Francia Macron chiama gli alleati alla riscossa sull'Ucraina

SDA

26.2.2024 - 20:32

"Oggi è in gioco la sicurezza di noi tutti", ha detto Emmanuel Macron aprendo l'incontro dopo aver accolto capi di stato e di governo e rappresentanti dei paesi alleati.
"Oggi è in gioco la sicurezza di noi tutti", ha detto Emmanuel Macron aprendo l'incontro dopo aver accolto capi di stato e di governo e rappresentanti dei paesi alleati.
Keystone

All'Eliseo si alza il grido di Emmanuel Macron, che, davanti a 21 leader europei riuniti a due anni dall'invasione russa in Ucraina, chiede di serrare le fila del sostegno a Kiev ed esorta ad una «riscossa».

«Oggi è in gioco la sicurezza di noi tutti», ha detto aprendo l'incontro dopo aver accolto capi di stato e di governo e rappresentanti dei paesi alleati.

All'appuntamento, che arriva due giorni dopo la prima riunione virtuale del G7, guidata da Kiev dalla premier italiana Giorgia Meloni e alla quale il presidente francese non ha partecipato, sono presenti il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, il polacco Andrzej Duda, il capo della diplomazia britannica, David Cameron, e il capo del governo spagnolo, Pedro Sanchez. In rappresentanza dell'Italia, il viceministro degli Esteri, Edmondo Cirielli.

Non soltanto dichiarazioni di principio: dalla riunione di Parigi, che si conclude in serata con una conferenza stampa di Emmanuel Macron e – in videoconferenza – del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, si attendono decisioni concrete, «decisioni forti» per «fare di più» a sostegno di Kiev contro la Russia, ha detto Macron in apertura.

Ma il presidente ucraino è allarmato sia per la lentezza degli invii di armi dall'Ue sia per il braccio di ferro sugli aiuti in corso negli Usa. «Milioni di ucraini saranno uccisi se il Congresso americano non approverà il piano di aiuti voluto dal presidente Biden», avverte il capo dello stato ucraino.

Commento alla morte di Navalny

Il padrone di casa descrive l'escalation russa: «Abbiamo visto, soprattutto negli ultimi mesi, un inasprimento della Russia», che «si è purtroppo manifestato con la morte di Alexei Navalny». «Sul fronte ucraino – ha continuato – le posizioni sono sempre più dure e noi sappiamo che la Russia prepara nuovi attacchi, in particolare per spaventare l'opinione pubblica ucraina». «La Russia – ha continuato il presidente francese – non può e non deve vincere questa guerra», non solo per la sua sicurezza, ma anche «per garantire la sicurezza collettiva di noi tutti, oggi e domani».

Prima ancora di partecipare a distanza alla conferenza, Zelensky ha alzato la voce con gli alleati: «Dei milioni di proiettili che l'Unione europea ci ha promesso, purtroppo non è arrivato il 50%, ma il 30%», ha detto in una conferenza stampa a Kiev. E, rispondendo a una domanda della tv francese LCI sui Mirage, i caccia francesi sulla cui fornitura all'Ucraina si parla da mesi, il presidente ucraino alza il tiro: «Parleremo anche di quegli aerei» ha detto Zelensky, aggiungendo rivolto agli occidentali: «La vittoria contro la Russia dipende da voi».

Quanto alla situazione sul terreno, il presidente ucraino ha detto che oggi «l'attuale situazione in Ucraina è complicata ma pienamente sotto controllo». Ma oggi Kiev ha dovuto cedere ancora ai russi: l'esercito ha annunciato di essersi ritirato dal villaggio di Lastotchkyné, vicino alla città di Avdiïvka, nell'est del paese, caduta in mano ai russi una settimana fa.

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