Lo YouTuber belga Storm De Beul, noto per i suoi viaggi di sopravvivenza nella natura selvaggia, è morto a causa di una tempesta di neve in Lapponia. Poco prima aveva assicurato alla nonna di essere al sicuro nonostante tutto.
Hai fretta? blue News riassume per te
- Lo YouTuber belga Storm De Beul è morto in una tempesta di neve in Lapponia durante un viaggio di sopravvivenza.
- Nonostante la chiamata d'emergenza, i soccorritori sono riusciti a trovarlo, morto, solo il giorno successivo a causa delle condizioni meteorologiche estreme.
- I suoi genitori sottolineano che è morto facendo ciò che amava e sperano di recuperare la telecamera con le riprese del suo ultimo viaggio.
Storm De Beul, un appassionato avventuriero e YouTuber belga, ha incontrato una tragica fine nella natura selvaggia che tanto amava.
Il 22enne, che si era guadagnato una folta schiera di fan con i suoi video di outdoor e sopravvivenza, è stato sorpreso da una tempesta di neve mentre viaggiava sulle montagne di Jokkmokk, in Lapponia, come riporta «Bild.de».
Lo scenario mozzafiato di fitte foreste, torrenti impetuosi e montagne scoscese ha fatto da cornice al suo ultimo viaggio. Munito di equipaggiamento e provviste minime, il ragazzo ha affrontato le sfide della natura. Ma la notte del 30 ottobre è stato sorpreso da una violenta tempesta di neve che è stata la sua rovina.
«Qui nevica molto, ma non preoccuparti, sopravviverò»
In un ultimo messaggio alla nonna era ancora ottimista: «Qui nevica molto, ma non preoccuparti, sopravvivrò». Un video inviato a un amico mostrava la situazione drammatica: le raffiche stavano strappando la tenda, tutto era innevato. «La situazione non potrà che peggiorare stanotte», aveva commentato.
Nonostante la chiamata d'emergenza, i servizi di soccorso non hanno potuto mobilitarsi immediatamente a causa delle condizioni meteorologiche.
Il corpo è stato recuperato solo la mattina successiva, lontano dalla sua ultima posizione conosciuta. Pare che avesse cercato di raggiungere la sua auto - una distanza di oltre 14 chilometri attraverso la neve e il ghiaccio.
La madre, Elisabeth Rademaker, ha raccontato a «7sur7» le ultime ore del figlio: «I suoi piedi e la parte inferiore delle gambe erano congelati. Il naso era rotto, potrebbe anche essere caduto. Deve aver sofferto a lungo ed è morto da solo».
Il padre, Bout De Beul, intende cercare il campo e l'attrezzatura del figlio, che non sono ancora stati ritrovati, in primavera. Spera che i video del figlio vengano ricordati come un'eredità preziosa: «La sua videocamera, piena di filmati della sua ultima escursione, giace da qualche parte nella neve. Non vorrei altro che riaverla indietro».
Per i genitori è una piccola consolazione che il figlio sia morto facendo ciò che amava: le sue avventure nella natura.
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