AustriaInsegnante in sedia a rotelle dopo aver avuto il Covid
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17.12.2023
Il SARS-CoV-2 ha messo a dura prova una giovane insegnante tirolese. A causa del Long Covid, adesso la donna è costretta su una sedia a rotelle e non può più lasciare il suo appartamento senza assistenza.
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17.12.2023, 18:07
17.12.2023, 20:40
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Hai fretta? blue News riassume per te
Un'insegnante austriaca si è ammalata di Covid alla fine del 2020.
Il virus ha messo a dura prova il suo corpo, talmente tanto che oggi la donna non riesce più a camminare, riferisce il «Kronen Zeitung».
Le è stato diagnosticato il Long Covid.
Oggi è costretta su una sedia a rotelle e non può più lasciare il suo appartamento senza assistenza.
Per molte persone che si ammalano, il Covid può avere anche gravi conseguenze. Ma la vita di Anna S.* (nome cambiato) è stata completamente sconvolta dal virus. La tirolese è così debole che non riesce più a camminare.
Il SARS-CoV-2 ha messo a dura prova il suo corpo. «È come avere ogni giorno un'emicrania, un'infezione intestinale e una malattia virale insieme», racconta l'insegnante al «Kronen Zeitung».
Prima era sportiva e attiva, ora sulla sedia a rotelle
La 32enne soffre delle conseguenze del Long Covid. Dopo essere stata infettata dal virus nel novembre 2020, non si è sentita meglio nemmeno dopo essere guarita dalla malattia.
Anzi: «Sono svenuta appena ho provato a mettermi a sedere. Le mie pulsazioni sono salite a 150. Da allora sono costretta a letto», dice Anna S.
La giovane donna era attiva e sportiva e scalava regolarmente le montagne.
Per lei al momento questa non è più un’opzione. La 32enne può uscire dal suo appartamento solo con l'aiuto di qualcuno ed è costretta su una sedia a rotelle.
Alla sofferenza fisica si accompagna la sofferenza economica. Nonostante la diagnosi, l’insegnante ha dovuto lottare affinché la sua compagnia assicurativa accettasse il Long Covid come una malattia.
Secondo una perizia medica la donna avrebbe soltanto immaginato i sintomi. Anna replica: «Tutti i benefici sono concessi solo per un periodo limitato. Bisogna sempre preoccuparsi che il prossimo esperto decida diversamente e che improvvisamente l'assegno di assistenza venga ridotto».
Lotta per il riconoscimento della propria sofferenza
La situazione in realtà è chiara. Uno studio ha scoperto che il Covid stava danneggiando il corpo di Anna. La tirolese non soffre solo della sindrome da stanchezza cronica, ma anche della sindrome da attivazione dei mastociti e dell'infiammazione dei vasi sanguigni.
L'insegnante lotta quindi perché sua sofferenza sia riconosciuta e a tal proposito ha intentato una causa.
Di conseguenza, il tribunale ha commissionato due nuove perizie mediche. La 32enne spera di poter presto guardare ad un futuro migliore.