USA 2024Biden lancia la campagna per la Casa Bianca e cerca il colpo in Medio Oriente
SDA
17.6.2023 - 19:42
Joe Biden lancia la campagna per la sua rielezione con il primo comizio a quasi due mesi dall'annuncio della sua corsa.
17.06.2023, 19:42
SDA
Fortemente simbolici la scelta del giorno, che coincide con l'anniversario del secondo matrimonio con la sua inseparabile Jill, e della città di Philadelphia, la città culla della democrazia americana in uno Stato elettoralmente decisivo come la Pennsylvania. Emblematica anche la platea: i membri dei sindacati, ossia il mondo del lavoro, uno dei cavalli di battaglia della sua presidenza.
La Afl-Cio, che comprende 60 organizzazioni sindacali in rappresentanza di oltre 12,5 milioni di iscritti, ha già dato ieri il suo endorsement al ticket democratico Biden-Harris, il più precoce di una elezione presidenziale, e ha ospitato l'evento di oggi. «È la prima volta che tutti i sindacati danno un endorsement così anticipato», ha sottolineato Biden.
Biden il presidente più pro union
«E la buona notizia è che ieri ho incontrato alcuni imprenditori. Imprenditori e sindacati stanno cominciando a lavorare insieme, sono eccitato perchè questo è l'inizio di qualcosa di grande», ha aggiunto il presidente, che può vantare il record di aver creato 13 milioni di posti di lavoro mentre altri milioni arriveranno dai suoi piani per il clima, per i chip.
E per il rilancio delle infrastrutture, spesso vetuste, come l'autostrada I-95 che il leader democratico ha sorvolato dopo il suo recente collasso, facendo il punto sui lavori per la ricostruzione.
Biden, che si ritiene ed è considerato il presidente più pro union della storia, ha sempre sostenuto la contrattazione collettiva nelle aziende, ha cancellato le regole dell'era Donald Trump che indebolivano le tutele dei lavoratori e ha spinto per invertire un declino pluridecennale delle adesioni al sindacato.
Nel 2020 gli elettori dei sindacati lo hanno aiutato a vincere Stati in bilico cruciali, compresi Pennsylvania, Wisconsin e Michigan, assegnandogli il 57% delle preferenze, contro il 40% di Trump. E nel 2024 potrebbero avere un ruolo ancora più decisivo, anche in Georgia e Arizona. Per questo labor, lavoro, sarà una delle parole chiavi della sua campagna.
Uno sguardo anche alla politica estera
Nel frattempo Biden tenterà di ottenere qualche successo in politica estera, continuando a guidare il fronte occidentale contro la Russia a difesa dell'Ucraina. Da un lato, come annunciato prima del comizio, un incontro nei prossimi mesi con il presidente cinese Xi Jinping per riallacciare il dialogo con Pechino.
Dall'altro, come rivela il «New York Times», negoziati per quello che sarebbe un vero e proprio colpo diplomatico in Medio Oriente: una storica intesa tra Arabia Saudita e Israele, allargando gli accordi di Abramo lanciati da Trump per stabilizzare la regione e concedendo qualcosa anche ai palestinesi.
Il deal sarebbe vantaggioso per tutti e tre i leader coinvolti, che però dovrebbero ribaltare almeno una posizione conservata a lungo: nel caso di Israele la contrarietà all'arricchimento dell'uranio nel regno saudita, nel caso di Riad la subordinazione della pace con Israele alla creazione di uno stato palestinese e in quello di Biden la promessa di trasformare il paese guidato dal principe ereditario Mohammed bin Salman in un paria a seguito dell'omicidio Khashoggi.
L'ennesimo passo falso di Trump
E se il presidente continua a inciampare nelle sue gaffe (l'altro ieri ha chiuso un discorso con «God save the Queen», il tradizionale motto patriottico dell'inno britannico), il suo principale rivale, Trump, è scivolato sulla tirchieria.
Dopo aver urlato «food for everyone» al famoso ristorante cubano Versaille di Miami, dove era entrato per un bagno di folla che facesse dimenticare l'incriminazione per le carte secrete di Mar-a-Lago, se n'è andato nel giro di dieci minuti senza mantenere l'offerta di pagare il conto, neppure dopo che i suoi fan gli avevano augurato buon compleanno con un giorno di anticipo sui suoi 77 anni.
Una mancata generosità che potrebbe costargli più di qualche voto nella corsa alla Casa Bianca tra la cruciale comunità cubana in Florida.