Conflitti Dopo l'attentato di lunedì Israele annuncia «un'azione potente» in Cisgiordania

SDA

7.1.2025 - 23:02

L'attentato di lunedì che ha provocato la morte di due donne e un agente in Cisgiordania rischia di allargare un fronte già pericolosamente in bilico.

Israel Katz in una foto d'archivio.
Israel Katz in una foto d'archivio.
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Keystone-SDA

Il ministro della Difesa Israel Katz ha visitato martedì il villaggio palestinese di al-Funduq definendo l'attacco contro cittadini israeliani «un atto di guerra» a cui verrà data risposta.

Secondo l'indagine dell'esercito, tre terroristi armati di fucili d'assalto hanno inizialmente aperto il fuoco contro un'auto civile colpendo mortalmente due donne.

Poi hanno sparato contro un'altra vettura uccidendo un poliziotto fuori servizio di 35 anni.

Gli aggressori ancora in fuga

«L'odioso attacco omicida verrà affrontato di conseguenza», ha tuonato Katz, «colpiremo i terroristi e chi li ha mandati, agiremo con forza contro i luoghi da cui provengono i terroristi, le truppe saranno aumentate».

I tre aggressori, ancora in fuga, sono originari di Jenin, dove da mesi, come in altre zone della Cisgiordania, l'Idf conduce intense operazioni antiterrorismo.

Non solo: il 9 dicembre per la prima volta da anni le forze di sicurezza dell'Autorità palestinese sono entrate nel campo profughi di Jenin per condurre un'operazione contro uomini armati e terroristi della Jihad islamica, segnando un significativo cambio di strategia dell'Anp.

In seguito a forti pressioni internazionali, soprattutto da parte Usa. Il portavoce della sicurezza palestinese Anwar Rajab ha dichiarato che l'operazione mira a «imporre legge e ordine e contrastare le attività illegali».

Il riposizionamento dell'Anp irrita Hamas

Hamas ha reagito con veemenza accusando la sicurezza di Ramallah di «persecuzione contro la resistenza» e criticando duramente l'assalto delle forze palestinesi agli ospedali dove hanno trovato rifugio miliziani armati.

L'Autorità palestinese, che intanto guarda al dopo-Gaza, ha chiesto agli Stati Uniti un pacchetto di aiuti militari da 680 milioni di dollari, distribuito su quattro anni, per affrontare la questione della sicurezza in Cisgiordania.

Il riposizionamento dell'Anp sta provocando forte frustrazione dentro i ranghi di Hamas, che ora sta cercando risultati militari in attacchi contro obiettivi israeliani all'estero, stando alla rivelazione di un alto funzionario israeliano intervistato da Ynet.

La rabbia di Hamas, che a Gaza ha subito colpi pesanti pur non essendo stato battuto del tutto, si è manifestata  con un attacco diretto al segretario di Stato Usa.

«I negoziati sono difficili»

Il funzionario Osama Hamdan ha annunciato in conferenza stampa in Algeria azioni legali contro Antony Blinken per il suo ruolo nella guerra a Gaza: «La sua complicità nei crimini contro il nostro popolo sarà perseguita legalmente», ha minacciato dopo che nel fine settimana, parlando con il New York Times, il segretario di Stato uscente ha attribuito direttamente a Hamas la colpa per il mancato raggiungimento di un accordo sul rilascio degli ostaggi.

Al Nyt Blinken ha consegnato il suo j'accuse: «Perché non c'è stato un coro unanime in tutto il mondo affinché Hamas deponesse le armi, consegnasse gli ostaggi, si arrendesse? Non so quale sia la risposta a questo. Dov'è il mondo? Dov'è il mondo che dice 'Sì, fatelo?'», ha detto.

Esprimendo anche la sua di frustrazione per un accordo faticosissimo di cui martedì il Qatar ha descritto lo stato: «I negoziati sono difficili. Le delegazioni si incontrano ma non c'è un calendario per raggiungere un accordo», ha dichiarato il ministero degli Esteri di Doha.

Mentre il presidente eletto americano Donald Trump in conferenza stampa è tornato a minacciare Hamas: «Se gli ostaggi non saranno rilasciati, a Gaza scoppierà l'inferno».