Appello alla pace Il Papa sulla guerra in Medio Oriente: «Attacchi mirati generano odio e vendette»

SDA

4.8.2024 - 16:57

Papa Francesco è preoccupato per una possibile escalation del conflitto in Medio Oriente.
Papa Francesco è preoccupato per una possibile escalation del conflitto in Medio Oriente.
Keystone

Papa Francesco ha lanciato oggi un nuovo appello per la pace in Medio Oriente. Il conflitto è «già terribilmente sanguinoso e violento» ma ora si teme una escalation.

Per questo Francesco ha citato oggi all'Angelus, accanto ad Israele e Palestina, anche il Libano. Cessare il fuoco a Gaza e liberare gli ostaggi: il Pontefice non si è stancato di reiterare dopo dieci mesi di guerra questa richiesta, chiedendo di avere «il coraggio» di dialogare.

Ma Francesco oggi ha anche criticato gli ultimi blitz di Israele che hanno colpito i capi di Hamas, anche in Iran: «Gli attacchi, anche quelli mirati, e le uccisioni non possono mai essere una soluzione. Non aiutano a percorrere il cammino della giustizia, il cammino della pace, ma generano ancora più odio e vendetta», ha detto il papa nel suo appello dopo la preghiera mariana a Piazza San Pietro.

È da attendersi una reazione di Israele che in questi mesi ha più volte criticato la Santa Sede per le sue posizioni. Ma la diplomazia vaticana guarda alla sofferenza di tutti i popoli. E ora guarda con preoccupazione al fatto che il Medio Oriente rischia di trasformarsi in una vera e propria polveriera con conseguenze più ampie e gravi di quanto già si vive da quasi un anno.

«La guerra è una sconfitta»

«La guerra è una sconfitta», ha ripetuto Francesco. «Prego per tutte le vittime, in particolare per i bambini innocenti. Esprimo vicinanza alla comunità drusa in Terra Santa e alle popolazioni in Palestina, Israele, Libano. E non dimentichiamo il Myanmar», ha aggiunto il papa ricordando come la sua preoccupazione sia per quella terza guerra mondiale a pezzi, come lui stesso l'ha definita, che interessa molti angoli del pianeta. Anche quelli lontani dai riflettori dei media.

Nell'anniversario dell'esplosione al porto di Beirut (4 agosto 2020), Francesco è poi tornato a chiedere «giustizia e verità» per le vittime.

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