Guerra in Ucraina Kiev chiama alle armi anche gli ucraini all'estero

ATS

21.12.2023

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. 
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. 
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Kiev sprona anche i connazionali all'estero a reclutarsi nell'esercito, mentre il Paese subisce l'ennesima ondata di attacchi con un bilancio di diverse vittime e decine di droni abbattuti dalla contraerea ucraina. Mentre Mosca, che secondo gli USA ha ricevuto nuove forniture militari nordcoreane, rivendica di aver riconquistato territori lungo la linea del fronte e bolla la controffensiva ucraina come un fallimento.

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«Tutti gli uomini ucraini in età di leva dai 25 ai 60 anni devono presentarsi presso i centri di reclutamento delle Forze armate. Vogliamo giustizia per tutti perché riguarda il nostro Paese. Manderemo loro un invito», ha detto il ministro ucraino alla Difesa, Rustem Umerov, intervistato da Die Welt.

Kiev, ha annunciato il presidente Volodymyr Zelensky nei giorni scorsi, punta a mobilitare una forza militare di 450mila-500mila nuovi coscritti per avviare la rotazione delle truppe al fronte e ha assegnato l'arduo compito di elaborare un piano proprio a Umerov e al capo di Stato maggiore Valerii Zaluzhnyi.

L'idea di reclutare gli ucraini all'estero, tuttavia, appare molto ambiziosa, tanto che Umerov ha fatto riferimento a non meglio precisate misure nei confronti di chi non dovesse rispondere all'invito volontariamente.

Frasi che il suo stesso ministero ha poi mitigato, sottolineando che un vero e proprio piano ancora non esiste e affermando che le parole di Umerov vanno inserite in un contesto più generale legato alla necessità di comprendere l'importanza di aderire alle Forze armate mentre la guerra quotidianamente reclama il suo prezzo di sangue.

Ecco quello che è successo nelle ultime 24 ore

Nelle ultime 24 ore, sono due le donne rimaste uccise dai colpi dell'artiglieria russa a Nikopol, mentre è di almeno tre morti e sei feriti il bilancio di un bombardamento aereo su due miniere di carbone a Torestk, nel Donetsk.

Qui le esplosioni hanno causato un lungo black out che ha bloccato 32 minatori nelle viscere della miniera, successivamente salvati dall'intervento dei soccorsi. Un bilancio di vittime che poteva essere ancor più drammatico se la contraerea ucraina non avesse abbattuto 34 dei 35 droni russi lanciati contro obiettivi in 12 regioni del Paese.

Sull'altro fronte, Mosca afferma che le truppe russe in Ucraina «espandono costantemente le zone sotto il proprio controllo in tutte le direzioni» lungo l'intera linea di battaglia conducendo «con successo una difesa attiva». L'annuncio è arrivato dal capo di Stato maggiore interforze russo, generale Valery Gerasimov, mentre riceveva gli addetti militari delle ambasciate straniere per il bilancio di fine anno.

«La tanto pubblicizzata controffensiva da parte dell'Ucraina e dei suoi alleati nella Nato è fallita», ha sostenuto. «L'aumento delle forniture di armi occidentali a Kiev e lo schieramento in battaglia di riserve strategiche deciso dal comando ucraino non hanno cambiato la situazione sul campo» ma «soltanto aumentato il numero di perdite delle unità delle forze armate ucraine», ha concluso il generale.

Quel che è certo è che i russi possono ora contare anche sull'aiuto della Corea del Nord: un rapporto Usa sostiene che dal regime di Kim Jong-un siano arrivati già più di mille container carichi di attrezzature militari e munizioni. In molti casi si tratterebbe di proiettili di bassa qualità ma i russi non possono fare gli schizzinosi con gli arsenali semi vuoti.