In 13 Paesi non endemici Sono una novantina i casi confermati di vaiolo delle scimmie

SDA

22.5.2022 - 12:17

Secondo l'Oms, 92 casi di vaiolo delle scimmie sono stati registrati finora in 12 Paesi
Secondo l'Oms, 92 casi di vaiolo delle scimmie sono stati registrati finora in 12 Paesi
Keystone

Sono 93 i casi confermati e 28 quelli sospetti di vaiolo delle scimmie segnalati all'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) da 13 Stati membri, inclusa la Svizzera, dove la malattia non è endemica.

22.5.2022 - 12:17

I Paesi in cui l'Oms ha registrato sono Australia, Belgio, Canada, Francia, Germania, Italia, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia, Regno Unito e Stati Uniti d'America. A questi casi, si aggiunge quello rilevato in Svizzera, nel Canton Berna, dove una persona è risultata positiva dopo essere stata esposta al virus all'estero.

Per tutti i casi segnalati finora non sono stati stabiliti collegamenti di viaggio con le aree dove la malattia è endemica.

«Sulla base delle informazioni attualmente disponibili, i casi sono stati identificati principalmente, ma non esclusivamente, tra uomini che hanno rapporti sessuali con uomini» scrive l'Oms.

I Paesi endemici del vaiolo delle scimmie

I Paesi endemici del vaiolo delle scimmie, riferisce sempre l'Oms, sono: Benin, Camerun, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Gabon, Ghana (identificato solo negli animali), Costa d'Avorio, Liberia, Nigeria, Repubblica del Congo e Sierra Leone. Benin e Sud Sudan hanno documentato le importazioni in passato. I paesi dell'Africa centrale che attualmente segnalano casi sono il Camerun e la Nigeria.

La situazione «si sta evolvendo», spiega l'Oms che prevede «che ci saranno più casi di vaiolo delle scimmie identificati man mano che la sorveglianza si espande nei Paesi non endemici».

Le azioni immediate, spiega l'Organizzazione mondiale della Sanità in una nota, «si concentrano sull'informazione di coloro che potrebbero essere più a rischio di infezione con informazioni accurate, al fine di fermare un'ulteriore diffusione. Le attuali prove disponibili suggeriscono che coloro che sono più a rischio sono coloro che hanno avuto uno stretto contatto fisico con qualcuno con il vaiolo delle scimmie, mentre sono sintomatici».

L'Oms sta lavorando per fornire una guida per proteggere dal contagio da vaiolo delle scimmie gli operatori sanitari in prima linea e altri operatori sanitari che potrebbero essere a rischio, come gli addetti alle pulizie. L'Oms fornirà ulteriori raccomandazioni tecniche nei prossimi giorni. Lo rende noto l'Organizzazione mondiale della sanità nella nota.

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