Guerra Alla conferenza umanitaria su Gaza a Parigi raccolti aiuti per oltre 1 miliardo

SDA

9.11.2023 - 21:20

Leader e rappresentanti da tutto il mondo si sono riuniti all'Eliseo per sottolineare la necessità di proteggere i civili.
Leader e rappresentanti da tutto il mondo si sono riuniti all'Eliseo per sottolineare la necessità di proteggere i civili.
Keystone

I paesi che hanno partecipato alla «conferenza umanitaria» su Gaza organizzata oggi a Parigi dal presidente francese Emmanuel Macron hanno annunciato aiuti complessivi di oltre un miliardo di euro.

«I numeri degli impegni assunti durante la conferenza vanno ancora consolidati ma è sicuro che è stato superato il miliardo di euro», ha riferito l'Eliseo a margine della conferenza. Gli organizzatori hanno tuttavia precisato che gli annunci fatti dai diversi paesi possono, in alcuni casi, includere impegni già presi dopo il 7 ottobre.

Gran parte di questo aiuto servirà a rispondere alle richieste dell'Onu per aiutare la popolazione della Striscia di Gaza e della Cisgiordania, stimati ad 1,2 miliardi di dollari fino a fine 2023.

Leader e rappresentanti da tutto il mondo si sono riuniti all'Eliseo per sottolineare la necessità di proteggere i civili, con Macron che ha invocato «nell'immediato» una pausa umanitaria e nel frattempo «lavorare per un cessate il fuoco».

La conferenza ha visto l'intervento, tra gli altri, dei primi ministri di Grecia, Irlanda e Lussemburgo, nonché i presidenti del Consiglio e della Commissione europea, Charles Michel e Ursula von der Leyen, l'Alto commissario dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA), lo svizzero Philippe Lazzarini, il capo degli aiuti di emergenza dell'ONU Martin Griffiths e la presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR), la svizzera Mirjana Spoljaric Egger. Assente invece il governo israeliano, ma il capo di Stato francese ha parlato martedì con il primo ministro Benyamin Netanyahu e gli parlerà dopo. Nessuna dichiarazione finale, l'obiettivo dell'Eliseo era una riunione «operativa».

Ma l'incontro è stato anche occasione per ricordare la sofferenza della popolazione palestinese della Striscia di Gaza vittima della guerra, mentre il ministro degli esteri egiziano Sameh Shoukry ha denunciato «il silenzio internazionale sulle violazioni del diritto umanitario internazionale perpetrate da Israele» nel territorio palestinese.

Quella della Striscia è una «situazione umanitaria disastrosa», secondo Michel, mentre il segretario generale dell'ONU Antonio Guterres ha parlato di «incubo umanitario senza fine». Per porvi rimedio, la soluzione immediata è la garanzia di pause umanitarie per permettere ai civili di allontanarsi dalle ostilità e l'ingresso degli aiuti umanitari attraverso il valico di Rafah: «una priorità», secondo von der Leyen.

Per il premier palestinese Mohammed Shtayyeh «la soluzione» in Medio Oriente «è porre fine all'occupazione» israeliana «e alle colonie». La comunità internazionale deve porre fine a questa occupazione» israeliana. «Il tempo è prezioso. Sei bambini vengono uccisi ogni ora», ha deplorato, sottolineando a più riprese che la difesa di Israele «non giustifica l'occupazione».