SpionaggioUn'inchiesta giornalistica scopre che in caso di guerra Mosca pianifica atti di sabotaggio nelle acque europee
phi
22.4.2023
Un'inchiesta condotta da giornalisti danesi, norvegesi, svedesi e finlandesi rivela che la Russia sta spiando le acque del Nord Europa per poter sabotare le linee dell'elettricità, dei dati ed dell'energia in caso di bisogno.
YouTube / Guardian News
phi
22.04.2023, 11:47
22.04.2023, 13:42
phi
Hai fretta? blue News riassume per te:
Giornalisti di Danimarca, Norvegia, Svezia e Finlandia hanno scoperto che la Russia utilizza navi civili per lo spionaggio.
Le navi spengono il loro sistema di localizzazione per operare inosservate nel Mar Baltico e nel Mare del Nord. Sulle imbarcazioni ci sono uomini armati.
Negli ultimi dieci anni ci sono stati almeno 50 viaggi.
I servizi d'intelligence e gli esperti sono certi che la Russia stia mappando le infrastrutture critiche e pianificando come sabotarle in caso d'emergenza.
L'Ammiraglia Vladimirsky, costruita a Stettino nel 1975, è una nave da ricerca scientifica lunga 146 metri, ma le indagini di cui si sta occupando in questi giorni non hanno nulla a che fare con la scienza.
L'imbarcazione ha navigato nel Mar Baltico per diverse settimane senza accendere il sistema di localizzazione AIS, che funziona come un transponder sugli aerei. E intanto ha inviato messaggi radio a una base navale russa.
Questi messaggi hanno messo sulle tracce dell'imbarcazione i giornalisti della danese Danmarks Radio. L'hanno scoperta a pochi chilometri dall'isola di Själland, nel Mar Baltico. Un gommone con a bordo un giornalista e un fotografo si è avvicinato alla nave.
Degli uomini incappucciati sono apparsi sul ponte. Uno di loro indossava un giubbotto anti-proiettile e teneva sotto il braccio un fucile d'assalto. Gli uomini hanno anche filmato il gommone. Era evidente che non si trattasse di un viaggio di ricerca.
Le ricerche dei danesi e dei loro colleghi norvegesi (Norsk rikskringkasting), svedesi (Sveriges Television) e finlandesi (Yleisradio) hanno rivelato che l'imbarcazione russa ha navigato segretamente nelle acque europee per settimane.
«La nave era in missione»
L'Ammiraglia Vladimirsky ha navigato attraverso il Mar Baltico, il Grande Belt e il Kattegat fino al Mare del Nord, e si è sempre fermata nei pressi dei parchi eolici offshore. I servizi d'intelligence e gli esperti sono certi che la Russia stia usando navi militari e civili per sondare gli obiettivi da attaccare in caso di conflitto con la NATO.
L'Ammiraglia Vladimirsky probabilmente stava mappando i cavi elettrici sul fondale marino vicino ai parchi eolici offshore, spiega l'esperto navale H.I. Sutton: «Ci sono fasci di cavi dove una bomba può distruggere l'intero parco eolico».
Il tenente e analista militare Jens Wenzel Kristoffersen dell'Università di Copenaghen conferma la valutazione: «La nave era in missione per mappare cosa c'è di nuovo là fuori e se qualcosa è cambiato dall'ultima volta, per capire come avvicinarsi al meglio ai parchi eolici».
«Sanno dove colpire»
Anders Henriksen, responsabile del contro spionaggio presso il Servizio di sicurezza e intelligence danese (PET), è consapevole di quanto sta accadendo: «In caso di conflitto con l'Occidente, [i russi] sono pronti e saprebbero dove colpire se volessero paralizzare la società danese».
YouTube / Sky News
«È una capacità strategica per la Russia, è considerata molto importante e controllata direttamente da Mosca», aggiunge Nils Andreas Stensønes, capo dell'intelligence norvegese. L'Ammiraglio Vladimirsky è solo una delle tante navi spia.
La ricerca condotta dai giornalisti dei quattro Paesi del Nord Europa, pubblicata in una serie dal titolo «Skyggekrigen» («Guerre dell'ombra»), ha rivelato che negli ultimi dieci anni 50 navi russe hanno navigato i mari in modo sospetto.
L'Europa è «più vulnerabile» quando si tratta di mine
«Possono svolgere missioni specifiche, come posare mine marine, mappare oleodotti, cavi di comunicazione e altri obiettivi di sabotaggio rilevanti», afferma Åse Gilje Østensen, esperta di minacce ibride presso l'Accademia di Difesa norvegese. Ståle Ulriksen, dello stesso istituto, aggiunge che Mosca utilizza anche navi da carico e pescherecci per questo tipo di missioni: «Potenzialmente, stiamo parlando di diverse centinaia di navi».
I dati raccolti vengono archiviati per il programma di guerra sottomarina GUGI: «GUGI è un'organizzazione e un programma militare russo che mappa le infrastrutture occidentali sul fondo marino», spiega il capo dell'intelligence norvegese Stensønes. «Hanno navi da superficie, sottomarini e sommergibili che svolgono queste operazioni».
Anche le navi innocue, quindi, possono diventare un problema: «Il punto su cui forse siamo più vulnerabili sono le mine. Per una nave civile è abbastanza facile lanciarle in punti strategici», spiega Ståle Ulriksen. Se le infrastrutture critiche dovessero essere attaccate, la perdita dell'energia e delle linee di comunicazione potrebbe paralizzare un Paese, avvertono gli esperti.