USA 2024 Kamala Harris piace sempre di più, continua lo scambio di insulti con Trump

SDA

28.7.2024 - 21:00

Kamala Harris è pronta a diventare presidente degli Stati Uniti.
Kamala Harris è pronta a diventare presidente degli Stati Uniti.
Keystone

«Un bullo» che fa «una campagna disperata» lui, «una liberal pazza» e «malvagia», una «ex procuratrice distrettuale marxista autentica che vuole togliere i fondi alla polizia» lei. Kamala Harris e Donald Trump continuano a scambiarsi insulti e attacchi a 100 giorni dal voto, surriscaldando una campagna elettorale avvelenata e tesa da tempo.

Una corsa ridiventata un testa a testa dopo il ritiro di Joe Biden e la fulminea rimonta della vicepresidente in una settimana da record.

Harris ha recuperato il divario anche in alcuni stati in bilico, secondo un sondaggio di Fox News, riaprendo la partita in Michigan (49% a 49%), Pennsylvania (49% a 49%) e Wisconsin (49% a 50% per il tycoon), ossia nel cuore del decisivo Midwest.

Mentre è avanti 52% a 46% in Minnesota, dove Trump è sbarcato sabato sera convinto di poter conquistare uno stato che non vota un presidente repubblicano dal 1972, con Richard Nixon.

Sale l'indice di gradimento 

Balzo anche del suo indice di gradimento, che secondo un sondaggio Abc News/Ipsos è passato dal 35% al 43% superando la percentuale di chi la vede negativamente (42%) e con un boom tra gli indipendenti (dal 28% al 44%), cruciali per l'esito del voto.

Ma la candidata in pectore dem, che sta trovando la sua voce senza rompere con Biden, ha macinato altri primati: in meno di sette giorni ha raccolto 200 milioni di dollari (da aggiungere ai 150 incassati dal principale super Pac nelle prime 24 ore), di cui il 66% da donatori che contribuiscono per la prima volta.

Oltre 170'000 volontari inoltre si sono messi a disposizione della sua campagna e 200'000 persone hanno partecipato a una chiamata zoom per rafforzare il sostegno a Harris tra le donne bianche (raccogliendo oltre 11 milioni di dollari).

Una fascia elettorale, quella femminile, cruciale per la vicepresidente: sia per il tema dell'aborto sia per i ripetuti attacchi misogini e sessisti di Trump e del suo vice J.D. Vance, finito nella bufera per l'infelice uscita contro «le donne senza figli e con gatti» come Kamala e altre dem, che a suo avviso governano il Paese. Tanto da ispirare slogan ironici sui cartelli delle fan di Harris: «Cat ladies for Kamala» (gattare per Kamala), «Se il mio gatto potesse votare, voterebbe per te».

L'entusiasmo cresce 

La leader democratica ha spiegato ai donatori che lei rimane per ora l'«underdog», la sfavorita, ma che l'entusiasmo e l'energia stanno crescendo.

«Abbiamo una battaglia davanti a noi, e siamo gli sfavoriti in questa corsa, ok? Ma questa è una campagna alimentata dalla gente, e ora abbiamo slancio», ha detto, accusando Trump di essere un «bullo» che vuole limitare «gran parte dei diritti fondamentali» e criticandolo perché non vuole sentire parlare di un dibattito con lei nell'immediato.

«Spero che riconsideri la sua decisione perché abbiamo molto di cui parlare», ha detto Harris, che martedì volerà ad Atlanta per corteggiare il voto afroamericano.

Trump continua ad attaccarla

Trump intanto continua ad attaccarla sul confine, sull'aborto ("lo vuole sino alla nascita e anche dopo") ed ora anche sul suo sostegno (in passato) a «Defund the police», il movimento nato dopo il caso Floyd per togliere fondi alla polizia e dirottarli nelle comunità per prevenire la delinquenza. «Io invece voglio aumentarli», ha promesso, ignorando che lo ha già fatto anche l'attuale amministrazione.

«Se vince una liberale pazza come Kamala Harris, il sogno americano è morto», ha messo in guardia il tycoon, aggiungendo che Harris è «anche peggio» di Biden e che dopo l'attentato lui non è cambiato: «Forse sono peggiorato».

«Menzogne disperate di una campagna disperata, che non possono cambiare il fatto che il suo candidato è stato condannato per molteplici reati», ha replicato Ammar Moussa, portavoce dello staff elettorale di 'Kamala'.

SDA