, mentre nel resto del Paese saliva la rabbia contro la politica della «tolleranza zero» al Covid, sfociata in proteste solo pochi giorni prima.
Censura all'opera
Da giorni i media cinesi rispettano il lutto per la morte dell'ex leader avvenuta a Shanghai a causa della leucemia, con la pubblicazione cartacea oppure online in bianco e nero.
Jiang, rappresentante della terza generazione di leader della Repubblica popolare, traghettò il Paese dopo la strage di Piazza Tienanmen del 1989, rompendo l'isolamento diplomatico della Cina e guidando il boom economico senza precedenti.
La sua scomparsa è stata oggetto di attenzione da parte della censura del Great Firewall, il progetto di censura in atto nel paese dal 2006, soprattutto per quanto riguarda i confronti tra la sua Cina e quella attuale.