Guerra in Ucraina Biden annuncia la confisca dei beni degli oligarchi russi in favore di Kiev

SDA

28.4.2022 - 21:05

Il presidente Joe Biden parla della guerra in Ucraina nella Roosevelt Room alla Casa Bianca, giovedì 28 aprile 2022 a Washington.
Il presidente Joe Biden parla della guerra in Ucraina nella Roosevelt Room alla Casa Bianca, giovedì 28 aprile 2022 a Washington.
KEYSTONE/AP Photo/Andrew Harnik

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato oggi, giovedì, la confisca dei beni degli oligarchi russi. «Colpiremo gli oligarchi e la cleptocrazia di Putin, sequestreremo yacht e ville degli oligarchi russi». Il presidente ha chiesto nuovi poteri al Congresso per usare i proventi a favore dell'Ucraina.

Il nuovo pacchetto di misure «rafforzerà l'autorità del governo degli Stati Uniti nel chiedere conto a Mosca e agli oligarchi della guerra di Vladimir Putin contro l'Ucraina», ha affermato Biden.

Le misure sono state elaborate in collaborazione con il Dipartimento del Tesoro, il Dipartimento di Giustizia, il Dipartimento di Stato e il Dipartimento del Commercio. Biden ha ribadito l'impegno degli Stati Uniti: «Finché continueranno gli assalti e le atrocità, continueremo ad aiutare l'Ucraina a difendersi dall'aggressione russa», inviando «altre armi e nuovi aiuti».

Per quanto riguarda il conflitto, un attacco russo ha colpito il villaggio di Niu York, ad una quarantina di chilometri da Donetsk, uccidendo 3 persone. Lo riferiscono i media ucraini citando il governatore dell'oblast di Donetsk Pavlo Kyrylenko. I razzi russi hanno colpito in mattinata un edificio industriale e aree residenziali, ha spiegato, danneggiando almeno 9 abitazioni.

Guterres è scettico sulla possibilità di un cessate il fuoco

«Nella regione di Kiev ci sono ancora 22 mila esplosivi lasciati dai russi». Lo ha detto il generale Oleksandr Pavliuk, capo dell'amministrazione militare regionale di Kiev, accompagnando il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, in visita a Borodyanka, Bucha e Irpin, le cittadine a nordovest della capitale ucraina più devastate dagli invasori. «Quello che Guterres ha visto qui non si può paragonare a quello che succede nelle regioni di Lugansk e Donetsk», ha detto Pavliuk.

Guterres è scettico sulla possibilità di un cessate il fuoco: «la guerra finirà quando la Federazione Russa deciderà di finirla». La missione Onu si concentra quindi sulla definizione di un accordo fra le parti che permetta la creazione di corridoi umanitari per l'evacuazione dei civili. La rappresentante dell'Onu in Ucraina, Osnat Lubrani, ha informato che sta andando a Zaporizhzhia per preparare un nuovo tentativo di evacuazione da Mariupol.

Rischio epidemie, tra cui il colera, a Mariupol. A lanciare l'allarme sono le autorità locali della città, secondo quanto riferisce la CNN. Sono circa 100 mila le persone che ancora vivono a Mariupol, dove le condizioni di vita stanno peggiorando anche a causa dell'aumento della temperatura: «Epidemie pericolose e mortali potrebbero presto diffondersi in città a causa della mancanza di acqua e cibo e a causa delle condizioni igieniche sempre più difficili. Migliaia di corpi stanno andando in decomposizione sotto le macerie», è l'allerta del consiglio comunale.

«La prima consegna dal porto di Mariupol a maggio»

Le autorità dell'autoproclamata repubblica separatista filorussa di Donetsk hanno in programma di far tornare operativo da maggio il porto di Mariupol, dando così un nuovo segnale del controllo di Mosca sulla città strategica sul mar d'Azov. «Stiamo preparando la prima consegna dal porto di Mariupol a maggio», ha affermato il leader dei separatisti di Donetsk, Denis Pushilin, citato da Interfax, spiegando che al momento «è in corso una fase di inventario e di ripulitura».

I cittadini dei paesi dell'Europa occidentale, tra cui l'Italia, la Spagna, la Francia e la Gran Bretagna, «hanno chiuso un occhio» sul nazismo in Ucraina, ha detto Maria Zakharova, la portavoce del ministero degli Esteri russo, secondo quanto riporta «The Guardian» durante un briefing con la stampa. Zakharova, che ha parlato anche di quanto accaduto in Germania tra gli anni '20 e gli anni '30, ha successivamente accusato gli ucraini di tenere i civili in ostaggio e di usarli come scudi umani.

Nell'acquisto di gas russo da parte di una società europea «se il contratto stipulato prevede che i pagamenti vengano fatti in euro o in dollari, l'obbligo della società termina nel momento in cui ha fatto il pagamento in euro o in dollari». «Se il pagamento avviene in rubli non stiamo parlando del contratto stipulato e stiamo parlando di un aggiramento delle sanzioni». Lo ha detto il portavoce della Commissione Ue Eric Mamer nel briefing con la stampa quotidiano.

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