Come reagirà Putin? Ecco cosa significa per Mosca l’attacco ucraino al Ponte di Crimea

SDA

17.7.2023 - 22:19

Per la seconda volta il ponte di Kerch che collega la Russia alla Crimea, fiore all'occhiello del Cremlino, è stato colpito e danneggiato.

Un elicottero militare russo vola sopra le parti del ponte distrutte.
Un elicottero militare russo vola sopra le parti del ponte distrutte.
KEYSTONE/AP Photo

Hai fretta? blue News riassume per te:

  • Per la seconda volta il ponte di Kerch che collega la Russia alla Crimea è stato colpito e danneggiato.
  • Kiev ha rivendicato subito l'azione.
  • I turisti russi di ritorno dal mare dovranno ora compiere una lunga strada di oltre 400 chilometri attraverso le regioni ucraine occupate dal loro esercito, gravemente danneggiate a tratti ed esposte ad attacchi.

Per la seconda volta Mosca ha accusato di questo «crimine» l'Ucraina, che stavolta ha rivendicato subito l'azione, provocando la rabbia dei vertici russi poche ore prima della chiusura dell'accordo tripartito con Ankara sull'export del grano ucraino.

E fornendo al Cremlino il pretesto per farlo saltare – ufficialmente però le due cose non sono collegate -, oltre che per puntare l'indice più a ovest di Kiev: «L'attacco di oggi al ponte di Crimea è stato condotto dal regime terroristico» ucraino, ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, «con la partecipazione diretta dei servizi segreti e dei politici statunitensi e britannici. Stati Uniti e Regno Unito gestiscono questa struttura terroristica di tipo statale».

«I terroristi sono degli insetti e vanno distrutti con metodi disumani perché capiscono solo il linguaggio della forza», è stato il commento di un infuriato Dmitri Medvedev, mentre in serata direttamente Vladimir Putin ha promesso «una risposta» dopo aver convocato una riunione del governo per fare il punto della situazione.

Morti due turisti russi

In piena notte e nel culmine della stagione balneare per i russi, il ponte di Kerch è stato chiuso per una non meglio precisata «emergenza». «Il traffico è stato interrotto sul Ponte di Crimea: si è verificata un'emergenza nell'area del 145mo supporto», ha scritto Sergey Aksyonov, governatore filorusso della penisola crimeana, occupata e poi annessa nel 2014 dopo un referendum non riconosciuto dalla comunità internazionale.

Poi sui social si è diffusa la notizia che due esplosioni a distanza di circa 15 minuti avevano compromesso la struttura fra due piloni di sostegno, facendo accasciare una delle due carreggiate. Nell'esplosione, ha fatto sapere Mosca, sono morti due turisti russi, un uomo e una donna che andavano in vacanza in Crimea, la cui figlia minorenne è invece sopravvissuta.

La rivendicazione di Kiev

L'attacco è stato un'operazione speciale delle forze navali e del Servizio di sicurezza (Sbu) ucraini, ha rivendicato Kiev.

«È stato attaccato con droni di superficie. È stato difficile raggiungere il ponte, ma ci siamo riusciti», ha detto la fonte. Il capo dell'Sbu, Vasily Malyuk, ha ribadito che il ponte di Kerch è obiettivo legittimo per Kiev perché non è solo il cordone ombelicale fra la Crimea e la Grande Madre Russia, inaugurato in tempi record nel 2018, ma è anche l'unica via di terra per i rifornimenti militari alla Crimea, verso la quale punta decisa la controffensiva ucraina diretta a sud.

Gravi conseguenze per i turisti russi

Tutto da rifare per Mosca dunque, dopo l'esplosione di un camion bomba che l'8 ottobre scorso fece crollare un tratto dell'infrastruttura e richiese mesi di lavoro per riavviarla.

E i turisti russi di ritorno dal mare dovranno ora compiere una lunga strada di oltre 400 chilometri attraverso le regioni ucraine occupate dal loro esercito, gravemente danneggiate a tratti ed esposte ad attacchi, che transita per Melitopol e la città distrutta di Mariupol, fino a Rostov.

«Godetevi una bella vacanza con la zia a Mariupol», infieriscono alcuni social ucraini, sui quali sono diventati virali anche i video girati da bagnanti russi sbigottiti a Ejsk, sul Mar d'Azov, per lo schianto in mare di un caccia russo Su-25, il cui pilota ha perso la vita malgrado si sia eiettato dall'abitacolo.

La situazione sul terreno

Intanto la controffensiva a est continua a muoversi fra luci e ombre, guadagnando nuovo terreno a sud di Bakhmut, nella manovra di accerchiamento attorno alla città, dove sono stati riconquistati 30 km quadrati di terreno ad un ritmo di un chilometro quadrato al giorno.

Ma le truppe ucraine sono costrette a difendersi strenuamente per un'offensiva russa verso Kupyansk, più a nord di Bakhmut, che punta in direzione di Kharkiv, per ammissione dello stesso comandante delle forze di terra ucraine, generale Oleksandr Syrskyi, che parla di situazione «difficile».

La spinta verso Kupyansk è stata accompagnata da una pioggia di missili che ha colpito nelle ultime 48 ore la città e la regione di Kharkiv, a cui si sono aggiunti i bombardamenti di rappresaglia per il ponte di Kerch, che hanno coinvolto molte altre regioni ucraine, come quella settentrionale di Sumy, dove due donne sono morte nel villaggio di Bilopolye.

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