Disastro nucleare Fukushima: bonificato Katsurao ma rimangono molti timori dei residenti 

SDA

13.6.2022 - 07:17

Per la prima volta in oltre 10 anni sono stati rimossi completamente gli ordini di evacuazione dal villaggio di Katsurao (immagini d'archivio)
Per la prima volta in oltre 10 anni sono stati rimossi completamente gli ordini di evacuazione dal villaggio di Katsurao (immagini d'archivio)
Keystone

Prosegue gradualmente in Giappone il tentativo di ripopolamento nelle cittadine adiacenti la centrale nucleare di Fukushima, maggiormente colpite dall'incidente del marzo del 2011.

Keystone-SDA

A seguito del processo di decontaminazione dell'area, per la prima volta in oltre 10 anni sono stati rimossi completamente gli ordini di evacuazione dal villaggio di Katsurao, un'area di poco inferiore al chilometro quadrato che ospitava 30 complessi familiari e giudicata adesso abitabile.

Tuttavia, i progetti dell'amministrazione locale si scontrano con il lungo intervallo di tempo che ha allontanato la volontà degli ex residenti di fare ritorno alle proprie abitazioni. Solo quattro famiglie hanno espresso la volontà di abitare nel villaggio, racconta la stampa nipponica, rispetto alle 82 persone che componevano precedentemente la comunità.

«Sono contento di far ritorno a casa senza i precedenti limiti imposti» – spiega alla stampa locale il 69enne Fujo Hanzawa, «ma sono preoccupato per il processo di decontaminazione delle radiazioni ancora da completare attorno le montagne».

Molto resta ancora da fare

Circa 337 chilometri quadrati distribuiti su sette municipalità di Fukushima sono ancora soggetti a lavori di bonifica del territorio, e di questi appena 27 km quadrati comprendono progetti di ricostruzione delle strutture abitative e piani di ricreazione delle aree urbane.

Nei prossimi mesi le cittadine di Futaba e Okuma dovrebbero riaprire agli ex residenti, ma rimangono le incertezze sulla tempistica dell'eventuale accesso alle zone in cui va invece avanti la bonifica dalle radiazioni.

Il villaggio di Katsurao venne evacuato all'indomani della fusione del nocciolo nella centrale di Fukushima Daiichi, che seguì il terremoto di magnitudo 9 e il successivo tsunami. Gli ordini di evacuazione sono stati gradualmente rimossi a partire dal giugno 2016.