G7 agricoltura Berlino: «La Russia ha scatenato una guerra del grano»

SDA

14.5.2022 - 19:51

La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerboc ha accusato la Russia di essere la causa della guerra sul grano
La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerboc ha accusato la Russia di essere la causa della guerra sul grano
Keystone

È guerra per il grano, l'ormai ambito «oro giallo», al pari di quella che infuria nelle città e sui territori ucraini, e rischia di innescare una crisi globale della fame.

La minaccia è tornata più volte nelle affermazioni dei ministri al G7 Agricoltura, conclusosi oggi a Stoccarda. Una guerra, quella del grano, «scatenata dalla Russia, con il blocco delle consegne, l'aumento dei prezzi e il rischio di carestia», ha detto la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock, che ha lanciato una dura accusa a Mosca: aver posto in essere una «strategia intenzionale» per creare «basi per nuove crisi così che la cooperazione internazionale possa essere ridotta».

Ci sono in effetti 25 milioni di tonnellate di grano bloccate nei silos dell'Ucraina e «il mondo ha bisogno di questo grano». Tanto più che oggi anche l'India ha bloccato le esportazioni di grano, a causa dell'aumento dell'inflazione annuale, salita all'8,38%, con i prezzi al dettaglio che, nel mese di aprile, hanno toccato il massimo storico da otto anni.

Una brusca svolta considerato che il 15 aprile scorso il Ministro al Commercio e Industria, Piyush Goyal, aveva scritto in un tweet: «gli agricoltori indiani hanno messo da parte un eccesso di riserve e sono pronti a sfamare il mondo».

La russia nega le accuse

La Russia non ci sta e nega ogni responsabilità per l'impennata dei prezzi dei generi alimentari e per il rischio di un aumento della fame globale.

Scrivendo sul suo canale Telegram, citato dalla Dpa, la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha detto che la colpa è solo delle sanzioni occidentali. «Se non lo capisci, è un segno o di stupidità, o si vuole deliberatamente fuorviare l'opinione pubblica», ha attaccato.

Per Zakharova la crisi alimentare è anche provocata dal collasso dello stato ucraino, per lei provocato sempre dall'Occidente: «Una delle ragioni di questo (collasso) sono stati i predecessori della signora Baerbock, che non hanno solo interferito nel Paese, ma hanno plasmato la politica interna ed estera dell'Ucraina», ha aggiunto.

I prezzi sono in aumento

Intanto, come effetto immediato del crollo delle spedizioni di grano per il conflitto russo-ucraino e del blocco delle esportazioni da parte dell'India, vola il prezzo del riso a livello internazionale, facendo registrare un balzo del 21% nell'ultimo anno, secondo un'analisi dell'associazione di rappresentanza dell'agricoltura italiana Coldiretti sulla base dei dati della borsa di Chicago (Cbot).

L'impatto della guerra si vede quindi nel piatto. Corrono infatti i prezzi dei prodotti alimentari mondiali che, nonostante la piccola tregua concessa nel mese di aprile, mettono a segno il 29,8% in più rispetto ad aprile 2021.

La conferma arriva dall'Indice della Fao che rileva le variazioni mensili dei listini di un paniere di generi alimentari più commercializzati nel mondo. A tirare la volata sono i cereali con listini aumentati del 34% sullo stesso mese del 2021, seguiti dai prodotti lattiero caseari del 24%, zucchero del 22%, carne del 17% dei grassi vegetali del 46%.

Crisi del latte in polvere per bimbi negli USA

Intanto, anche gli Stati Uniti registrano qualche carenza alimentare. Al momento, c'è carenza del latte in polvere per i bambini, le cui disponibilità, attaccano i repubblicani, «sono state usate per gli immigrati».

Ma il presidente Joe Biden assicura «più latte artificiale sugli scaffali nel giro di settimane o anche meno».

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