ConflittiBiden pronto a viaggio in Europa, «non vedrà Putin»
SDA
14.3.2022 - 20:21
In Europa per confermare l'incondizionato appoggio alla Nato e il forte sostegno all'Ucraina contro il nemico russo.
14.03.2022, 20:21
14.03.2022, 20:31
SDA
Attaccato dal Congresso che gli chiede di fare di più per fornire armi e jet da combattimento a Kiev, Joe Biden valuta un viaggio nel Vecchio Continente nelle prossime settimane, con l'obiettivo di rafforzare il messaggio di unità.
Fin dall'inizio dell'invasione russa il presidente americano si è messo alla guida degli alleati, sostenendo la necessità di una risposta decisa e ferma a una guerra definita più volte «ingiustificata» e unendo l'Occidente in modo quasi senza precedenti anche sul fronte delle sanzioni. Un'unità che comunque per ora non ha fermato l'assalto di Vladimir Putin.
Ecco le possibili tappe del viaggio
I dettagli della possibile missione Oltreoceano del presidente sono ancora in via di definizione, dalla tempistica alle tappe da effettuare. Una delle ipotesi accreditate è uno stop a Bruxelles, sede della Nato e dell'alleata Unione Europea, e uno in Polonia.
È invece difficile, per motivi di sicurezza, che Biden possa arrivare al confine con l'Ucraina, come fatto dal segretario di Stato Antony Blinken. Al momento, poi, sembra esclusa la possibilità che il viaggio 'nasconda' un clamoroso faccia a faccia con Putin, visto che i rapporti fra Washington e Russia sembrerebbero in apparenza 'congelati'. Un incontro «non è in discussione», ha tagliato corto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
Biden sotto il fuoco delle critiche
Così mentre la Casa Bianca lavora alla trasferta di Biden, questi si trova sempre più sotto attacco in Congresso. Un coro di voci bipartisan si è alzato per chiedere all'amministrazione di rafforzare la fornitura di armi a Kiev. All'Ucraina, affermano molti deputati e senatori americani, vanno concessi anche jet da combattimento, soprattutto dopo il pasticcio dei Mig polacchi. Farlo, è la teoria, non rappresenterebbe alcuna escalation del confronto.
Il pressing su Biden è poi destinato a salire nelle prossime ore con l'intervento al Congresso del presidente ucraino. È probabile che Zelensky, più popolare fra gli americani di qualsiasi politico statunitense, Biden incluso, ripeta il suo appello per una no-fly zone, per l'invio di armi più sofisticate e per sanzioni ancora più dure contro la Russia, così da tagliare ogni possibile linfa alla 'macchina da guerra' di Putin.
Tutte richieste finora frenate dall'amministrazione statunitense. Il rischio per il presidente americano è che l'appello di Zelensky rafforzi la pressione di deputati e senatori sulla Casa Bianca, già criticata per aver teso la mano al Venezuela e all'Arabia Saudita, optando per la richiesta di aiuti agli autocrati Nicolas Maduro e Mohammed bin Salman.