Guerra in UcrainaKiev attacca in Russia, Putin rilancia sul nucleare
SDA
21.6.2024 - 21:20
Le forze ucraine non abbassano la testa di fronte all'invasione russa e lanciano una nuova e imponente serie di attacchi oltre confine, da Krasnodar a Bryansk.
21.06.2024, 21:20
SDA
Raffinerie, un aeroporto, centri radar e di intelligence del nemico sono stati presi di mira con una pioggia di droni nel tentativo di allentare la pressione sul Donbass e Kharkiv, dove le truppe di Vladimir Putin continuano a mantenere l'iniziativa.
La risposta del Cremlino è stata quella di alzare nuovamente il tiro sulle armi nucleari, avvertendo gli alleati occidentali di Kiev: Mosca «continuerà a sviluppare» il suo arsenale, anche se solo per scopi di «deterrenza».
Una notevole potenza di fuoco
L'ultimo attacco in territorio russo è stato rivendicato dall'esercito ucraino: «Veicoli aerei senza pilota hanno attaccato le raffinerie di petrolio di Afipsky, Ilsky, Krasnodar e Astrakhan».
Sarebbero stati colpiti anche siti di stoccaggio e di preparazione per l'uso di droni, edifici di addestramento, punti di controllo e di comunicazione per i droni che vengono lanciati dalle regioni di confine.
Una potenza di fuoco notevole, come hanno confermato gli stessi russi, riferendo di aver abbattuto 70 droni sul Mar Nero e sulla Crimea durante la notte.
Chasiv Yar, città cruciale
Danneggiare le raffinerie, in particolare, serve agli ucraini per tagliare l'energia necessaria ai russi per alimentare la loro offensiva nel sud-est.
L'epicentro degli scontri resta Chasiv Yar, strategica città su una collina che aprirebbe la strada alle ultime zone contese del Donetsk, dove gli invasori lanciano massicci attacchi frontali, mentre le forze di difesa ammettono una situazione «estremamente difficile».
Per Kiev, in difficoltà sul campo, le buone notizie sono arrivate da Bruxelles, con il via libera definitivo dei 27 all'avvio dei negoziati di adesione, a partire dalla prossima settimana (insieme con la Moldavia).
Volodymyr Zelensky ha parlato di un «passaggio storico per milioni di ucraini che stanno realizzando il loro sogno europeo».
La risposta di Putin
Sul fronte opposto, i messaggi arrivati da Mosca hanno mostrato un Paese che si sente ancora in posizione di forza nella dinamica del conflitto. Ed è andata in scena la consueta alternanza di aperture e minacce alla Nato.
Ha iniziato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, affermando che Putin è aperto ad avviare colloqui strategici con gli Stati Uniti e gli europei «per affrontare i «numerosi problemi» di «sicurezza globale» sul tavolo.
Tali colloqui, ma, devono essere a «tutto campo», includendo la situazione dell'Ucraina ed il ruolo degli americani nel conflitto, ha precisato. Il leader del Cremlino invece ha utilizzato toni decisamente più assertivi.
E dopo aver aperto ad una revisione della dottrina nucleare russa, con un possibile abbassamento della soglia per l'uso di armi atomiche, ha annunciato che la Russia ha in «programma lo sviluppo ulteriore della propria triade nucleare (i missili lanciati via terra, aria e mare) come garanzia di deterrenza strategica e per preservare l'equilibrio di potere nel mondo».
Vietata una ditta russa negli Stati Uniti
Nella rinnovata guerra fredda tra Usa e Russia va registrata anche la decisione di Washington di vietare l'uso del popolare software antivirus russo Kaspersky, accusando la società di essere legata alle autorità di Mosca.
Al bando negli Stati Uniti sono seguite sanzioni contro 12 dirigenti della società. Che ha risposto con una nota di protesta: è stata una decisione «presa sulla base dell'attuale clima geopolitico e di timori teorici» che «va a vantaggio della criminalità informatica».