Rapporto 2024Le pratiche di polizia e le carceri affollate in Svizzera preoccupano il Comitato europeo contro la tortura
ch, ats
14.1.2025 - 09:32
Il Comitato europeo contro la tortura è preoccupato per le pratiche di polizia applicate in Svizzera e per le carceri sovraffollate.
Keystone-SDA, ch, ats
14.01.2025, 09:32
14.01.2025, 09:42
SDA
Un rapporto è stato redatto in seguito a una visita effettuata fra il 19 e il 28 marzo 2024 nei canton di Ginevra, Friburgo, Vallese e Vaud.
Riguardo al trattamento delle persone private della libertà da parte della polizia, il Comitato europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (CPT) del Consiglio d'Europa, «ha raccolto ancora una volta accuse di maltrattamenti fisici e uso eccessivo della forza, inclusi morsi di cani poliziotto, colpi di manganello e di testa, pugni e calci, così come placcaggi violenti al suolo», si legge in un comunicato odierno.
Le accuse provengono da cittadini stranieri. La proporzione preoccupante della accuse, in particolare a Ginevra, «lasciano pensare che le violenze della polizia siano una pratica persistente». Misure decise devono essere prese per lottare contro il fenomeno, raccomanda il CPT.
Quanto alla sovrappopolazione carceraria, vi sono problemi particolarmente a Ginevra e Vaud. Al momento della visita, il tasso d'occupazione della prigione di Bois-Mermet (VD) era del 166% e quello di Champ-Dollon (GE) del 132%.
Il tutto influisce sulle condizioni di detenzione e su quelle di lavoro per il personale delle carceri. Serve una strategia globale per la riduzione della popolazione carceraria, secondo il CPT.
Risposta del Consiglio federale
Nella risposta al rapporto, il Consiglio federale fornisce informazioni dettagliate sulle raccomandazioni del CPT. Le autorità cantonali interessate assicurano di non tollerare maltrattamenti di alcun genere e che eventuali abusi vengono sistematicamente denunciati e fatti oggetto d'inchiesta.
Per ridurre la sovrappopolazione, il governo ha informato delle misure previste e sulle forme alternative di esecuzione delle pene. Il quadro giuridico esistente è considerato sufficiente a rendere effettive le garanzie procedurali.