EliosismologiaSole irrequieto nel 2025, attesi forti brillamenti e tempeste geomagnetiche
SDA
29.12.2024 - 16:04
Anche il 2025 si annuncia un anno turbolento per il Sole, che ha ormai raggiunto il picco del suo ciclo di 11 anni circa: sono attesi nuovi brillamenti solari e con ogni probabilità, secondo gli esperti, la Terra potrebbe ancora essere colpita da tempeste geomagnetiche che potrebbero rivelarsi anche più potenti di quelle avvenute nel 2024.
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29.12.2024, 16:04
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Questo vuol dire che potrebbero esserci nuove occasioni per ammirare lo spettacolo delle aurore polari anche a basse latitudini e nello stesso tempo satelliti, comunicazioni radio e reti elettriche potrebbero esposti al rischio di subire danni e blackout.
È la tendenza indicata dall'Agenzia statunitense per l'atmosfera e gli oceani, Noaa, che specifica come tali eventi possano essere previsti solo con pochissimi giorni di anticipo.
Il 2024 è stato senza dubbio un anno impegnativo per la nostra stella. A maggio è avvenuta la più intensa tempesta geomagnetica degli ultimi 20 anni, che ha raggiunto la classe G5 (la più alta).
Un'altra forte tempesta di classe G4 è avvenuta a ottobre e nello stesso mese è arrivato l'annuncio ufficiale del raggiungimento del picco dell'attività solare da parte di Nasa, Noaa e dal Gruppo Internazionale di Previsione del Ciclo Solare.
L'esatto momento del picco di attività, tuttavia, potrà essere individuato solo a posteriori, tra molti mesi o anche un anno: ciò significa che potrebbe essere già alle nostre spalle, oppure in arrivo a breve.
Con forti brillamenti e tempeste geomagnetiche
L'attuale ciclo solare, il 25esimo, si è comunque già dimostrato più vivace del precedente: gli ultimi mesi sono, infatti, stati i più ricchi in termini di attività solare dal 2002.
Ad esempio il 3 ottobre si è verificato il più potente brillamento dell'attuale ciclo, che ha raggiunto la classe X 9.0: questo gli ha fatto guadagnare un posto nella classifica dei 15 brillamenti più intensi mai registrati.
Si prevede che l'attività del Sole possa restare elevata nel corso del prossimo anno: infatti storicamente forti brillamenti e tempeste geomagnetiche sono stati più comuni nella fase immediatamente successiva al picco, quando la nostra stella entra nel periodo di declino.