Italia In Trentino, dopo la morte del runner, si pensa di trasferire gli orsi

SDA

11.4.2023 - 16:51

Nella foto le forze dell'ordine sul luogo dell'incidente nella zona boschiva sopra il comune di Caldes in Trentino.
Nella foto le forze dell'ordine sul luogo dell'incidente nella zona boschiva sopra il comune di Caldes in Trentino.
KEYSTONE/APA/UFFICIO STAMPA/PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

In Italia un piano di trasferimento di massa degli orsi dal Trentino ad altre zone è uno dei provvedimenti che saranno valutati dal Ministero dell'Ambiente e dalla Provincia autonoma di Trento dopo l'aggressione del runner Andrea Papi a Caldes.

Lo rende noto con un comunicato il Ministero italiano, dopo un incontro avvenuto stamani a Roma fra il ministro dell'ambiente, Gilberto Pichetto, e il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti.

Scopo del trasferimento sarà mantenere un numero sostenibile di esemplari sul territorio trentino. Sulla gestione degli orsi sulle Alpi sarà istituito un tavolo tecnico fra Ministero, Provincia e Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra).

La Provincia autonoma di Trento potrà decidere, per gli esemplari aggressivi, anche l'abbattimento. Il presidente Fugatti ha evidenziato al Ministro la necessità di portare il progetto di reintroduzione dell'orso in Trentino, risalente al 1999, al suo obiettivo originario.

Il ministro ha confermato la piena collaborazione del Ministero dell'Ambiente e ha raccomandato a Fugatti la massima condivisione con Ispra delle procedure che porteranno all'individuazione dei soggetti ritenuti potenzialmente pericolosi per l'uomo, già responsabili di atteggiamenti aggressivi, nei confronti dei quali il presidente della Provincia Autonoma di Trento ha la facoltà di adottare misure di abbattimento.

Studiato un piano di trasferimento di massa

Alla riunione è stata presa in considerazione la possibilità di dotare gli operatori di pubblica sicurezza, così come avviene in altre realtà internazionali, di dispositivi di difesa quali gli spray anti aggressione. Il ministro Pichetto si è detto disponibile a farsi portavoce da subito di questa richiesta con il ministro dell'Interno, competente per materia.

Tra le possibili soluzioni prese in considerazione, precisa il comunicato del Ministero dell'Ambiente e della Aicurezza Anergetica (Mase), vi è quella di mettere a punto un piano di trasferimento di massa, col mantenimento nella Provincia di Trento di un numero di soggetti sostenibili dal territorio.

A conclusione dell'incontro si è stabilito di istituire un tavolo di confronto tecnico tra il Ministero dell'Ambiente Ispra, Regione e Provincia Autonoma di Trento, al fine di valutare in tempi celeri ogni azione utile a proseguire l'originario progetto di reintroduzione dell'orso nell'arco Alpino, intervenendo sulle criticità che nel tempo si sono verificate.