Covid Covid: scatta il Freedom Day in Inghilterra malgrado 50.000 nuovi casi al giorno

SDA

19.7.2021 - 08:08

In Inghilterra da oggi il servizio bar è nuovamente autorizzato nei pub
In Inghilterra da oggi il servizio bar è nuovamente autorizzato nei pub
Keystone

Quasi tutte le restrizioni legate alla pandemia di Covid-19 sono state revocate in Inghilterra con lo scattare della giornata odierna, ribattezzata 'Freedom Day', nonostante una fiammata di contagi che preoccupa in molti tra scienziati e politici.

A partire dalla mezzanotte ora locale (l'1:00 in Svizzera) auditorium e stadi possono riaprire a pieno regime, le discoteche tornano ad accogliere il pubblico, il servizio bar è nuovamente autorizzato nei pub e non c'è più limite al numero di persone che possono radunarsi.

Indossare la mascherina non è più obbligatorio nei trasporti e nei negozi, e il telelavoro non è più obbligatorio.

Il Sars-CoV-2 ha ucciso più di 128.700 persone nel Regno Unito, dove la contaminazione è salita alle stelle per settimane. Il Paese è il più colpito in Europa per numero di casi e per due giorni consecutivi ha superato i 50.000 nuovi contagi giornalieri. Tra i contagiati c'è anche il ministro della Salute, Sajid Javid.

Scozia e Galles dal canto loro mantengono l'obbligo di indossare la mascherina nei luoghi pubblici al chiuso e nei trasporti.

Appello di Johnson alla prudenza

Il primo ministro britannico Boris Johnson ha lanciato un appello alla «prudenza» domenica, alla vigilia del Freedom Day.

Nel bel mezzo di una nuova impennata dei contagi (ieri sono stati quasi 55'000), il premier, in un video pubblicato su Twitter, ha chiesto di «fare attenzione, affrontando questo nuovo passo del deconfinamento con tutta la necessaria cautela, nel rispetto degli altri e dei rischi che la malattia continua a presentare». Johnson ha ricordato la «contagiosità estrema» della variante Delta del virus.

Fino a 100.000 casi al giorno

Neil Ferguson, professore dell'Imperial College e membro del Scientific Advisory Group for Emergencies (Sage), organismo consultivo che assiste il governo sull'emergenza Covid, ha avvertito che ci vorranno tre settimane prima che si manifesti l'impatto della revoca delle restrizioni sul coronavirus, ma è «quasi inevitabile» che le infezioni raggiungeranno i 100'000 casi giornalieri, con la possibilità che questa cifra raddoppi, anche se questo è «molto meno certo».

«Quasi sicuramente arriveranno a 100'000 casi al giorno. La vera domanda è, possiamo raddoppiare o addirittura superare questa cifra? Ed è qui che la sfera di cristallo inizia a fallire. Potremmo arrivare a 2'000 ricoveri al giorno, 200'000 casi al giorno, ma è molto meno certo», ha spiegato l'esperto parlando a uno show della BBC.

Ferguson ha aggiunto che secondo i dati dell'Ufficio di statistica nazionale, «circa un milione» di persone hanno avuto o hanno il long-Covid e questo dato potrebbe «aumentare fino a un altro mezzo milione in più».

Il modello di Ferguson portò al primo lockdown

Se i ricoveri ospedalieri raggiungessero il livello di 2'000 al giorno – circa la metà di quelli osservati nella seconda ondata, prima di Natale – potrebbero esserci «gravi problemi» per il servizio sanitario, ha avvertito ancora Ferguson, sottolineando tuttavia che sembra che le persone ricoverate in ospedale non siano gravemente malate come quelle di dicembre e gennaio, con il tasso di mortalità «molto, molto più basso».

Ferguson è stato l'autore – in veste di consulente del governo – del modello che indusse nella primavera 2020 Johnson a decretare, dopo alcune esitazioni, il primo lockdown nazionale.