Dopo una frana in un fiordo In Groenlandia c'è stato un mega tsunami, alto fino a 200 metri

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31.8.2024

L'iceberg che si stacca da un ghiacciaio e finisce in un fiordo in Groenlandia. 
L'iceberg che si stacca da un ghiacciaio e finisce in un fiordo in Groenlandia. 
David Goldman/AP/dpa (Archivbild)

Poco meno di un anno fa, i ricercatori avevano registrato una notevole attività sismica nella Groenlandia orientale e anche sospettato ci fosse stato uno tsunami. Ma le dimensioni reali ed effettive di quest'onda sono diventate chiare solamente ora.

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Hai fretta? blue News riassume per te

  • Quasi un anno fa, un mega tsunami si è verificato nel fiordo di Dickson, nella Groenlandia orientale.
  • È stato causato da una frana e in alcuni punti era alto fino a 200 metri. Lo suggeriscono i risultati dei dati sismici e delle immagini satellitari.
  • Il team di ricerca avverte che il riscaldamento globale causato dall'uomo e il conseguente scioglimento dei ghiacciai e del permafrost renderanno sempre più frequenti eventi di questo tipo.

Nel settembre del 2023, un mega-tsunami è avvenuto nel fiordo di Dickson nella Groenlandia orientale. A distanza di quasi un anno, i risultati di un'analisi pubblicata sulla rivista scientifica «The Seismic Record» hanno reso noto la sua dimensione: era alto fino a 200 metri.

La causa scatenante è stata una grande frana nella parte posteriore meridionale del fiordo, come ha determinato il team di ricercatori sulla base di dati sismici e immagini satellitari.

Nessuno è rimasto ferito nell'evento, ma è andata distrutta la base militare Sirius sull'isolotto di Ella Ø, alla fine del fiordo, che era stata abbandonata per la stagione.

Vista aerea della base militare devastata.
Vista aerea della base militare devastata.
SIRIUS/Arktisk Kommando

Segnali sismici a 5000 chilometri di distanza

È stata proprio la distruzione della base a far dare il via alle indagini. Ad accorgersi del disastro è stata una persona che era a bordo della nave da crociera« «Ocean Albatros», che qualche tempo dopo è passata davanti al fiordo e poi si è resa conto che qualcosa non andava nella stazione militare. È quindi stato allertato il Comando Artico delle Forze Armate danesi.

Ma non solo: le stazioni sismiche hanno registrato attività addirittura a 5.000 chilometri di distanza, con origine a est della Groenlandia. Il fatto che i segnali venissero ancora registrati circa una settimana dopo ha insospettito ancora di più i ricercatori.

Il Comando Artico è quindi partito alla ricerca di indizi. Cosa era successo esattamente sull'isola di Ella Ø? Tutto indicava che uno tsunami aveva colpito e trascinato in mare molto materiale.

Un container della base militare galleggia nel fiordo di Dickson.
Un container della base militare galleggia nel fiordo di Dickson.
SIRIUS/Arktisk Kommando

L'onda è andata avanti e indietro per una settimana

Per prima cosa, la nave d'ispezione «Knud Radmussen» è arrivata a Ella Ø. L'imbarcazione si trovava già nelle vicinanze, dato che si era occupata di una nave da crociera rimasta incagliata ad Alpefjord la settimana precedente. Poco dopo è arrivato anche l'equipaggio della «Sirius».

Il Comando Artico ha avviato anche un sorvolo con un aereo Challenger, che ha scattato foto della zona il 19 settembre. Già allora c'erano molti indizi di una grande frana, che ha causato lo tsunami.

Ora i ricercatori hanno analizzato tutti e in modo completo i dati sismici e presentato i loro risultati. Hanno scoperto che lo tsunami è stato seguito da una cosiddetta «onda stazionaria», che ha continuato a muoversi avanti e indietro nello stretto fiordo per molti giorni.

Mega-tsunami sempre più frequenti a causa del cambiamento climatico

Angela Carrillo Ponce del Centro di ricerca tedesco per le geoscienze di Potsdam ha analizzato i dati sismici. Lei e il suo team hanno scoperto che i segnali persistevano anche dopo la frana del 16 settembre 2023.

Con l'aiuto di immagini satellitari e modelli computerizzati, i ricercatori hanno potuto confermare la presenza di questa onda stazionaria di circa un metro di altezza. È durata più di una settimana.

Oltre ai risultati dell'analisi, il team di Ponce ha lanciato un avvertimento: «Eventi di questo tipo potrebbero presto verificarsi sempre con maggiore frequenza».

Questo perché i cambiamenti climatici causati dall'uomo stanno accelerando lo scioglimento dei ghiacciai e del permafrost della Groenlandia, aumentando il rischio di frane e conseguenti mega-tsunami.

Negli ultimi anni sono stati osservati più volte eventi di minore entità, come la valanga di roccia nel fiordo di Karrat, nella Groenlandia occidentale, che nel 2017 ha innescato uno tsunami che ha sommerso il villaggio di Nuugaatsiaq, distruggendo undici case e uccidendo quattro persone.