Tre allarmi negli ultimi giorniUn iPhone trovato intatto dopo la caduta dall'aereo dell'Alaska Airlines da 5.000 metri
Dirk Jacquemien / pab
9.1.2024
Un iPhone non si è distrutto nemmeno dopo una caduta da 5.000 metri. È stato risucchiato dalla fusoliera di un Boeing dell'Alaska Airlines quando ha perso un portellone. Intanto si scopre che l'aereo non poteva volare su superfici acquatiche poiché nei giorni precedenti erano scattati a tre riprese degli allarmi per la pressurizzazione. Oltre 170 737 MAX sono inchiodati a terra per essere ispezionati. La United Airlines ha annunciato di avere riscontrato dei difetti sui portelloni dei suoi modelli. Alaska Airlines in caduta libera alla borsa di Wall Streeet.
Dirk Jacquemien / pab
09.01.2024, 06:00
09.01.2024, 14:20
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Hai fretta? blue News riassume per te
L'incidente a bordo del volo Alaska Airlines 1282 si è concluso con un lieto fine, per i passeggeri e per un iPhone.
È stato trovato completamente intatto sul ciglio di una strada.
Non si è danneggiato nemmeno dopo una caduta da 5.000 metri.
Intanto l'NTSB, l'agenzia USA preposta alla sicurezza dei trasporti, ha fatto sapere che lo stesso velivolo aveva registrato tre allarmi negli ultimi giorni per dei problemi di pressurizzazione.
Gli era perciò proibito fare lunghi viaggi sopra superfici acquatiche.
La flotta di Boeing 737 MAX 9 è inchiodata a terra poiché deve essere esaminata. Dovrebbe riprendere a volare solo nei prossimi giorni.
La compagnia aerea americana United Airlines ha dichiarato lunedì di aver scoperto dei bulloni mal avvitati durante i controlli sulle porte chiuse dei suoi aerei Boeing 737 MAX 9.
Si è intanto chiuso Oltreoceano un lunedì nero per Boeing, che precipita a Wall Street.
Gli iPhone a volte sono più robusti del previsto. Sul ciglio di una strada dell'Oregon, lo sviluppatore di giochi Seanathan Bates ha scoperto in un cespuglio un cellulare intatto e ancora acceso. All'inizio ha sospettato che potesse essere caduto da un'auto in transito.
Ma un'e-mail sul display ha fornito l'indizio decisivo sull'origine dell'iPhone. Mostrava una fattura per il bagaglio registrato del volo Alaska Airlines 1282, quello che venerdì ha perso una porta dopo il decollo a Portland e ha dovuto effettuare un atterraggio di emergenza.
Found an iPhone on the side of the road... Still in airplane mode with half a battery and open to a baggage claim for #AlaskaAirlines ASA1282 Survived a 16,000 foot drop perfectly in tact!
Fortunatamente, nessuno è rimasto gravemente ferito o addirittura ucciso nel drammatico evento. Tuttavia, l'improvvisa decompressione ha causato il risucchio di oggetti dalla cabina, tra cui almeno due smartphone.
Oltre all'iPhone scoperto da Bates, è stato trovato anche il secondo cellulare, stando quanto riferito dal National Transportation Safety Board (NTSB) statunitense, l'agenzia preposta alla sicurezza dei trasporti. Nel frattempo è stata ritrovato anche il portellone in questione, nel giardino di un insegnante.
I resti di un cavo di ricarica sono ancora visibili nella presa dell'iPhone. Il dispositivo era infatti in fase di ricarica quando la carlinga si è decompressa è il cellulare è stato risucchiato fuori dall'aereo con una forza notevole.
Ciò mostra anche le drammatiche conseguenze che si sarebbero potute avere se non tutti i passeggeri non avessero allacciato le cinture.
In case you didn't see it, there was a broken-off charger plug still inside it! Thing got *yanked* out the door (Sorry I didn't get a better pic before handing it over haha) pic.twitter.com/tMQ7XQNHeW
La resistenza dell'aria rallenta notevolmente la caduta
Al momento dell'incidente, il Boeing 737 MAX 9 si trovava a un'altitudine di circa 4.900 metri. Solo a prima vista quindi sembra poco plausibile che un oggetto possa rimanere indenne a una caduta così grande. L'iPhone avrebbe auto una custodia di alta qualità e una protezione per lo schermo.
La resistenza dell'aria fa sì che un oggetto in caduta non acceleri ulteriormente quando raggiunge la velocità finale, quindi spesso non fa differenza se cade da un'altezza di 500 metri o di 5000 metri.
Anche l'atterraggio su una superficie morbida nell'Oregon, solitamente molto umida, potrebbe aver contribuito alla sopravvivenza dell'iPhone.
«Tre allarmi precedenti»
Intanto si apprende che il Boeing 737 Max 9 costretto ad un atterraggio di emergenza era stato sottoposto ad alcune restrizioni da parte della Alaska Airlines per alcuni allarmi di pressurizzazione nei giorni precedenti l'incidente.
Lo ha reso noto Jennifer Homendy dell'NTSB. Alcuni piloti, ha spiegato, avevano segnalato l'accensione della spia legata alla pressurizzazione in tre precedenti voli.
La compagnia aveva quindi vietato che il jet facesse lunghi voli sopra superfici d'acqua per poter tornare rapidamente all'aeroporto nel caso si fosse ripresentato l'allarme e, anche se l'aereo era nuovo e certificato, aveva chiesto un ulteriore esame di manutenzione che però «non era stato completato» prima dell'incidente.
Non è chiaro però se ci sia un legame tra questa anomalia e l'esplosione del portellone.
Stessi bulloni e stessi problemi sui velivoli di United Airlines
Homendy ha inoltre riferito che non sono disponibili informazioni dal registratore vocale della cabina di pilotaggio, poiché la registrazione è stata cancellata automaticamente dopo aver raggiunto un limite di due ore: un limite che la Ntsb vorrebbe aumentare a 25 ore.
Intanto continuano a restare a terra i 171 Boeing 737 che la Federal Aviation Administration (FAA) ha chiesto di ispezionare in modo approfondito dopo l'incidente.
La compagnia aerea americana United Airlines ha dichiarato lunedì di aver scoperto dei bulloni mal avvitati durante i controlli sulle porte chiuse dei suoi aerei Boeing 737 MAX 9.
I bulloni sono gli stessi che si sono staccati durante un volo Alaska Airlines venerdì scorso.
Lo stesso meccanismo su altri aerei dal 2006, senza problemi
United ha la più grande flotta al mondo di 737 MAX 9, con 79 aeromobili, tutti attualmente bloccati a terra per essere ispezionati dalla Federal Aviation Administration (FAA) statunitense.
«Da quando abbiamo iniziato le ispezioni sabato, abbiamo fatto una serie di scoperte che sembrano essere legate a problemi di installazione del pannello che ostruisce le porte», ha detto la compagnia in una dichiarazione inviata all'AFP.
«Ad esempio, bulloni che dovevano essere serrati». Il blocco di alcune porte è una configurazione che Boeing offre ai suoi clienti quando il numero di uscite di emergenza esistenti è già sufficiente rispetto al numero di posti a sedere dell'aereo.
Oltre al 737 MAX 9, questo sistema esiste già su altri modelli Boeing, in particolare il 737-900ER, lanciato nel 2006, che da allora non ha mai avuto un incidente simile.
Un altro problema per i Boeing 737 MAX a dicembre
Per ogni aeromobile ispezionato, United ha dichiarato di aver rimosso il pannello che maschera la porta, di aver rimosso due file di sedili, di aver controllato i punti di fissaggio, di aver aperto la porta e di aver intrapreso qualsiasi azione correttiva necessaria, prima di sostituire tutti i componenti.
Sempre lunedì, Aeromexico ha dichiarato di essere nella «fase finale di un'ispezione dettagliata» e che prevede di rimettere in servizio i suoi 19 MAX-9 «nei prossimi giorni».
A dicembre, Boeing ha raccomandato alle compagnie dotate di aerei 737 MAX di controllare il sistema di controllo del timone, dopo che una compagnia aveva notato la mancanza di un dado su uno dei suoi aerei.
Secondo la FAA, Boeing aveva anche osservato che un dado era stato serrato in modo errato nella stessa posizione su un aereo non ancora consegnato.
Lunedì nero per Boeing, che precipita a Wall Street
Per Boeing l'incidente dell'Alaska Airlines è una nuova macchia a una reputazione che non si è mai del tutto ripresa dalla crisi del Max 737 del 2018.
E l'amministratore delegato Dave Calhoun, che da anni lavora senza sosta per il rilancio dell'aereo ritenuto da molti «maledetto», ne sa qualcosa. Quando Calhoun ha assunto le redini di Boeing nel 2020 – il 737 Max era a terra dopo due incidenti mortali che hanno causato la morte di 346 persone – la società era in crisi.
Ora quattro anni dopo Boeing è sicuramente in una posizione migliore ma le difficoltà del passato continuano ad aleggiare.
Il portellone esploso dell'Alaska Airlines ha infatti riportato alla memoria lo scandalo mortale e riacceso i timori degli investitori, che si interrogano su quali saranno le ricadute sulla società e per Stephanie Pope, la predestinata a ereditare il posto di Calhoun.
Lunedì nero per Boeing a Wall Street. I titoli del colosso dell'aviazione americana precipitano e sono arrivati a perdere oltre l'8% sulla scia dell'incidente dell'Alaska Airlines.