Nuove rivelazioni L'esplosione dei cercapersone in Libano è un mistero, ma spunta il nome di una donna svizzera 

Marc Schaller

6.10.2024

L'esplosione del cercapersone in Libano ha provocato circa 2.800 feriti e 12 morti.
L'esplosione del cercapersone in Libano ha provocato circa 2.800 feriti e 12 morti.
KEYSTONE

Le esplosioni dei cercapersone di Hezbollah - che il 17 settembre hanno provocato più di 2.800 feriti e 12 morti in Libano - sono ancora oggetto di vari interrogativi. Chi c'era dietro questo attacco? La pista porta ora a Zurigo, dove una donna, P. Ellenberg, sembra essere stata coinvolta nell'operazione.

Il giornale norvegese «Verdens Gang» - ripreso dal quotidiano svizzero «TagesAnzeiger» - ha fatto trapelare delle rivelazioni inquietanti: una misteriosa società svizzera potrebbe aver avuto un ruolo chiave nell'attacco mortale in Libano del 17 settembre.

Al centro di questa vicenda ci sarebbe infatti la «Ellenberg Trading», una società con sede a Hong Kong e gestita dalla misteriosa cittadina svizzera P. Ellenberg.

La donna avrebbe agito da intermediario, versando milioni di franchi a delle società responsabili della produzione dei cercapersone. I «beep», consegnati a Hezbollah nel 2022, contenevano in realtà esplosivi nascosti nelle batterie.

Un'identità fantasma

Ma chi è P. Ellenberg? Una visita al suo indirizzo ufficiale a Zurigo non ha prodotto alcun risultato. Né i vicini né i negozianti presenti nell'edificio hanno sentito parlare di lei.

Della donna non c'è traccia nemmeno nei registri ufficiali, né sui social media, osserva il «Tages Anzeiger».

Gli indizi portano quindi a pensare che potrebbe trattarsi di un'identità fittizia. Tuttavia, i documenti della sua società a Hong Kong mostrano una firma e un riferimento a un passaporto svizzero.

Interpellato, l'Ufficio federale di polizia non ha potuto confermare l'autenticità del passaporto per motivi di protezione dei dati.

Norvegese scomparso

Si ritiene che il denaro versato dalla «Ellenberg Trading» si sia mosso attraverso diversi Paesi e società di comodo.

I giornalisti della «Verdens Gang», che hanno potuto analizzare le transazioni finanziarie, hanno infatti scoperto che la «Ellenberg Trading» ha trasferito più di 1,4 milioni di franchi a una società bulgara, di proprietà di un uomo norvegese.

La stessa azienda bulgara era stata coinvolta nel finanziamento per la produzione degli apparecchi utilizzati nell'attentato.

È stato scoperto, inoltre, che il proprietario norvegese era in viaggio negli Stati Uniti quando gli ordigni sono stati fatti esplodere in Libano, e ora è scomparso.

Secondo il controspionaggio ungherese, la società bulgara era «solo un intermediario» in questa complessa catena.

Molte zone d'ombra

I trasferimenti di denaro verso la società bulgara sarebbero stati effettuati da un conto bancario israeliano, il che rafforza i sospetti che l'operazione sia stata orchestrata dai servizi segreti d'Israele (l'ipotesi più accreditata, è che si tratti del Mossad). Un'ipotesi corroborata anche dal «New York Times».

Tuttavia, rimangono molte zone d'ombra. Qual è la vera identità di P. Ellenberg? Chi c'è veramente dietro questa operazione?