Anniversario A 10 anni dalla strage di Charlie Hebdo: «La voglia di ridere non morirà mai»

SDA

6.1.2025 - 12:54

«La voglia di ridere non scomparirà mai!», scrive il giornale satirico francese Charlie Hebdo, in vista del decimo anniversario della strage jihadista che il 7 gennaio 2015 decimò una parte della sua redazione in rue Nicolas Appert, nel cuore di Parigi. Un anniversario che sarà commemorato in un numero speciale in uscita domani nelle edicole di Francia.

Keystone-SDA

A dieci anni dal sanguinoso attentato perpetrato dai fratelli jihadisti Chérif e Saïd, il numero speciale di Charlie Hebdo affronta in particolare il tema «Ridere di Dio», attraverso una quarantina di vignette e caricature tra centinaia di proposte selezionate nell'ambito di un concorso internazionale.

Nell'edizione speciale consultata in anticipo dall'agenzia France Presse, Charlie Hebdo si dice «increvable!», («indistruttibile», «che non può morire»). In prima pagina, un lettore seduto su un fucile d'assalto che legge, rapito, questo numero definito «storico».

«La satira possiede una virtù che ci ha aiutato ad attraversare questi anni tragici: l'ottimismo. Se abbiamo voglia di ridere, significa che abbiamo voglia di vivere. Le risate, l'ironia, le caricature, sono manifestazioni di ottimismo. Qualsiasi cosa accada di drammatico o felice, la voglia di ridere non scomparirà mai», scrive il direttore Riss, nell'editoriale in cui ripercorre l'ultimo decennio, segnato a suo avviso dall' «aggravarsi» della «situazione geopolitica».

In tutto persero la vita 12 persone

Dodici persone, tra cui otto membri della redazione, furono uccise nell'attacco al settimanale da parte dei fratelli Kouachi, francesi di origine algerina che avevano giurato fedeltà ad al Qaida.

Dopo due giorni di ricerca, questi ultimi furono uccisi da una squadra d'intervento del Gign, il gruppo d'élite della gendarmeria francese, in una tipografia a Dammartin-en-Goële (Seine-et-Marne), a 45 km di distanza Parigi, dove si erano rifugiati.

Il giornale anarchico e anticlericale, nato nel 1970 dalle ceneri della rivista Hara-Kiri, era stato bersaglio di minacce jihadiste dopo la pubblicazione delle caricature del profeta Maometto nel 2006.

Tra le vittime dell'attentato anche il suo direttore che era una figura simbolo della pubblicazione, il fumettista Charb, così come due leggende della caricatura in Francia, Cabu e Wolinski.

L'attacco a Charlie Hebdo fu il primo di una serie che segnò anni particolarmente bui per la Francia: attacchi di estremisti islamici costarono poi la vita a una poliziotta il giorno successivo a Montrouge, a sud di Parigi, il 9 gennaio fu invece preso di mira un negozio kosher a Porte de Vincennes dove morirono quattro persone di fede ebraica per mano del terrorista Amedy Coulibaly.